Sicurezza nazionale: termine con il quale si giustificano spesso azioni e provvedimenti non del tutto leciti. Tutti i governi, soprattutto quello statunitense, tendono a negare recisamente l'evidenza per poi - passati un po' di anni - fare uscire in sordina dei documenti e una manciata di foto con cui, a denti stretti, confessare mezze verità. È avvenuto con l'Area 51, la cui esistenza era stata negata per anni, mentre adesso il Pentagono confessa che "si tratta di una base operativa, tuttora di vitale importanza per la sicurezza nazionale". Ancora quel dannato termine: sicurezza nazionale. Giù la cortina, su il muro di gomma. Da poco l'Aeronautica Militare Americana ha sfornato un altro gioiello mediatico, una tardiva "confessione", se non altro per decorrenza dei termini, dato che sono scaduti i protocolli di sicurezza. Si tratta del prototipo segreto denominato in codice "Tacit Blue". COMBATTENTE QUASI INVISIBILE L'United States Air Force, la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) e la Northrop Company collaborarono alla pianificazione e creazione del "TACIT BLUE Technology Demonstration Program" dal 1978 al 1985. Il Progetto Tacit Blue consentì un deciso progresso e innovativo sviluppo nella tecnologia Stealth. Fu il primo aereomobile in assoluto a mostrare una sezione trasversale a bassa ricezione radar grazie all'ampio utilizzo di superfici curve, oltre a un radar e computer di bordo difficilmente rilevabili da terra. Il Tacit Blue inizialmente fu creato per dimostrare che un aereo spia poco visibile poteva operare molto vicino alla linea di combattimento con ampia possibilità di sopravvivenza. Un aeromobile che avrebbe potuto monitorare con continuità la situazione a terra, in prossimità del campo di battaglia e fornire in tempo reale al centro di controllo operativo dati utili per il tiro. Il prototipo Tacit Blue venne sviluppato come una potenziale piattaforma per il rilevamento radar sotto il programma Pave Mover dell'Air Force e quello SOTAS dell'Esercito USA. Nel 1982, il Sottosegretariato della Difesa per la Ricerca e l'Ingegneria (USDRE), il SOTAS e il Pave Mover unirono i loro sforzi in un programma congiunto, battezzato più tardi JointSTARS (o JSTARS). La sigla è l'acronimo di Joint Surveillance Target Attack Radar System (sistema congiunto di sorveglianza radar per l'attacco del bersaglio), a lungo raggio, fornito dall'alto e designato per localizzare, classificare e tracciare bersagli a terra in qualsiasi condizione atmosferica. OPERAZIONE "DESERT STORM" Dal periodo 1982-1984, i servizi segreti, l'OSD e il Congresso ebbero forti contrasti - con accese discussioni - sia sulla strada da intraprendere per quanto concerneva il Joint Program, sia su quale fosse il veicolo "piattaforma" più appropriato per i sensori radar. Alla fine si optò per un programma in due fasi: inizialmente i grossi sistemi radar sarebbero stati posizionati su dieci tipi di aerei convenzionali per essere studiati e perfezionati e solo in seguito sarebbero stati prodotti aerei Stealth - derivati dal Tacit Blue - con installati a bordo i sistemi di rilevamento che avessero fornito i migliori risultati. Nel Maggio 1984 i capi di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare e dell'Esercito USA presero la decisione finale di porre i Radar JSTARS su degli E-8C, ossia aeromobili Boeing 707 modificati. Nel Settembre 1985, un contratto per la produzione a larga scala di questo sistema fu appaltato alla Northrop Grumman Aerospace Company. Benché ancora in via di sviluppo, due prototipi vennero rilasciati nel 1991 per l'impiego nell'operazione "Desert Storm". Alla JointSTARS fu richiesto di tracciare le coordinate delle truppe irachene in movimento, inclusi carri armati e batterie di missili SCUD. Gli equipaggi svolsero 49 voli operativi, accumulando più di 500 ore di combattimento. Oltre che nella Guerra del Golfo, il sistema di rilevamento JointSTARS trovò impiego in Europa, in supporto della missione di pace NATO in Bosnia-Erzegovina. L'operazione Joint Endeavour provò la validità del sistema di rilevamento JSTARS sotto qualsiasi condizione meteorologica, con più di 95 missioni per un totale di 1.000 ore di volo. Tacit Blue dunque fu il primo progetto di aereo Stealth, che in seguito diede il via al programma JSTARS. L'aeromobile Tacit Blue fu uno dei prodigi tecnologici di maggiore successo nella storia dell'Air Force, centrando tutti gli obbiettivi prefissati. Ufficialmente, il modello