LA PROFEZIA DI PACE E SICUREZZA


Per i movimenti apocalittici, la 'fine' è sempre 'dietro l'angolo'. E questo, senza dubbio, è alla base del loro successo. A chi non piacerebbe vedere, nell'arco della propria vita, la fine degli irresolubili problemi che affliggono il genere umano e gli individui singolarmente, mediante l'instaurazione di qualcosa di totalmente nuovo e diverso? Ogni movimento che riesce a suscitare nelle persone una tale aspettativa ha il successo assicurato.

Guerra e pace, caratteristici 'segni dei tempi'.
Tali aspettative vengono ingenerate mediante l'interpretazione in chiave profetica degli avvenimenti mondiali, ai quali viene attribuita la caratteristica di 'segni' particolari, i quali starebbero ad indicare la prossimità della fine. Vi sono sempre, nella vastità delle Scritture, dei versetti che con l'aiuto di un pizzico d'immaginazione, possono essere applicati alla situazione mondiale. Particolarmente nei periodi di guerra le parole di Gesù relative alla sollevazione di "nazione contro nazione e regno contro regno" (Matt. 24:7) sono specialmente indicate. Durante i periodi di pace, invece, l'attenzione viene rivolta ad altre dichiarazioni bibliche. Durante tali periodi la Società Torre di Guardia usa di solito fare riferimento alle parole dell'apostolo Paolo nella sua prima lettera ai Tessalonicesi 5:3. Tale testo biblico, secondo la Traduzione Nuovo Mondo, dice così: "Quando diranno: 'Pace e sicurezza!' allora un'improvvisa distruzione sarà istantaneamente su di loro come il dolore di afflizione a donna incinta; e non sfuggiranno affatto".
Come la Società Torre di Guardia spieghi tale espressione si comprende dalla lettura della Torre di Guardia del 15 ottobre 1984 pagina 6: "Questa profezia mostra chiaramente che, appena prima della fine di questo sistema di cose, 'pace e sicurezza' verranno dichiarate in un modo insolito, o dalle Nazioni Unite oppure separatamente da capi politici e religiosi. Cosa seguirà quella dichiarazione? Paolo disse 'Allora un'improvvisa distruzione sarà istantaneamente su di loro'" (1Tessalonicesi 5:2, 3).

Un 'segno inconfondibile'?
Sono trascorsi circa novanta anni dal 1914, anno in cui, secondo la Società Torre di Guardia, ebbe inizio 'il tempo della fine'. Non c'è da meravigliarsi, perciò, che gli sforzi di conseguire la pace mondiale, posti in opera dai responsabili della politica internazionale abbiano suscitato nei testimoni di Geova delle febbrili aspettative. Grazie alla politica della 'glasnost' del presidente Gorbaciov, abbiamo assistito, almeno fino allo scoppio delle attuali ostilità, ad un periodo di rilassamento nelle tensioni internazionali. Hanno anche avuto termine alcuni conflitti regionali di lunga durata, si sono disintegrate le dittature dell'Europa orientale, e sono stati fatti passi significativi nella direzione di un importante disarmo mondiale. Tutto questo porterà alla proclamazione di 'Pace e Sicurezza' in tutto il mondo? A prescindere, come abbiamo già detto, dai tristi fatti relativi ad alcuni conflitti regionali, che sembra abbiano rimesso tutto in discussione, ai Testimoni di Geova, fino al 2 agosto 1990 veniva fatto credere che gli avvenimenti distensivi della politica mondiale, avevano riferimento proprio alla tanto attesa dichiarazione di 'Pace e Sicurezza' di cui parla la Bibbia.
Secondo la Società Torre di Guardia tale proclamazione sarebbe 'agli occhi di Dio il segnale per passare all'azione', si, 'un segno inconfondibile che la distruzione del mondo è imminente' (Svegliatevi!, 8 aprile 1988, pagina 14; Vera pace e sicurezza come trovarla?, ed.1986, pagina 85).
Ma quanto è in realtà 'inconfondibile' il 'segnale' che ai testimoni di Geova è stato detto di guardare con fiducia? Molti di loro sono certamente del tutto all'oscuro del fatto che la Società Torre di Guardia nel corso della sua storia ha ripetutamente proclamato che il periodo di 'Pace e sicurezza' era prossimo o addirittura che fosse già cominciato. Ogni volta, comunque, il segno 'inconfondibile' si è dimostrato un fallimento!

