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VITA NORMALE
(parole: Arturo Gaia
musica: Alfredo Frixa, 2003)
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Era sparso per cento metri
sulle pietre della massicciata
che per trovarlo tutto
c'è voluta una mattinata
Una mano, verso le sette,
l'ha vista per caso un frate
e fra lampeggianti e sirene
lo han raccolto a rate
Certo aveva bevuto troppo
Ma forse non abbastanza
Per poter scordare i guai
Per ritrovare la speranza
Ma fino a ieri vi assicuro,
la sua era una vita normale
Di quelle che passan tranquille
e non finiscono male
Ma fino a ieri ve lo giuro,
la sua era una vita banale
E chi l'avrebbe detto mai ,
che finiva sul giornale.
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Quando hanno detto ch'erano troppi
"Qui c'è un esubero di persone"
non l'han chiamato licenziamento
ma solo "ri-struttu-razione"
lui ha guardato i suoi quarant'anni
Li ha guardati senza nostalgia
li ha caricati tutti sulle spalle
E li ha portati alla ferrovia
E quando il treno della notte
Ha lasciato la sua stazione
Non sapeva avrebbe risolto
Un problema di occupazione
Ma fino a ieri vi assicuro,
la sua era una vita normale
Di quelle che passan tranquille
e non finiscono male
Ma fino a ieri ve lo giuro,
la sua era una vita banale
E chi l'avrebbe detto mai ,
che finiva sul giornale.
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