"Ambiente Valsusa", 26 gennaio 2012
Ancora arresti, ancora provvedimenti ad orologeria, 2 giorni prima di
una manifestazione No Tav che si svolgerà sabato 28 nella città
di Torino per informare sulla truffa colossale del Tav, fonte inesauribile
di nuovo debito pubblico, per noi, nuovo mangime per la pappatoria della
politica (citazione del Giudice Imposimato), per quelli che stanno dall'altra
parte.
Una ferrovia da 130 milioni a km a preventivo, 1300 a centimetro, un
colossale spreco di risorse pubbliche per un'opera che non serve e che
è già tecnicamente obsoleta anche se viene maldestramente
venduta come icona della modernità dai faccendieri, lobbisti e corte
politica.
La madre di tutte le truffe, capace di infiltrare non solo la politica
corrotta, ma anche gran parte della carta stampata e alcuni settori dell'industria,
generando contemporaneamente illusioni in tanti piccoli padroncini e tanti
disoccupati. Una truffa che ha una sponda irresponsabile nella Ue che promette
briciole di finanziamento. Un'opera in grado di muovere più denaro
che terra, di cui le grandi banche sono i principali beneficiari dal momento
che i capitali dati in prestito produrrebbero enormi interessi con rischio
pari a zero visto che i capitali utilizzati sono i nostri depositi bancari
e a garantire le banche ci sarebbe lo Stato, cioè sempre gli stessi,
noi contribuenti, coi nostri risparmi che copriranno i loro interessati
debiti.
Una torta spartita tra chi ha la pancia già piena che se la
ride pensando ai cittadini che la finanziano e ne pagheranno i costi per
decenni. Diciamocelo, pagare non sarebbe neppure un dramma, ma un conto
è pagare per avere servizi efficienti, un altro se dobbiamo pagare
lo spreco studiato compiutamente a tavolino, un colposo tentativo di
drenare risorse togliendole a scuola, sanità, trasporti, pensioni
per fregare noi che lavoriamo che stiamo di qua e arricchire loro di là...
Un piano delinquenziale che mira semplicemente a trasferire risorse dentro
le tasche delle banche, dei Contraenti generali e loro amici, nelle saccocce
delle imprese mafiose, sicuramente in quelle di molti politicanti corrotti.
Ormai sappiamo che i politici in buona fede favorevoli all'opera non
esistono.
LA POLITICA E' UN'ALTRA COSA.
Sia chiaro, non c'è nulla di politico in queste nostre considerazioni,
il concetto è troppo semplice: quando ti viene un ladro in casa
e ti ruba tutto non stai a guardare se era di destra o di sinistra. E'
un ladro, un malvivente. Si tratta di un'opera pubblica di cui non si sa
ancora nulla, neppure se è realizzabile, e nel caso non prima del
2030. Un'opera da 10, 20, 30, forse 40 miliardi di Euro (80.000 miliardi
di lire)che invece di creare benessere provocherà ulteriore debito
pubblico. Non si tratta solo di truffa e furto, ma di un'organizzazione
delinquenziale specializzata che ha lo scopo di prolungare il furto nel
tempo. Semplifichiamo per analogia: è come per la Salerno Reggio
Calabria, dove a nessuno importa nulla dell'opera e della sua utilità,
ma ai soliti noti interessa solo che i finanziamenti pubblici, pagati dai
cittadini si prolunghino all'infinito. Il Professor Angelo Tartaglia ha
chiarito con una battuta: “Vogliono solo aprire il rubinetto, e tenerlo
aperto all'infinito”. La “Salerno - Reggio Calabria del Nord”....
NON SI PUO' APPROVARE UN SIMILE PROGETTO.
C'è molto di politico quando invece si parla di “prescrizioni”.
Le prescrizioni ad un progetto come quello della tratta internazionale
della Torino Lyon hanno due particolarità: 1) Evidenziano gravi
mancanze progettuali causando una enorme lievitazione dei costi. 2) Vengono
richieste dagli organi di controllo tecnici e ribadite dai decisori politici.