'Pace e sicurezza' nel periodo 1899-1914
Verso la fine della sua vita Charles Taze Russell, primo presidente della Società Torre di Guardia, giunse alla conclusione che 1 Tessalonicesi 5:3 si era già adempiuto nel periodo 1899-1914. Quando, nel corso di un congresso nel 1915, gli fu posta una domanda specifica in relazione a tale scrittura, egli rispose così: "Noi pensiamo che il grido di 'Pace, pace' sia già stato emanato da alcuni anni. Lo hanno annunciato i sistemi ecclesiastici e molti altri, sin dalla prima Conferenza di Pace a The Hague (nel 1899), dove fu detto che le guerre sarebbero finite e che avremmo finalmente avuto il periodo di pace di cui parla la Bibbia".
Secondo l'interpretazione di Russell, a questo periodo di 'Pace e sicurezza' sarebbe stato posto termine nel 1914 dalla 'grande tribolazione', che sarebbe culminata nella predetta distruzione mondiale.- Vedi il libro What Pastor Russell Said (scritto da L. W. Jones, intimo associato del Pastore Russell), pagina 529.

'Pace e sicurezza' nel 1918
L'interpretazione di Russell si dimostrò di breve durata. Nel 1917, quando l'evoluzione degli eventi mondiali cominciò ad indicare che invece della distruzione del mondo fra breve sarebbe finita la grande guerra, quell'interpretazione fu cambiata dal nuovo presidente, J. F. Rutherford. Egli scrisse, infatti, che la guerra sarebbe finita e che sarebbe stata seguita da un 'breve periodo di pace', durante il quaIe la gente avrebbe esclamato 'Pace' in armonia a 1 Tessalonicesi 5:3. Immediatamente dopo di ciò sarebbe venuta la fine. (La Torre di Guardia 1 Gennaio 1917 pagine 4, 5; 1 dicembre 1917, pagina 358).

'Pace e sicurezza' negli anni Trenta
La 'distruzione improvvisa' che si attendeva immediatamente dopo la pace del 1918, tardava a venire. Verso la metà degli anni Trenta, perciò, giunse il tempo per dare una rinfrescata alla 'pace e sicurezza'. Cosi, nel 1936, Rutherford nell'opuscolo Scegliete la ricchezza o la rovina?, scrisse che quello, "adesso", era il periodo in cui si sarebbero adempiute le parole profetiche di 1 Tessalonicesi 5:3. Ma prima che si instaurasse questo periodo di pace, predisse Rutherford, le nazioni della terra, guidate dai loro capi religiosi, avrebbero cercato di ridurre al silenzio l'opera di predicazione dei testimoni di Geova, dopo di che essi avrebbero proclamato in tutto il mondo 'Pace e sicurezza'. (Vedi anche le pagine 318-320 del libro Nemici pubblicato nel 1937).

'Pace e sicurezza' dopo il 1945
Nel 1939, comunque, scoppiò la seconda guerra mondiale, senza che fosse stata preceduta dalla predetta pace mondiale. Ancora una volta, perciò, Rutherford dovette posporre il periodo di pace. Nel 1940 egli predisse che la guerra sarebbe stata presto interrotta da un breve periodo di pace, seguito immediatamente dalla guerra di Dio, Armaghedon. (La Torre di Guardia, 15 agosto 1940, pag. 246, e 1 settembre 1940, pagg. 259, 260, 265, 266).
Agli inizi del 1942, nel mezzo della guerra, Rutherford morì. Il suo successore, N. H. Knorr, presentò la sua ultima interpretazione. Nell'opuscolo Pace: può essa durare? pubblicato nel 1942, Knorr spiegò che il periodo di pace sarebbe stato di "brevissima durata" e sarebbe stato subito seguito dalla battaglia di Armaghedon (Pagina 26).
Ma il periodo di pace che ebbe inizio dopo la guerra nel 1945 non fu di 'brevissima durata' come aveva predetto la Società Torre di Guardia. Esso, infatti, dura fino ad oggi! Gli storici ci dicono che un periodo di pace cosi lungo fra le grandi potenze è unico nella storia! Lo storico Robert Jarvis, per esempio, nel 1988 scrisse che: 'Tale lungo periodo di pace fra gli stati più potenti è senza precedenti', (International Security, Vol. 13, 1988, pag, 80) e due anni prima K.J. Holsti notava che, "In base ai precedenti storici un periodo di quarantuno anni senza un conflitto fra le grandi potenze è senza precedenti" (International Studies Quarterly, 30 dicembre 1986, pag. 369). Questo periodo di pace adesso dura da oltre 50 anni!

