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KURSCH
(parole: Gianni Villani
musica: Gianni Villani, Paolo Giorcelli & Alfredo Frixa, 2003)
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Mare calmo nella notte
uno scoglio per pensare
Una luce quasi spenta
si avvicina e mi pervade
Tu straniero cosa cerchi
cosa credi di trovare
Forse aspetti che i tuoi guai
si dissolvano nel mare
E invece giù giù
sempre più giù giù
In questo abisso blu
in quella tana giù
Comandante mi perdoni
non credevo di turbare
Col rumore dei pensieri
il suo riposo in fondo al mare
Tu respiri in questa pace
ti riscaldi al tuo sole
Noi invece in fondo al mare
ci hanno tolto anche la croce
E invece giù giù
sempre più giù giù
In questo abisso blu
in quella tana giù
Navigare è un destino
una scelta o è lavoro
Ma quel giorno in fondo al mare
io piangevo insieme a loro
Quando il colpo ci ha segnati
l’esplosione li ha rapiti
Scivolando in fondo al mare
anche Dio ci ha sentiti
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E invece giù giù
sempre più giù giù
In questo abisso blu
in quella tana giù
Comandante il suo battello
era nato per restare
In silenzio a navigare
nel profondo immenso mare
Si ma i giovani, straniero,
non si lasciano morire
Su un battello tutto nero
senza un sogno e un avvenire
E invece giù giù
sempre più giù giù
In questo abisso blu
in quella tana giù
Le parole che hai sentito
tu le devi riportare
Ai signori del potere
che ci han spinto in fondo al mare
Ora lascio questo scoglio
per potere ritornare
Coi ragazzi che hanno perso
ogni sogno in fondo al mare
E invece giù giù
sempre più giù giù
In questo abisso blu
in quella tana giù
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