Le guerre e gli "ultimi
giorni"
Innanzitutto si noti che si parla dei 'conflitti
del XX secolo', mentre i TdG dovrebbero prendere in
considerazione solo le guerre iniziate dal 1914, da essi ritenuto
il "principio degli ultimi giorni". In ogni modo,
supponendo che vi siano state davvero 100 milioni di vittime in
queste guerre le stime, secondo gli storici, variano
, tale cifra sarebbe, secondo i Testimoni, «molte volte
superiore al numero dei morti nelle guerre di parecchi secoli
precedenti messi insieme». "Molte volte superiore"
cosa significa? Non si dice semplicemente superiore, ma molte
volte superiore; sicuramente quattro volte di più potrebbe
corrispondere a ciò che si intende con questa espressione.
Quindi, secondo i TdG, nei "parecchi secoli" precedenti
il XX secolo dovrebbero essere morte circa 25 milioni di persone.
"Parecchi secoli" quanti sono? Quattro? Cinque? O più?
Limitandosi, anche in questo caso, a soli quattro secoli,
ciò vorrebbe dire che dal 1500 al 1900 vi sarebbero state nel
mondo 25 milioni di vittime causate dalle guerre. Queste sono davvero assurdità dal punto di vista storico che si possono spiegare solo con la completa ignoranza di ciò che è avvenuto nel passato. Solo nella guerra Cino-Manciù, per esempio, iniziata nel 17° secolo, morirono circa 25 milioni di persone! Oltre a questo conflitto, vi fu, sempre in Cina, alla metà del 19° secolo, la rivolta Taiping che costò più di 30 milioni di vite umane, segnando la fine dell'Impero cinese. Solo questa guerra avrebbe quindi causato molte più vittime della prima guerra mondiale e forse anche della seconda! Di questo conflitto parla anche la Svegliatevi! del 22 agosto 1982, p. 7[1]. Autorevoli studi storici, che prendono in considerazione solo le principali guerre combattute nell'arco di circa tre secoli (dal 1618 al 1870), mostrano che tali guerre causarono dai 63 agli 87 milioni di morti. Questa cifra riguarda solo i sette principali conflitti di questo periodo, senza considerare tutte le altre guerre "minori" che fecero anch'esse, complessivamente, milioni di morti[2]. Le affermazioni di Svegliatevi! sono quindi del tutto infondate, anche solo considerando questo breve periodo, inferiore ai tre secoli. Un'altro aspetto da considerare concerne le dimensioni internazionali del conflitto iniziato nel 1914. Su ciò la Watch Tower scrive:
Anche qui gli storici non sono daccordo. Altre guerre, prima di quella data, sono state considerate mondiali. (Ricordiamo comunque che il passo Matteo 24:7, secondo le spiegazioni della stessa Società Torre di Guardia, si riferisce alle guerre in generale che vi sono state nel corso della storia, e non esclusivamente alle guerre mondiali [3]).
Anche nel medioevo il mondo fu costantemente in guerra. Nel 1337 l'Europa assistette impotente all'inizio della guerra più lunga della storia, la guerra dei cento anni scoppiata tra l'Inghilterra e la Francia, guerra che durò in effetti 116 anni. Altre guerre e lotte civili afflissero l'Europa: quelle tra i principati della Germania, ad esempio, o quelle tra le città commerciali e i principati italiani; e intanto l'Europa orientale, e praticamente l'intero continente asiatico, conoscevano la ferocia del dominio dei Mongoli, che avevano conquistato quelle terre durante il secolo precedente. La conquista mongola, avvenuta sotto Gengis Khan e i suoi seguaci, causò milioni di vittime, molte più delle guerre napoleoniche e della prima guerra mondiale, a causa degli estesi massacri di civili. Così, si stima che la conquista della Cina settentrionale, nel 1211-1218, sia costata 18 milioni di vite cinesi. Durante la campagna in occidente, nel 1211-1224, molte città della Persia furono completamente distrutte e le popolazioni trucidate. Interi paesi furono spopolati. L'Afghanistan divenne un deserto. Il ruolo svolto dalle guerre nella vita delle passate generazioni è stato più vasto di quanto riusciremo mai ad immaginare. Al riguardo La Torre di Guardia[5] scrive che «com'è stato calcolato dall'Accademia Norvegese delle Scienze nel 1969, il mondo ha conosciuto solo 292 anni di pace da dopo il 3600 a.C., mentre si sono combattute 14.531 guerre». Quanti morirono in queste guerre? Secondo uno storico[6] « ci sono prove per avanzare un'ipotesi di circa un miliardo di morti in battaglia durante i conflitti maggiori», a cui devono aggiungersi i caduti tra la popolazione civile e i morti causati indirettamente dalla guerra, il che probabilmente triplica la cifra portandola a circa tre miliardi.[7] Il numero delle vittime delle guerre del XX secolo è stato certamente superiore a quello degli altri secoli; ma questo aumento si può spiegare semplicemente tenendo conto della crescita della popolazione e non attribuendolo ad un incremento dei conflitti. In tutta la storia l'uomo ha sempre 'udito di guerre e rumori di guerre', ed il XX secolo sotto questo aspetto è stato tristemente simile ai secoli che lo hanno preceduto: secondo autorevoli storici, tra il 1480 e il 1964, vi sono stati 284 conflitti che possono legittimamente definirsi "guerre", avendo coinvolto non meno di 50.000 combattenti: 60 guerre quindi per ogni secolo. Nel XX secolo però (fino al 1964) ve ne sono state solo 30, con una decisa tendenza al decremento. Altri storici[8] hanno fissato due condizioni perché si definisca guerra un conflitto: che almeno una delle nazioni coinvolte sia indipendente e che si registrino non meno di 1000 morti. Durante il periodo che essi hanno preso in esame, 1816-1965, le guerre internazionali sono risultate 93. Di queste, 35 ebbero luogo tra il 1816 e il 1864, 33 tra il 1864 e il 1913, 25 tra il 1914 e il 1965. Anche qui, come si nota, vi è stato un calo progressivo nel numero dei conflitti.
