20 aprile 2005, mercoledì
BIT E ARCHITETTURA
RAPPORTO TRA L’EVOLUZIONE DEI SISTEMII DI CALCOLO ED IL PC:
1) PC è dato storicamente e culturalmente
2) Altra storia è l’evoluzione dei sistemi operativi e hardware.
Lo schermo diventa da nero a luminoso (bitmap). Questo permette un’INTERFACCIA
(che lavora con problemi comunicativi, deve essere funzionale) fortemente
GRAFICA (che lavora per figure retoriche)
A questo mondo non rimane insensibile la cultura architettonica, il legame
con il mondo informatico è molto forte.
Interpretazione dello SPIRITO DEL TEMPO:esso è legato al mondo dello
schermo, delle superfici; il PAESAGGIO MENTALE entra in rapporto alle scelte
dell’architettura.
Cerchiamo di capire in che modo ilmondo dei pixel entra in rapporto con l’architettura
contemporanea.
Alice IMPERIALE: “NUOVE BIDIMENSIONALITA’”
Il mondo proiettivo dei computer crea una bidimensionalità
concettualmente diversa dalle vecchie idee di superficie e di decorazione.
Territorio di ricerca: in quali e quanti modi viene interpretata ed usata
la bidimensionalità.
ANNI ’60: Alcuni
degli elementi nati dal paradigma industriale stavano dando segni di crisi.
Il problema della superficie viene tolto dalla regola del fare architettura:
tutti i parametri si fondono delegando ogni rapporto sia di figurazione sia
ludici, decorativi, esclusi dal panorama delle scelte del mondo industriale.
MESSA IN CRISI da Robert Venturi.
VENTURI:
mette in crisi il vecchio sistema: DUCK
DECORATED SHED (schermo decorato): posso fare delle scatole e razionalizzarle
e poi appiccicare sopra un simbolo. In questo modo entra in gioco la superficie,
la piattezza.
Si rompe un modo di fare architettura…ad un certo punto arriva l’elettronica.
Due sono i PROTAGONISTI DI QUESTO PASSAGGIO:
J.NOUVEL e TOYO ITO due personaggi fondamentali che
partecipano alla traduzione del mondo bitmap in architettura.
L’architettura diventa uno schermo, una superficie che gioca su se stessa.
J. NOUVEL si è presentato sulla scena con questa opera: FONDATION CARTIER: il mondo della superficie, dello schermo, di una nuova piattezza è diventato parte del gioco. Fa parte di un paesaggio mentale che si confronta con gli schermi.
TOYO ITO dimostra una forte sensibilità verso i sistemi bitmap. Rientra in gioco la superficie (che non è quella di Venturi), evoca un mondo pixelato, un pezzo di paesaggio mentale che abbiamo attraverso gli schermi.
HERZOG & DE MEURON: Lavorano con Aldo Rossi, hanno
quindi delle impostazioni architettoniche che potremmo definire “rigoriste”
In Svizzera la lezione di Rossi ha una serie numerosa di seguaci che continuano
la sua tradizione. H&DM aprono uno studio a Basilea e poi si aprono al
successo internazionale.
Usano la DECORATED SHED di Venturi ma con coscienza di ricerca attraverso
l’espressività di nuovi materiali al massimo delle potenzialità
superficiali.
Cominciano ad avere rapporti con le industrie ed a crescere inventando cose
nuove nel trattamento delle superfici attraverso involucri “scatolari”
(A.Rossi): la volontà di giocare sulle superfici porta alla semplificazioni
delle volumetrie.
Non a caso i primi lavori sono dei magazzini industriali. Nuova idea di superficie
intessuta ed aggiornata con tecniche innovative.
Idea di una SUPERFICIE PROGRAMMABILE, evocazione
del mondo degli schermi, che possono anche non essere assunti, ma solo, appunto,
evocati.