Lunedì 3 Dicembre alle ore 21.00 presso il Salone del Dopolavoro ferroviario in Piazza della stazione a Novi Ligure si terrà una pubblica assemblea sul tema del "Terzo Valico" promossa dai Comitati e dalle Associazioni locali per il No alla linea ad alta capacità Genova - Tortona.
Parteciperanno fra gli altri il dirigente nazionale del Wwf Stefano Lenzi e il coordinatore del Comitato interregionale contro l'alta velocità Milano - Genova Antonello Brunetti. Sono stati inoltre invitati gli Amministratori locali, le confederazioni degli agricoltori, le associazioni ambientaliste e la maggior parte dei comitati e delle associazioni di volontariato che operano per il sociale e per la difesa del territorio. Ma vorremmo che si realizzasse una grande partecipazione popolare, che fosse soprattutto la gente comune ad avvicinarsi ad un grave problema ambientale che potrebbe coinvolgerci nel volgere di pochi mesi.
Un progetto, quello del Terzo Valico, che ha avuto una violenta accelerazione negli ultimi mesi.
Presentato il 7 gennaio 2000, dopo aver ricevuto un parere interlocutorio negativo da parte della Commissione di V.I.A (valutazione d'impatto ambientale) è stato riproposto il 27 dicembre 2000 senza alcuna variazione in sede di Conferenza di Servizi Istruttoria.
A partire dall'estate scorsa si sono susseguiti numerosi incontri fra i progettisti e le amministrazioni regionali, provinciali e comunali della Liguria. Infine al grido di guerra del Ministro e paladino delle Infrastrutture Pietro Lunardi (su cui sussistono seri problemi di conflitto di interessi sull'alta velocità) , "le obiezioni degli ambientalisti non esistono perché gli ambientalisti non hanno niente da dire", è seguita, lunedì 5 novembre, la convocazione dei Sindaci dei Comuni interessati in Regione Piemonte, a cui hanno fatto seguito due riunioni tecniche presso il Comune di Novi Ligure e un nuovo incontro in Regione fra Tav, Italferr e gli Amministratori locali.
Per quanto è dato sapere, i progettisti ritengono ormai consolidata la parte di progetto che giunge fino alla piana di Novi, mentre sono ancora da approfondire le ipotesi di attraversamento della città di Novi e di allacciamento con la linea storica Genova - Torino e la Novi - Tortona, anche se tutte appaiono fin d'ora particolarmente impattanti. Un'insulto all'evidenza dei fatti! Come fanno a definire risolti tutti i problemi fino a Novi, quando non è stata trovata una soluzione ad alcuna delle tredici prescrizioni con cui la VIA bocciava in pratica il Terzo Valico.
In realtà persistono e, se possibile, si aggravano i problemi di impatto ambientale causati dalla costruzione di una galleria lunga circa 40 chilometri (la più lunga d'Europa), dovuti al reperimento e al trasporto di inerti, alla movimentazione e allo stoccaggio del materiale estratto dall'escavazione dei tunnel e delle finestre, all'allocazione dei cantieri e dei campi base, ai riempimenti delle vallecole.
Da Roma sono poi giunte notizie particolarmente negative riguardanti la legislazione in materia di grandi opere.
Giovedì 15 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge sulle infrastrutture che cancella la norma prevista dalla Finanziaria dello scorso anno che rescindeva i contratti stipulati dalle ferrovie con la Tav. Una volta approvata in Parlamento questa legge affiderà nuovamente la progettazione e l'esecuzione dei lavori a Tav, ma soprattutto al discusso consorzio Co.Civ, autore di due progetti, entrambi bocciati nel '95 e nel '98, che hanno portato allo sperpero di centinaia di miliardi di risorse pubbliche. Un bel salto all'indietro, con l'affidamento dei lavori a trattativa privata, nonostante dal 1993 sia in vigore una normativa europea che prescrive il ricorso a gare d'appalto fra imprese dell'Ue per la realizzazione di opere pubbliche.
Entro il 15 dicembre verrà poi approvata la "Legge Obiettivo", che semplifica e velocizza la procedura di valutazione d'impatto ambientale e il successivo iter autorizzativo in Conferenza di Servizi. In essa il collegato "Lunardi" prevede un lungo elenco di opere prioritarie, fra cui è stato inserito anche il Terzo Valico.
Tutto ciò mentre persistono, anzi aumentano, i dubbi sulla necessità di un'infrastruttura che richiederà altissimi costi in termini economici e di impatto ambientale.
Gli stessi progettisti di Italferr, nel recente incontro di Novi Ligure, hanno ricordato che la linea storica Genova - Torino è assai lontana dalla saturazione. Circolano infatti 112 treno/giorno contro una potenzialità attuale di 240. Già da questi dati emerge la mancanza di motivi che possano giustificare la necessità di un nuovo collegamento ad alta velocità Milano - Genova.
Infine l'argomento più delicato: dove reperire i soldi! Un bel problema, in presenza di risorse pubbliche sempre più scarse, in presenza di un ciclo economico recessivo, di un bilancio statale imbrigliato dal "patto di stabilità" per la permanenza nell'Unione monetaria europea, di un debito pubblico in crescita esponenziale.
Un bel problema, se pensiamo che il potenziamento delle infrastrutture in Liguria, concordato con il Ministro Lunardi (completamenti dei raddoppi della Genova - Ventimiglia e della Pontremolese, interventi sul nodo di Genova, tangenziale di Genova e Terzo Valico) varrebbe 12.000 miliardi, mentre la legge obiettivo ha definito il fabbisogno 2002 - 2004 per le grandi opere in 11.500 a livello nazionale. Attenzione perciò a ripetere la triste esperienza del passato: finanziamenti a pioggia e costruzioni di cattedrali nel deserto, grandi opere, cioè, che venivano iniziate, ma non potevano essere portate a termine per mancanza di fondi o per problemi ambientali. Attenzione perciò a causare disastri ecologici per progetti faraonici che non potranno mai essere conclusi.
Occorre piuttosto dare priorità in base alle reale utilità delle opere, cosa che per ora non è ancora stata fatta.
Nel pubblico dibattito che si terrà lunedì prossimo faremo il punto della situazione su questa annosa vicenda, cercheremo di approfondire i vari problemi, accoglieremo volentieri i contributi di tutti i partecipanti, che speriamo siano particolarmente numerosi, anche di quelli che non la pensano come noi.
Un'occasione unica per incontrarci, un'opportunità per confrontarci e organizzare nuove iniziative.
I Comitati e le Associazioni per il No al Terzo Valico
Novi Ligure 3 dicembre 2001 - ore 21.00
presso il Salone del Dopolavoro ferroviario in Piazza della stazione
Pubblica assemblea sul tema
"Terzo Valico"
" ... continua ad apparire
come un'opera non necessaria,
parto della abberrante filosofia
de "l'importante è che costi",
nell'interesse dei soliti pochi
a danno dei molti (di noi tutti). "