LIBERTA'
di Alberto Mannoni



I jet sfrecciano nel buio della notte, mentre i popoli del maghreb scendono per le strade lastricate di sangue; la libertà è una conquista che l'assuefazione dell'Occidente ha appeso al muro come un certificato di laurea o un'attestato di frequenza.

I jet sfrecciano nel buio della notte, la confusione occidentale si frastaglia sulla cattiva coscienza, i rais e i presidenti a vita, fino a ieri insostituibili baluardi contro l'estremismo islamico, traballano e poi scappano, uccidono, minacciano vendetta.

I jet sfrecciano nel buio della notte, salgono le grida delle madri, si affollano gli aspiranti a qualche barile orfano, si rimpiangono baciamani rituali e tende beduine, carnevalate di una politica da operetta. Che ha perso il ruolo e ucciso le possibilità.

I jet sfrecciano nel buio della notte, cadono le fragili dighe, flutti di disperati si riversano nelle ridenti valli dell'Occidente che non ride più, grida altissime si levano, e con esse annunci di nuove dighe difese dai mitra, buone per essere ripresi dai TG con la faccia truce, sapendo che il mare non si svuota con un secchio.

I jet sfrecciano nel buio della notte.

"Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo...
come lacrime nella pioggia."


(27 Marzo 2011)
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