Ognuno ha fatto formalmente il suo compito, ma nessuno controlla che le
prescrizioni vengano rispettate. Controllori e controllati sono lo stesso
soggetto, coincidono con i costruttori... Un bel timbro e via? Come se
non bastasse la Magistratura può intervenire solo a “danno conclamato”,
non prima.
LE PRESCRIZIONI, ESPRESSIONE DI UN DISASTRO ANNUNCIATO.
A nessuno deve sfuggire che la Commissione VIA ha dato parere favorevole
al progetto sulla tratta tra Chiusa San Michele ed il confine di Stato
condizionandolo all'ottemperanza di 63 prescrizioni e 6 raccomandazioni
di tipo ambientale. Lo strano è che nella fase successiva di approvazione
la regione Piemonte ha approvato lo stesso progetto condizionandolo a oltre
150 prescrizioni. Tante prescrizioni equivalgono ad un progetto fatto coi
piedi, per legge andrebbe rifatto, ma cosa fa il CIPE (Comitato Interministeriale
Programmazione Economica che deve stanziare le risorse necessarie)? Approva
il 3 agosto 2011 lo stesso progetto preliminare, ma con 222 prescrizioni
e 5 raccomandazioni “proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti”.
222 prescrizioni, come a dire che quel progetto preliminare ha lacune terribili, forse insanabili... ma approvano. Perché? semplice, se non approvassero la Ue bloccherebbe la procedura di finanziamento, le famose briciole. Sta scritto proprio nella delibera Cipe... “al fine di evitare il definanziamento del contributo comunitario assegnato all'opera in esame, si rende necessaria la sollecita approvazione del progetto in esame”.
Possiamo dire che il progetto è da rifare e che chiedere il finanziamento
sulla base di queste carte è una truffa? Possiamo ribadire che l'opera
non è necessaria visto che la linea attuale è utilizzata
al 30%? Possiamo definire questa procedura un grande Bluff?
Ma c'è una terza truffa in questa faccenda. E' facile verificare
e lo ha spiegato benissimo Ivan Cicconi, esperto di appalti pubblici: i
debiti del Tav sono fuori dalla contabilità nazionale anche se lo
Stato viene regolarmente chiamato a ripianarli. Una truffa contabile sconosciuta
alla Ue. Si tratta di tanti debiti, roba da far accapponare la pelle, ma
vengono contabilizzati a parte. Famosa in tal senso la denuncia della Corte
dei Conti che metteva in guardia da questa procedura... Tutto documentato
da tempo.
Orbene, sapete che c'è di nuovo? Il Professor Monti, bocconiano
doc, professionista politico travestito da tecnico, Presidente del Consiglio
di uno “strano governo” fatto di banchieri per nulla pentiti, ha già
la soluzione in tasca. I prossimi debiti per infrastrutture cercheremo
di finanziarli con Bond europei... almeno così ha detto in TV intervistato
da Fabio Fazio alcune settimane fa. Le banche li piazzeranno, come al solito
guadagnandoci una bella commissione. E i cittadini sottoscriveranno (se
ci sarà ancora liquidità...).
Siamo alla frutta? Forse se la sono già mangiata, ma non disperiamo,
continuiamo a ragionare con la nostra testa opponendoci pacificamente ma
con fermezza, come sempre, diffondiamo per quanto possibile le nostre ragioni...
spieghiamo cosa rappresenta la militarizzazione di Maddalena... spieghiamo
perché i pensionati, gli artigiani, i giovani, i contribuenti attenti
girano con le bandiere NO TAV. Prima o poi qualche giudice come Falcone
e Borsellino risorgerà. Non c'è verso! Comunque la truffa
Tav di qui non passerà. Non c'è verso! Lo sanno, perciò
vanno in giro nelle case dei contribuenti a perquisire ed arrestare...
Nessuno che indaghi sui lacrimogeni sparati in faccia alla gente! SARA'
DURA, ma di qui non passeranno.