|HomePage | Indice |

 

CURRICULUM VITAE

ALESSANDRO TETI è nato a Torricella Peligna (CH) il 22/11/45

Frequentò la scuola elementare e media nel suo paese d’origine, poi si iscrisse all’Istituto Magistrale “Cesare De Titta” di Lanciano, in cui conseguì l’abilitazione all’insegnamento nella scuola elementare.
Durante il servizio militare, fu ammesso alla scuola del Genio presso la Cecchignola di Roma, da cui uscì con il grado di sottufficiale, per poi essere trasferito al 5° Reggimento Genio di Udine.
Ma la sua passione è sempre stato l’insegnamento a cui si dedicò con costante impegno fino al conseguimento dell’età pensionabile, sempre amato e benvoluto da alunni, genitori e colleghi.
Negli anni ’60 fu corrispondente da Torricella de “IL MESSAGGERO” di Roma.
Dal ’70 al ’74 fu tra i fondatori e i redattori de “LA RONDINE” un periodico del paese che ebbe un grande successo. Nello stesso periodo collaborò con “IL DIBATTITO” un mensile della sinistra democratica abruzzese.
Nel ’73, dopo aver superato brillantemente il concorso magistrale, si trasferì a Busto Arsizio (VA) dove svolse l’attività di insegnante elementare.
Nel ’75 compose “LA NUOVA ARCA DI NOE’”, una raccolta di favole sullo stile del poeta latino Fedro.
Nel ’76 si sposò con Isabella MANFREDI, una collega conosciuta nell’ambiente scolastico. Nel 1977 nacque suo figlio Giorgio. Nel 1982 si trasferì a Roma , dove collaborò alla redazione de “LA QUINTA” periodico dello storico quartiere Nomentano della Capitale. Nel 1989 il suo amato ed unico figlio Giorgio fu stroncato da un male incurabile alla tenera età di tredici anni, lasciando nella più tetra desolazione lui e sua moglie.
Nel 2000 pubblicò “TORRICELLA NEGLI ANNI ’50 E ‘60” che riporta le abitudini e i modi di vivere di quei tempi, rievocati con una sottile ironia, grazie alla quale l’opera è stata vivamente apprezzata ed ha ricevuto l’unanime consenso di tutti coloro che ne hanno preso visione, Torricellani e non.
Nel 2005 A. Teti scrisse “RACCONTI” una carrellata di situazioni a volte reali, a volte immaginarie, a volte paradossali, anch’essi sottesi da una delicata ironia che li rende scorrevoli e piacevoli alla lettura.

Insieme a mia moglie Isabella dedico questo lavoro al nostro caro ed amato figlio Giorgio, un fiore reciso anzitempo da un destino crudele.


|HomePage | Indice |