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- 12 ottobre 2002 - Un attentato alla libertà di opinione LA NOSTRA SOLIDARIETA' AL COMITATO CITATO A GIUDIZIO DALLA SOLCHEM La vicenda del gigantesco smaltitore di reflui, che la ditta Solchem e la regione Lombardia vorrebbero collocare al confine con la provincia di Alessandria e a ridosso dello Scrivia, sta raggiungendo livelli sempre più gravi. Sono ormai due anni di battaglia da parte di un Comitato eterogeneo di cittadini, sempre appoggiato dalle associazioni agricole e sostenuto da assemblee con centinaia di partecipanti e una manifestazione che il 18 maggio ha coinvolto duemila persone. Il 20 settembre la Regione Lombardia ha dato via libera alle procedure di attivazione dello smaltitore Solchem che, secondo il progetto, dovrebbe ricevere da terzi quotidianamente 400 metri cubi di rifiuti liquidi di cui il 90% definiti pericolosi. Dopo lo stoccaggio in cisterne, che complessivamente hanno un volume di 800 metri cubi, le analisi e i processi di depurazione, il materiale liquido verrebbe scaricato nel rio Calvenzolo e di qui nello Scrivia e poi nel Po. * * * * * Ora, a ruota, ecco il colpo di scena: a quattro giorni di distanza, il 24 settembre, la Solchem ha presentato al Tribunale di Voghera una denuncia contro "il Comitato di opposizione e i membri che lo hanno indirizzato e gestito pubblicamente. In particolare trattasi dei signori Giovanni Aldegheri di Casei, Giuseppe Stella e Silvio Marchetti di Alzano e Antonello Brunetti di Castelnuovo Scrivia". Nella citazione a presentarsi in Tribunale il 15 gennaio 2003 li si accusa di "azione denigratoria e di boicottaggio industriale ". Si chiedono "i danni per mancato o ritardato avvio di attività produttiva, danni per mancato guadagno, e l'accertamento dei reati di diffamazione e calunnia"... "un danno che solo ad oggi può essere stimato in milioni di euro". L'accusa di "boicottaggio industriale tramite volantini, assemblee, esposti amministrativi e penali" viene motivata dalla Solchem anche tramite la seguente affermazione: "Ci sia consentito dubitare delle motivazioni da sempre esplicitate dal Comitato per giustificare ancor oggi una opposizione senza quartiere. Infatti negli ultimi documenti propagandistici stilati non può sfuggire aII'attento osservatore l'esistenza di un'intima connessione tra il Comitato ed un particolare ceto imprenditoriale-politico. Certo è che detta chiave di lettura spiegherebbe la ragione della perseveranza di un'opposizione che non può ragionevolmente trovare supporto nella ricerca della tutela della salute e del territorio" * * * * * I rappresentanti dei sottocitati Comitati, riuniti in assemblea il 12 ottobre a Rigoroso per dibattere il tema "TERZO VALICO", CONDANNANO la verticistica decisione della Regione Lombardia che non ha mai voluto ascoltare i Comuni e i cittadini vittime di una ondata di impianti a rischio, di ben tre centrali, di un gigantesco smaltitore; Comuni collocati in una fertilissima terra di confine che un ingegnere fautore delle centrali dichiarava destinata a diventare "Terra bruciata". CONDANNANO ALTRESI' l'atto intimidatorio nei confronti dei quattro esponenti del Comitato, citati a giudizio con l'evidente scopo di intimidirli tramite la prospettiva di dover sborsare "milioni di euro" e di far desistere il Comitato da ogni azione di lotta. Una cosa, però, ci pare evidente: questa vicenda non riguarda solo le quattro persone coinvolte, ma anche tutti i cittadini che in qualsiasi parte dell'Italia si uniscono per difendere territorio, salute, ambiente e vivibilità. Coinvolge tutti i Comitati, gruppi, associazioni che vogliono essere partecipi a scelte economiche e strutturali che dovranno poi subire sulla loro pelle. A questa richiesta di reale democrazia la Regione Lombardia ha risposto con il silenzio e la ditta Solchem con una denuncia pesantissima e con richieste da far tremare i polsi a chiunque "con perseveranza e una opposizione senza quartiere" dà battaglia, "non certo per la tutela del territorio e della salute", bensì perché foraggiato e collegato a misteriosi organismi tipo la "Spettro" di James Bond e ad ancora più perfidi e altrettanto imprecisati "ceti imprenditoriali -politici". Ci sarebbe da spanciarsi dal ridere se non fossimo coscienti della gravità di questa citazione e non venisse spontaneo chiedersi se esistono ancora il diritto al dissenso e la possibilità di avere un'opinione discorde. A testimonianza della nostra solidarietà con i quattro citati a giudizio, ci impegnamo a sostenerli economicamente e soprattutto saremo, se lo riterranno opportuno, al loro fianco poiché nessuno riuscirà a metterci il bavaglio alla bocca e la mordacchia al cervello. - Comitato interregionale "No al Supertreno MI-GE" - WWF Alessandria - ITALIA NOSTRA di Novi - LEGAMBIENTE di Alessandria, Tortona e Voghera - Comitati Salute e Ambiente - Comitato per la tutela della Val Lemme - Comitato di Campomorone - "Gruppo ambiente" di Castelnuovo Scrivia - Social forum di Voghera, Tortona, Novi, Val Polcevera - "La nostra terra" di Gavi e Novi - Comitati di Arquata-Rigoroso contro il Terzo valico - Associazione "Alta Voracità" di Gavi - Download testo in formato PDF: ( pdf - 11Kb ) - ( pdf-zip - 7Kb ) [ Torna ad inizio pagina ] |