'Pace e sicurezza' negli anni Settanta
Durante la maggior parte del periodo di pace successivo al 1945 le relazioni fra le grandi potenze furono sottoposte a dura prova, in una situazione che è stata appropriatamente definita 'la guerra fredda'. La 'profezia di pace' di 1 Tessalonicesi 5:3, perciò, fu in genere messa da parte. Ma agli inizi degli anni Settanta si verificò un allentamento della tensione. E tale fatto fu salutato nelle pubblicazioni della Torre di Guardia come un 'segno' importante, specialmente perché la Società Torre di Guardia per parecchi anni aveva insegnato che i seimila anni dalla creazione di Adamo sarebbero terminati nel 1975. "Nel nostro tempo hanno luogo strani avvenimenti", diceva la rivista Svegliatevi! del 22 aprile 1973, a pagina 4. Tale edizione speciale dal tema "La prossima pace mondiale durerà?" conteneva una serie di articoli sul soggetto degli sforzi per promuovere la pace. A pagina 13 la rivista faceva riferimento alla profezia della 'pace e sicurezza' di 1 Tessalonicesi 5:3 e diceva: "Presto il grido di 'Pace e sicurezza' sarà all'ordine del giorno". Due libri, entrambi pubblicati nel 1973 alimentarono notevolmente tale aspettativa. Vera pace e sicurezza: da quale fonte? chiaramente metteva in relazione la distensione mondiale con la profezia di 1 Tess. 5:3. E l'altro libro, Il millenario regno di Dio si è avvicinato, diceva a pagina 368: "Pare che la tendenza degli avvenimenti del mondo porti a una situazione in cui gli uomini che eserciteranno il controllo grideranno esultanti in tono di intima congratulazione: Pace e sicurezza!" Dichiarazioni simili apparvero ripetutamente sulle pubblicazioni della Torre di Guardia durante i due anni successivi.

