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Gli
edifici monastici sono situati a sud della chiesa: sono in parte
pertinenti all'età medioevale e in parte a un periodo compreso tra il
tardo Seicento e il primo Settecento.
Del monastero medioevale si conservano integralmente i quattro corridoi del chiostro e alcuni vani: sacrestia, aula capitolare e dormitorio. |
Complesso visto dal retro |
Vedute dei chiostri |
Addossato alla navata laterale destra della chiesa è possibile accedere al chiostro duecentesco, perfettamente conservato. E' di forma quadrata e ogni lato misura circa quaranta metri. Ogni galleria (o lato) è diviso in otto campate coperte da volte a crociera con sottili ogive ricadenti su mensole pensili e dotate di chiavi in pietra di forma circolare a motivi vegetali o animali. Le volte dall'esterno sono rinforzate da robusti contrafforti, in corrispondenza degli archi traversi a sezione acuta che scandiscono le campate, le cui basi poggiano su stilobate che si interrompe per consentire l'accesso al giardino centrale. |
Di notevole interesse sono le colonne, ai quattro angoli, accostate a gruppi di quattro con fusti intrecciati a nodo a metà circa dell'altezza (ofitiche).
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Colonna ofitica |
Corridoio chiostro |
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La parte più interessante del patrimonio scultoreo del chiostro è costituita dalle mensole pensili in arenaria che, poste a ricevere, ad un'altezza da terra di circa 2,75 metri, la ricaduta degli archi traversi, ne scandiscono con i loro intervalli regolari le trame costruttive. Evidenti sono i riferimenti ai calendari: sono quattordici mensole per corridoio, sette come i giorni della settimana su lato verso i fabbricati e sul lato verso il cortile, per un totale di cinquantadue pari al numero delle settimane in un anno. Il motivo della decorazione è a chiave vegetale o animale. |
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Sala capitolare |
Il
capitolo (Sala Capitolare)si trova ad un
livello inferiore rispetto al piano del chiostro, sul quale si
affacciano le ampie finestre che permettevano anche ai conversi di
assistere alle riunioni e alle letture sacre a cui era adibitoLe
ampie trifore, in parte di restauro, sono in cotto alternato a pietra, e
caratterizzate da un mirabile traforo di gusto pienamente gotico.
All'interno, i due pilastri originari furono ricollocati sulle basi
ritrovate. Nella penultima campata una porta ritrovata e ripristinata è
identificabile, con ogni probabilità, con l'ingresso del parlatorio. |