Il mensile
dell'Associazione Nazionale Alpini del 28 febbraio 1929, a pagina sei,
nella relazione sull'assemblea degli "scarponi" della zona di
Ceva, annuncia la prossima costituzione di quattordici nuovi gruppi tra
i quali figura quello di Garessio.
Questa
fotografia, scattata davanti al Municipio, immortala "Gli Scarponi
Garessini in partenza per l'adunata di Roma" del 7 aprile 1929. Il
terzo da destra, con le mani in tasca, è il Maresciallo Luigi
Salvatico, allora capo delle guardie municipali, che fu anche il primo
Capogruppo.
Il primo gagliardetto venne ufficialmente benedetto il 9 settembre 1934
con una Adunata Plenaria del 1° Alpini. Il "manifesto
depliant" d'invito, firmato dall'Ispettore del 1° Alpini Generale
C. Merlo e dal Comandante della Sezione di Ceva P. Glaray, dopo aver
tessuto l'elogio del luogo dell'adunata, attraente e turistico, ricorda
che: "La fratellanza d'armi, quel vincolo imponderabile, ma di
potenza indistruttibile ed immensa che unisce le Penne Nere di tutta
Italia, darà tonalità all'adunata, tonalità genuina e gagliarda che
annulla qualsiasi ben meritato programma. Ricorda altresì che:
"Gli alpini che raggiungeranno Garessio in ferrovia dovranno
convergere alla stazione di Ceva, donde alle ore 8,01 parte il treno per
Garessio. Riduzioni del 50% per le persone isolate, del 70 alle
comitive". Nel programma, dopo la cerimonia ufficiale del mattino
con Adunata in piazza Municipio, Benedizione del Gagliardetto nella
Chiesa del Borgo, Corteo al Monumento dei Caduti e Discorso ufficiale,
sono previste anche, nel pomeriggio, una Gita al Colle S. Bernardo e la
classica Veglia verde nel salone municipale.
Il Gruppo di Garessio contava allora 72 iscritti. |