GLI OPERAI NON SONO ANIME MORTE

di Giuseppe Bonaldo

A Mirafiori hanno vinto i “si”. Questo dice la matematica.
Su 5136 votanti 4695 erano operai, 441 impiegati.
Il 54% ha votato “si”, i “no” sono stati il 46%.
Senza il voto degli impiegati, i “si” avrebbero superato la soglia del 50% per soli 9 voti.

La Fiat aveva dichiarato che per rimanere in Italia occorrevano il 50% +1 dei voti.
L’ha ottenuto. Per fortuna Mirafiori rimarrà dov’è, con i suoi coraggiosi lavoratori.
I “festeggiamenti in Canada” possono aspettare.

Lavoratori coraggiosi, si, perché non era facile affrontare un referendum il cui esito avrebbe determinato non solo la loro sorte, ma anche quella di migliaia di altri lavoratori dell’indotto.
Comunque abbiano votato quei lavoratori, hanno tutta la mia ammirazione per non essersi sottratti ad una responsabilità estorta con la violenza psicologica del ricatto.
Che abbiano votato “no” o abbiano votato “si”, hanno dato la dimostrazione di grande energia e determinazione.

Altro che Anime Morte: lavoratori invisibili ma necessari alla realizzazione del profitto.



Non è stata solo la necessità a spingerli a votare.
In tal caso avrebbero votato tutti “si”.
Non è stata nemmeno la rabbia per l’enorme pressione a cui sono stati sottoposti dalla Fiat, dai sindacati, dall’assenza del Governo, dai media, che avrebbe potuto causare una valanga di “no”. E’stata la voglia di essere rispettati, prima come persone piuttosto che come lavoratori.

Un vecchio detto che girava nelle fabbriche e tra i contadini diceva: “ Tutto ciò che ti da’ il padrone è solo ciò che non ti può togliere”.
Ebbene, quei lavoratori hanno partecipato in massa al referendum per chiedere di poter continuare a lavorare e nello stesso tempo che non gli venga negata la dignità, sottraendo loro disponibilità alla vita familiare e sociale con condizioni di lavoro penalizzanti.

Alle persone che lavorano a Mirafiori, noi possiamo dire una cosa sola: grazie.

Sul costo totale di una automobile, la manodopera incide solo per il 7%. Lo dice la Fiat.
Chi ha studiato la strategia confluita nell’accordo di Mirafiori, oggetto del referendum, pensa davvero di poter vendere più auto agendo ancora su una leva così disarmata?
Gli operai hanno voluto dire anche questo: che loro ci sono e sono disposti a fare la loro parte, ma che ora tocca ad altri, la cui dignità è ben gratificata, lavorare per migliorare la produttività, agendo sul restante 93%.

(30 Gennaio 2011)
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