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04 maggio 2005, mercoledì
C:VECTOR:LAYERS
Una ENTITA’ che
si chiama LINEA segna il passaggio dal sistema
raster al vector.
Il SISTEMA RASTER sa che esiste una porzione di schermo , il VECTOR riconosce
invece delle entità, questo ha delle forti implicazioni con i database.
Esiste un codice più maturo, ovvero la possibilità di manipolare
le entità in modo più efficiente:legame forte con il mondo della
progettazione.
Vediamo come il programma genera in modo semplice le entità.
Nel campo del disegno architettonico non esistono più mondi a 2d perché
i programmi conservano le informazioni in 3d, poi siamo noi a scegliere come
vedere quell’ oggetto.
Ciò che si costruisce con i programmi vettoriali viene trasmesso tramite
“listate descrittive”: serve per far “parlare” due
programmi (dxf, diexeffe).
Quando si fa un word processing si può mandare in formato “doc”
ma anche in altri formati che però fanno perdere delle caratteristiche,
però non le informazioni basilari.
Una delle maniere più interessanti per raggruppare
dei dati vettoriali è quello dei LAYERS.
Nei programmi raster come PHOTOSHOP i layers sono arrivati tardi: i formati
grafici di “arrivo” come JPEG schiacciano i layers, li unificano.
Il mondo dei layers E’ UN MONDO PER ENTITA’ e quindi vettoriale,
mentre il mondo aster è una porzione di schermo.
SALTO LOGICO: posso chiamare
ogni layer come voglio e quindi dare una suddivisione.
Lo chiamo ad esempio LAYER-MURI PORTANTI e gli dico di DUPLICARLO.
Ho potenziato il mio strumento, il fatto di essere nominabile è molto
importante.
Salto fondamentale della maniera dei progettisti di organizzare il pensiero
in rapporto al progetto stesso: NUOVO PAESAGGIO MENTALE che entra in relazione
con la ricerca architettonica degli ultimi 20 anni.
I vari layer coesistono nella loro indipendenza.
Nel mondo palladiano posso disegnare per layer ma non è uno strumento
di progettazione.
Questo problema nasce nel 1983: CONCORSO DELLA VILLETTE
A PARIGI.
Tema innovativo per il tempo. Entrano in gioco tre gruppi:
- i MODERNISTI PURI
- I POST MODERNISTI
- i DECOSTRUTTIVISTI
EISENMANN elabora un progetto per Cannaregio (vedi articolo: “Linee virtuali da Castelvecchio a Cannaregio) in cui prende una delle sue case e piazza dei pezzi della casa distribuiti e collegati tra loro con un sistema che sembra ragionare con la logica ei layers.
TSCHUMI: La Villette di Parigi: stratificazione di tre sistemi, paesaggio mentale di sistemi indipendenti
KOOLHAS: Anche lui usa questo tipo di sovrapposizione ma in modo diverso
LIBESKIND: gioca sul segno, sulla linea, fa un discorso meccanico di sovrapposizione.
Ci sono dei paralleli anche con il mondo della psicologia
(leggi “affioramenti”)