1986: 'L'anno internazionale della pace'
Nonostante tutte le predizioni e le aspettative che si nutrivano per gli anni Settanta, il decennio passò senza che si verificasse né la pace mondiale né la distruzione mondiale. E quando si interruppero pure i discorsi di distensione e di pace fra le grandi potenze, la Torre di Guardia dovette infine ammettere che "nessuno di questi tentativi, però, si adatta alla descrizione di 1 Tessalonicesi 5:2, 3" (La Torre di Guardia 15 marzo 1982, pag. 14).
Ma verso la fine del 1985 si diede un nuovo impulso alle speculazioni. Il 24 ottobre 1985 le Nazioni Unite, in occasione del loro 40' anniversario, dichiararono il 1986 'Anno Internazionale della Pace'. La Torre di Guardia del 1° ottobre 1985, affermò che i testimoni di Geova "osservavano l'avvenimento con interesse", ma "non possono dire in anticipo se questo sarà l'adempimento delle summenzionate parole di Paolo". (Pagina 18) Come scappatoia, comunque, la Società Torre di Guardia ripescò uno dei libri del 1973, Vera pace e sicurezza: da quale fonte?, e lo ripubblicò in una nuova edizione riveduta durante l'anno della pace 1986 (rinominandolo Vera pace e sicurezza come trovarla?) Facendo riferimento alla dichiarazione da parte delle Nazioni Unite che faceva del 1986 l'anno della pace, il libro citava la profezia di 1 Tessalonicesi 5:3 e affermava che "Questo è senza dubbio un passo verso l'adempimento delle succitate parole di Paolo" (Pagina 85).
Come tutte le precedenti predizioni e aspettative, l'anno della pace 1986 non fu il "segnale dell'imminente apocalisse" (La Torre di Guardia del 15 febbraio 1986, pag. 6). Gli sviluppi degli anni recenti, comunque, durante la cosiddetta era della glasnost hanno tenuto deste le aspettative. Dapprincipio, però, le dichiarazioni della Torre di Guardia furono molto caute. Un secolo di fallite predizioni aveva insegnato loro qualcosa. Nella rivista Svegliatevi! del 8 dicembre 1989 veniva posta la domanda se i recenti, sorprendenti eventi mondiali non potessero rappresentare l'adempimento di 1 Tessalonicesi 5:3. La risposta fu: "Non siamo in grado di dirlo. Ciò nondimeno è ovvio che oggi, nel dicembre 1989, 'pace e sicurezza' sono più prossime a divenire realtà che in precedenza". (Pagina 24) Le edizioni del 1° e 15 aprile 1990 contenevano entrambe articoli sulla 'pace mondiale'. Ma in essi si notava un'estrema cautela, il numero del 1° aprile diceva solo fugacemente che 1 Tessalonicesi 5:3 si sarebbe adempiuto "molto presto" (pag. 9), mentre il numero del 15 aprile non menzionava per niente la profezia di Paolo.
Tale prudenza fu però di breve durata. Pochi mesi dopo, alle assemblee estive della Società Torre di Guardia fu presentato un nuovo libro dal titolo L'uomo alla ricerca di Dio. A pagina 371 di tale pubblicazione troviamo la seguente ardita affermazione: "Già un'altra straordinaria profezia biblica è prossima ad adempiersi sotto i nostri occhi" Quindi citando le parole di Paolo in 1 Tessalonicesi 5:3, la Società Torre di Guardia le applica alla presente situazione mondiale dicendo: "Pare che le nazioni un tempo belligeranti e sospettose l'una dell'altra si stiano ora muovendo cautamente verso una situazione in cui saranno in grado di dichiarare pace e sicurezza mondiale".
Vengono cosi, ancora una volta, suscitate aspettative fra i testimoni di Geova di tutto il mondo. Alla luce del passato sembra ovvio inferirne che anche tali aspettative si dimostreranno fallaci.

'Opportuni avvertimenti per il pubblico dei lettori'
Ripetutamente, per quasi un secolo, la Società Torre di Guardia ha proclamato che la profezia di Paolo relativa alla 'Pace e sicurezza' era prossima ad adempiersi. Ogni volta tali predizioni si sono dimostrate errate. Ci si attenderebbe che un movimento che ha sbagliato cosi grossolanamente nelle sue predizioni assuma adesso una posizione di maggiore umiltà e cominci ad abbassare il tono delle sue dichiarazioni profetiche. Ma al contrario, esso continua con ostinata presunzione, a parlare come se ricevesse messaggi da Geova in persona: "Abbiamo fiducia che Geova terrà bene informato il suo popolo", diceva La Torre di Guardia del 15 maggio 1987 (pag. 19). E nella stessa rivista, edizione del 1' settembre 1987, pagina 23, veniva fatta la seguente promessa: "Per aiutarvi a stare in guardia, la Società Torre di Guardia (Watch Tower) continuerà a stampare nelle sue pubblicazioni opportuni avvertimenti per il pubblico dei lettori, affinché non siate colti impreparati dalla pretenziosa proclamazione futura di 'Pace e sicurezza' da parte delle nazioni di questo vecchio sistema di cose". 'Opportuni avvertimenti'? Quanto può essere affidabile una promessa del genere fatta a chi sa molto bene che tutti gli avvertimenti del passato da parte della Società Torre di Guardia sono caduti nel vuoto? Assolutamente per niente. Sfortunatamente comunque, milioni di ignari continueranno a considerare tali promesse con il massimo rispetto e a comportarsi di conseguenza. Nessuno è così soggetto all'inganno come chi considera peccato grave porre in dubbio chi lo svia (Matt. 15:14).

