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- 24 aprile 2002 - A Pontecurone NON CI STIAMO AD ESSERE TERRA BRUCIATA Nella grande sala della SOMS, stracolma, il Comitato lancia l'idea di una marcia su Casei e Voghera appoggiata dai sindaci, dalle Associazioni agricole e ambientaliste e dai Social forum. Era preoccupato il sindaco di Pontecurone, Claudio Scaglia: "E' una novità assoluta questo convegno indetto dal Comune di Pontecurone con l'accordo totale fra maggioranza e minoranza e in collaborazione con un Comitato civico; chissà se la gente coglierà l'occasione di questa richiesta di partecipazione al di sopra delle parti !?" La "gente" ha risposto benissimo e l'ampio salone della SOMS di Pontecurone, venerdì 12 aprile, si è riempito totalmente di una folla che ha ascoltato sino alla fine tutti gli interventi, anche quelli che non gradiva, e ha "fatto sentire" la sua forte presenza sottolineando le affermazioni e le proposte più congeniali ai suoi umori. Simpaticissima anche la presenza di alcune scolaresche della scuola media locale che hanno discusso in classe i problemi dell'inquinamento, prodotto documenti, presentato un grande pannello con i risultati del loro lavoro e concordato un intervento, letto da un ragazzo a nome di tutti i suoi coetanei . Il tema della serata era quello delle cinque centrali e degli smaltitori rifiuti che, accumulando tutta una serie di iniziative private, dovrebbero avvolgere il Tortonese. Due recentissimi manifesti, presentati in anteprima nel corso della serata, preannunciavano la solidarietà di un folto gruppo di associazioni alessandrine, novesi e tortonesi (dal titolo TERRA BRUCIATA) e quella dei sindaci di Tortona, Castelnuovo, Molino, Pontecurone, Isola, Alzano e Guazzora. La serata, dopo gli interventi del sindaco Scaglia, di Giuseppe Stella coordinatore del Comitato, di Carlo Scotti sul tema dello smaltitore rifiuti e di Antonello Brunetti sulla situazione attuale delle centrali, ha visto il susseguirsi di molti interventi da parte del pubblico (particolarmente applauditi quelli dei ragazzi delle locali scuole medie, di Flavio Speranza e di Guido Manzone) e di alcuni rappresentanti politici, quali Rava (parlamentare D.S.), Patria per Forza Italia, Muliere (D.S.-Regione Piemonte). Scaccheri (Forza Italia-Provincia di Alessandria) e Affronti (consigliere di minoranza a Voghera). Non sono emerse, a livello politico, novità; anzi pare che la legge SBLOCCACENTRALI stia dando i suoi frutti negativi, con un proliferare di nuove centrali termoelettriche in tutt'Italia (ben 646 le domande presentate da ditte private per una ulteriore produzione complessiva di 114.600 megawatt da aggiungere a quella attuale di 75.900, a fronte di una domanda di punta, registrata nella giornata dell'11 dicembre 2001 alle ore 17, di 53.300 megawatt. Confermate le prime due concessioni a Sannazzaro (1030 mw) e a Voghera-Torremenapace (700 mw), pare imminente anche quella di Casei (800 mw), in ritardo di due mesi rispetto alle altre (come dichiarato dal direttore nuovi impianti Edison, Roberto Potì). In tutto 2530 megawatt, ossia l'equivalente-in consumi di carburante e di inquinamento- di una città di 1.200.000 abitanti , inseriti in un cerchio di sette chilometri di raggio e con effetti di ricaduta sul territorio circostante calcolati intorno ai 40 chilometri. Sono in pool position anche l'enorme centrale Ansaldo di Spinetta-Cascina Grossa (1200 mw) e quella di Novi. Nessun ripensamento neanche in merito alla concentrazione di rifiuti da trasferire sul nostro territorio, sia a livello pavese che alessandrino. A questo punto i rappresentanti del Comitato, "a difesa di un territorio fra i più fertili e ricchi di falde in Italia, ma assai appetibile per i grandi gruppi privati che fanno strame di qualsiasi valutazione sulla reale utilità delle opere privilegiando il loro esclusivo tornaconto; per impedire a decine di migliaia di persone di trovarsi in futuro in un cerchio di fuoco, di giganteschi termosifoni, di fumi, di porcherie liquide e solide" hanno proposto una riunione operativa, da tenersi nella biblioteca di Casei -martedì 16 aprile- per verificare la possibilità di organizzare una manifestazione con partenza da Castelnuovo Scrivia , passaggio da Casei e conclusione a Voghera, marcia che, però, secondo i proponenti, deve essere organizzata in collaborazione con i sindaci e con le varie associazioni, in primis quelle agricole. Il forte e prolungato applauso che ha accolto la proposta lascia pensare che questa sarà la prossima mossa del Comitato che ha saputo meritarsi rispetto e simpatie per il modo aperto, senza faziosità e tecnicamente valido con cui si è mosso e continua ad operare. L.B.
Il Comitato intercomunale invita alla mobilitazione UNA MARCIA SU VOGHERA A DIFESA DEL TERRITORIO Prevista per domenica 19 maggio con partenza da Castelnuovo. No alle tre centrali e allo smaltitore Dopo l'assemblea alla Soms di Pontecurone, il coordinamento del Comitato intercomunale, si è ritrovato martedì 16 aprile nella saletta della Biblioteca comunale di Casei per decidere sulle iniziative da intraprendere dopo le autorizzazioni governative alle due centrali di Sannazzaro e Voghera e l'approvazione regionale lombarda allo smaltitore dei rifiuti liquidi tossici e pericolosi di Casei Gerola. Una serata ricca di interventi conclusasi con una decisione: il prossimo mese verrà dedicato esclusivamente alla organizzazione di una manifestazione da tenersi nella mattinata di domenica 19 maggio. Verranno invitate le popolazioni del Tortonese al punto di riunione che sarà la piazza di Castelnuovo. Poi via con trattori e tutti i mezzi disponibili verso Casei e infine Voghera. I promotori ufficiali saranno il Comitato intercomunale, le tre associazioni agricole (quelle alessandrine hanno già aderito), il gruppo ambientalista vogherese "Orizzonte Oltrepo" e forse gli Enti locali, ossia coloro che già un anno fa avevano preso posizione in merito alla vicenda. Ogni adesione aggiuntiva o invito a partecipare sarà oltremodo gradito, ma per evitare caratterizzazioni o coloriture di parte il manifesto e l'organizzazione saranno gestiti dai promotori. Unica condizione posta da molti è che la marcia deve vedere assolutamente la partecipazione dei sindaci dei Comuni coinvolti senza la cui collaborazione verrebbe a mancare una componente fondamentale di pressione democratica e popolare sugli organismi governativi. Per chi vuole contribuire economicamente, organizzativamente e con proposte alla realizzazione della marcia, il Comitato informa tutti i cittadini che si ritrova in riunione tutti i martedì sera nella biblioteca di Casei e tutti i venerdì sera nella Società operaia (a fianco del Comune) di Alzano Scrivia. Nei prossimi giorni, quindi, verranno definiti i testi del manifesto di convocazione e di richieste, coinvolgimento degli enti locali e modalità della manifestazione. - Download testo in formato PDF: ( pdf - 10Kb ) - ( pdf-zip - 8Kb ) [ Torna ad inizio pagina ] |