- 2 giugno 2010 -

Il Monumento ai Caduti di Piazza San Giorgio è stato costruito nell'anno 1920.

Non è da meravigliarsi se alla veneranda età di novant'anni  (logorata dalle intemperie) anche l'aquila che sovrasta il manufatto ha dovuto lasciare il posto ad altra "più giovane".

Il 2 giugno il comune di Bagnaria Arsa e il locale Gruppo Alpini, in collaborazione con le associazioni d'arma, hanno presentato i lavori di restauro al Monumento ai Caduti, con la scopertura della nuova aquila realizzata in fusione di bronzo. Alla presenza delle autorità della Regione, del Comune, di numerosi alpini della Sezione con vessillo e gagliardetti, di rappresentanti delle associazioni d'arma e di ampia partecipazione della popolazione; l'alpino don Carmelo ha impartito la benedizione al nuovo restauro. Alla "nuova" aquila auguriamo lunga vita, almeno come la "vecchia". Ciò che NON auguriamo è che veda scolpire, sul marmo che la sorregge, altri nomi di caduti di guerra - che possa vedere solo immagini di pace - e noi alpini che anno dopo anno continuiamo a recarci ai suoi piedi per deporre una corona di alloro e una preghiera per i "ragazzi" qui ricordati.

Ma perchè l'aquila su un monumento ai caduti?

L'aquila ha sempre rappresentato forza, coraggio, lealtà, nobiltà, orgoglio. Immagini tramandateci dalla storia. Per gli antichi greci era simbolo di Zeus, rispecchia i valori fondamentali; l'antica Roma la erge a emblema fin dai tempi della repubblica; ripresa dagli Stati che emulano l'impero di Roma; per la Chiesa cattolica è simbolo di spiritualità (evangelista Giovanni).

Per la nostra Italia è assurta a simbolo delle Forze Armate.

Anche per noi alpini è particolarmente cara: solca i cieli delle montagne, abita su vette inaccessibili.....ed infine è finita sul nostro cappello....

Domenico Franco

Le immagini della cerimonia

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