Cosa voleva dire l'apostolo Paolo?
Ma veramente Paolo disse che le nazioni, immediatamente prima della fine del mondo avrebbero proclamato la pace mondiale? Aveva proprio detto che questo sarebbe stato il 'segnale finale' annunciante come imminente tale "improvvisa distruzione"? (Cfr. La Torre di Guardia del 15 maggio 1987, pag. 19)
Il contesto, e specialmente uno sguardo più ampio, mostra che una conclusione del genere è del tutto errata. I commentatori biblici spesso spiegano che l'apostolo Paolo in 1 Tessalonicesi 5:1-11 sta semplicemente dando un sommario delle stesse parole di Gesù relative alla sua venuta, così come le troviamo in Matteo 24:36-44, Luca 17:26-30 e 21:34-36. Gesù aveva detto che egli sarebbe giunto inaspettatamente, come un ladro nella notte. Sarebbe stato come ai giorni di Noè, prima del diluvio, e come i giorni di Lot, prima della distruzione di Sodoma e Gomorra: anche allora le persone erano occupate nelle attività quotidiane e non sospettarono nulla: "Mangiavano bevevano, gli uomini si sposavano, le donne erano date in matrimonio" "vendevano e compravano, piantavano, edificavano costruivano". Nel pieno di tali occupazioni la distruzione li colse improvvisamente.
Paolo così riassume brevemente le parole "Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti voi ben sapete che come un ladro di notte, cosi verrà il giorno del Signore. E quando si dirà: 'Pace e sicurezza', allora d'improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una donna incinta; e nessuno scamperà"'. (1 Tessalonicesi 5:1-3, La Bibbia di Gerusalemme).
Un ladro non annuncia in anticipo 'i tempi e i momenti' del suo arrivo. Non fornisce in alcun modo nessun 'segnale'. Egli viene inaspettatamente, di sorpresa, quando la gente si sente sicura e protetta. Fu proprio a causa di tale assenza di 'segni' o 'segnali' che Gesù esortò i suoi discepoli a stare "desti" e "pronti" e "sobri". (Matt. 24:42, 44; Luca 21:36) Paolo reiterò queste informazioni. (1 Tess. 5:6-8) 'Stare desti' non vuole dire stare in attesa di ogni possibile 'segnale', ma "essere sobri, rivestiti con la corazza della fede e della carità e avendo come elmo la speranza della salvezza" (1 Tess. 5:8, Nuovo Testamento di A. Merck e G. Barbaglio). Chi è rivestito con tale armatura non può essere colto di sorpresa dal 'Giorno del Signore'. Egli sarebbe pronto, in qualsiasi momento il Signore dovesse arrivare.
La Società Torre di Guardia ha cambiato il senso delle parole di Paolo capovolgendolo del tutto. Essi hanno trasformato la predetta assenza di 'segni' e 'segnali' che Paolo descrisse con le parole 'Pace e sicurezza', nel 'segno finale' indicante l'imminente distruzione del mondo!

"Pace, pace; quando non è nessuna pace"
La parola greca usata da Paolo per indicate 'pace' è eiréne. Questa parola è usata nel Nuovo Testamento come l'equivalente dell'ebraico shalòm, che si trova spesso nell'Antico Testamento. Shalòm non significa semplicemente 'pace' in senso politico, ma anche, e primariamente, nel senso della buona volontà di Dio nei confronti degli uomini, la 'pace di Dio'. Si ritiene comunemente che l'uso da parte di Paolo dell'espressione "Pace (eiréne) e sicurezza" sia un riferimento alle parole di Geremia rivolte ai giudei di quel tempo come si trovano in Geremia 6:14 e 8:11: "E curavano le ferite della figlia del mio popolo colle ciance, dicendo: 'Pace, pace!'. E pace non c'era". Non vi era alcuna pace politica a quel tempo. Nabucodonosor, re di Babilonia, era impegnato in una campagna di conquista vòlta a sottomettere l'intero Medio Oriente, e anche Giuda era minacciato. Ma il popolo si sentiva al sicuro, immaginando di godere della protezione di Dio, della Sua 'pace'. Essi non temevano "male alcuno ... sopra di noi" (Ger. 23:17). La distruzione di Gerusalemme e del suo tempio nel 587 a.E.V. perciò, giunse come una sconvolgente sorpresa. Anche questo, quindi, indica che le parole di Paolo relative alla 'Pace e sicurezza' non dovrebbero essere comprese come una proclamazione politica di pace mondiale, o interpretate come il 'segnale finale' della 'distruzione mondiale'.

Carl Olof Jonsson
Traduzione a cura di Sergio Pollina