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Vennero per Irene giornate spaziose come l'aria tiepida della primavera. Il farsi dei giorni si colmava per lei di novità, di scoperte, d conoscenze. Le più piccole impressioni le si addensavano nella mente con lo stesso fervore delle api di un alveare. Le minime emozioni si archiviavano da sole nell'animo tranquillo e disposto a riceverle con estrema disinvoltura. E non la inquietò trovarsi di fronte, per la prima volta, ad esseri che avrebbero potuto infondere a chiunque un minimo di sconcerto o di ritrazione...
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