|
Per la festa del Corpus Domini si può ammirare nell’abbazia
cistercense di Chiaravalle della Colomba (Alseno) lo stupendo tappeto
fiorito, meglio noto come «infiorata», predisposto dai monaci con
l’aiuto dei giovani del luogo.
|
|
Si perpetua cosi una tradizione quasi millenaria fatta propria dai monaci cistercensi che hanno inteso solennizzare la festività del Corpus Domini, estesa alla Chiesa universale da papa Urbano IV, nel 1264, per intercessione di santa Giuliana da Liegi, anch’ella monaca cistercense. Giuliana nacque a Retinne (presso Liegi) nel 1191 e prese il velo nel 1207. Votata alla vita contemplativa e di preghiera ella ebbe molte visioni: preminente su tutte fu quella di vedere nel simbolismo del ciclo liturgico la mancanza di una solennità, quella della festa del Santissimo Sacramento. Per promuoverla ella si adoperò con tutte le sue forze, aiutata in ciò dall’arcidiacono di Liegi, Giacomo Troyers.
|
Infiorata - anno 1996 |
Infiorata - anno 1990 |
|
Questi, diventato in seguito papa Urbano IV, introdusse nella Chiesa la festa del «Corpus Domini», che in seguito venne solennizzata con l’istituzione della tradizionale processione, preceduta dallo spargimento di petali di fiori (la cosiddetta «Infiorata»). Prendendo spunto da questo avvenimento e considerando che tutti questi petali finivano calpestati e sparsi al vento nel giro di poche ore, i monaci cistercensi pensarono di «dare più consistenza» a questa cerimonia «bella ma effimera» con la realizzazione di un tappeto fiorito lungo le navate delle loro maestose abbazie. |