Tacit Blue si alzò per la prima volta in volo nel Febbraio del 1982. In seguito compì 135 voli nel breve periodo di tre anni. L'aereo spia spesso effettuava tre o quattro voli settimanali, e in certi periodi anche più di un volo al giorno. CARATTERISTICHE TECNICHE Perché solo oggi il programma Tacit Blue è stato declassificato? Da dove nacque l'idea di un modello di aereo invisibile ai radar e capace di rilevare dati ad ampio raggio? Confrontando il Tacit Blue con i moderni caccia o cacciabombardieri Stealth, le similitudini saltano agli occhi. Forse più rozzo e meno avanzato elettronicamente rispetto ai suoi suoi successori, Tacit Blue era destinato a rivoluzionare la moderna avionica militare. Osservandolo di lato o frontalmente, il suo profilo intriga. Appare simile a un disco, a un UFO con in più le ali. L'osservazione non è peregrina. Già Popular Mechanics, in un numero dell'Agosto 1998, notava nel Tacit Blue le medesime caratteristiche frontali dell'UFO avvistato e fotografato in Iran nel 1978, prima su Sheraz, poi nei pressi del lago Urmia. Strano, visto che, stando ai dati dati ufficiali, del Tacit Blue fu costruito un solo modello che non lasciò mai gli Stati Uniti e fu sottoposto al primo test di collaudo nel 1982. L'Iran, allora, dato l'incrinamento dei rapporti diplomatici USA-Iran in seguito all'estromissione dello Scià di Persia, era strettamente monitorato dagli Americani. Difficilmente gli Stati Uniti avrebbero rischiato di perdere l'unico prototipo a loro disposizione. Del Tacit Blue esistevano dunque più modelli, operativi già dal 1978? Perché allora l'USAF avrebbe mentito? E ancora: nei documenti declassificati non si fa cenno alla base operativa dove sarebbero stati condotti i 135 voli di collaudo del Tacit Blue. Ma, nelle foto rilasciate, sullo sfondo appare un suolo desertico costellato da brulle montagne, il che ci riporta, visivamente, alla piana desertica del Nevada che accoglie l'Area 51, la base militare dove da anni uno stuolo di ricercatori sostiene vengano condotti dal governo americano test sugli UFO precipitati, per replicarne la tecnologia. Nei documenti si dice apertamente che il sistema di rilevamento radar del Tacit Blue ad un certo punto venne smantellato per poi essere rimontato a bordo degli aerei spia B-2. Ed è risaputo - grazie alle dichiarazioni dell'ex USAF Edgard Fouche - che i B-2 furono testati proprio a Groom Lake. È quindi plausibile che il Tacit Blue sia stato collaudato nell'Area 51, altrimenti l'USAF avrebbe resa nota l'ubicazione della base dove il velivolo era stato sperimentato. UN PEZZO DA MUSEO Il padre di tutti gli Stealth rientra dunque nel tentativo di replicare ingegneria aliena? Non nella propulsione, ma per alcuni aspetti tipici degli UFO - volo silenzioso e largo impiego di componenti radar elettronici - sembra possibile. Nonostante il progetto risalga al 1978, i dati tecnici del Tacit Blue rimangono ancora oggi impressionanti: ali dritte e tronche, alettoni a V montati di coda, fusoliera grande e curva. In alto, un singolo bocchettone d'immissione sulla cima della fusoliera provvede a rifornire di aria due grossi motori turbogetto a doppio flusso. Il Tacit Blue impiega un sistema di controllo di volo digitale via cavo quadruplo-ridondante (1) che aiuta l'aereo ad essere più stabile rispetto agli assi longitudinali e direzionali. Il progetto Tacit Blue - costato approssimativamente 165 milioni di dollari che ne hanno coperto sviluppo, costruzione e test di volo - ha fornito dati tecnici che contribuirono grandemente al design del modello di aereomobile B-2 "Spirit". Il progetto terminò nel 1985. Il Governo ufficialmente produsse solo un modello operativo del Tacit Blue, attualmente visibile presso il museo dell'Air Force nella Base Aerea di Wright-Patterson. Secondo i testimoni militari dell'epoca, fu proprio in tale base che vennero portati i rottami dell'UFO precipitato a Roswell nel 1947. Ma anche questa, naturalmente, è solo una coincidenza. Note: 1. Precedentemente negli aerei i comandi di volo venivano trasmessi dalla cabina agli alettoni tramite circuiti idraulici o meccanici, e non con impulsi elettrici via cavo (digitali). Ridondanza: duplicazione totale o parziale di un circuito atta a diminuire le probabilità di un guasto critico. In questo caso, quadruplo-ridondante sta ad intendere che i comandi avevano tre cavi di riserva, in caso di guasti o di danneggiamento da fuoco nemico. (articolo pubblicato su Stargate n°3) |