Alla fine di questa breve analisi, una cosa sembra assolutamente certa. La profezia di Gesù sulle guerre si è adempiuta. Non a partire dal 1914, ma in ogni generazione, a cominciare dai suoi giorni fino ai nostri. Gesù avvertì che vi sarebbero state guerre e rumori di guerre, e popoli che si sarebbero sollevati l'uno contro l'altro, regno contro regno. Tutto ciò è avvenuto puntualmente nel corso della storia umana. Tutti i tentativi per limitare nel tempo le parole di Gesù, restringendone l'applicazione a partire dal 1914, hanno contro di sé l'evidenza della Storia e sono, quindi, destinati a fallire. Note: [1] La prima guerra mondiale, secondo fonti autorevoli, causò 10-12 milioni di morti, il 90% dei quali in Europa. La seconda guerra mondiale avrebbe causato 15 milioni di vittime fra i soldati e 20-35 milioni di morti fra i civili. [Torna al testo] [2]1) Guerra dei trentanni (1618-1648); 2) Guerra cino-manciù; 3) Guerra di successione spagnola ; 4) Guerra dei sette anni (1756-1763); 5) Guerre napoleoniche (1792-1815); 6) Rivolta Taiping (1850-1864); 7) Guerra di Lopez (1864-1870). [Torna al testo]
[3] «Gesù rispose alla domanda postagli dai discepoli e riportata in Matteo 24:3, parte di ciò che disse riguardava la fine del sistema giudaico nel primo secolo, ma lapplicazione principale sarebbe andata ben oltre. Ciò che egli descrisse nei versetti da 4 a 22 ebbe in effetti un adempimento in piccole proporzioni fra il 33 e il 70 E.V». Uniti nell'adorazione , p.178. Anche nella Torre di Guardia del 1/10/75, p.274, si riconosce che «l'espressione di Gesù "nazione contro nazione e regno contro regno" ebbe un'applicazione anche nel primo secolo, per cui non si limita alle guerre mondiali». (Corsivo mio). In armonia con questa spiegazione la Società vuol far credere che il primo secolo della nostra era sia stato caratterizzato da grandi guerre, conflitti e tumulti. In realtà in quel periodo vi fu invece una relativa calma e stabilità. Sotto il profilo bellico non fu certamente peggiore di tanti altri. Gli storici, anzi, ricordano i 150 anni che vanno dal 29 a.C. al 162 d.C. come gli anni della Pax Romana, il periodo forse meno movimentato della storia militare. A proposito di Matteo 24:7 inoltre, si vedano anche i passi di Isaia 19:2 e 2 Cronache 15:6, dove, con espressioni simili, ci si riferisce ovviamente a dei conflitti limitati. [Torna al testo] [4] Queste citazioni provengono da fonti storiche prevalentemente in lingua inglese. Per la bibliografia, si veda l'opera Il segno degli ultimi giorni, di C.Olof Jonsson e W.Herbst (ed. Dehoniane, Roma, 1992), pp. 218-220. [Torna al testo] [5]La Torre di Guardia del 15 settembre 1983, p.3. [Torna al testo] [6] F.Beer, How Much War in History: Definitions, Estimates, Etrapolations and Trends, Beverly Hills, 1974, pp.28, 30. Cfr. F.A. Beer, Peace Aganist War, San Francisco, 1981, pp.37-40, 48, 49. [Torna al testo] [7] La Torre di Guardia del 15 settembre 1983, p.6, riporta una dichiarazione dello storico G. Wright: « Almeno il 10 per cento dei decessi nella civiltà moderna può essere attribuito direttamente o indirettamente alla guerra». Ma al lettore viene taciuto che, nello stesso luogo, Wright attribuisce tre quarti di questi decessi a cause indirettamente legate alla guerra, come carestie e malattie, aggiungendo inoltre che « la percentuale dei morti in Europa e fuori dell'Europa, nei secoli passati è stata più elevata». [Torna al testo] [8] J. D. Singer e H. Small, The Wages of War 1916-1965. A Statistical handbook, New York, Londra, Sidney, Toronto, 1972, pp.55,89. [Torna al testo] [9] Ibid., pp. 116,117.[Torna al testo] |