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TO DO:
LINK SUL VRLM:
che cos'è il VRML
La Realtà Virtuale nello studio della cognizione spaziale
http://www.hyperlabs.net/vr/spaziale/01.html
18 aprile 2005, lunedì
BIT IN AZIONE
Uno degli impatti più importanti è lo
schermo luminoso.
Aumenta il set di istruzioni interne alle rom della scrittura programmabile
con l’incremento delle applicazioni e dell’intelligenza.
Le possibilità di scambio delle informazioni tra sistema operativo
e computer è sempre più complesso.
BIT MAP E WORD PROCESSORS
QUICKDRAW: set di informazioni che consentono di avere un sistema con una forte integrazione grafica che ci riporta al bitmap cioè la possibilità di tagliare le immagini e riportarla nel word processors.
Entriamo in un programma di WORD PROCESSORS ad esempio
WORD.
Posso fare la prima operazione fondamentale: fotografare quello che c’è
sullo schermo e copiarlo con il comando CTRL-STAMPA (prende il file e lo copia)
SCREEN CAPTURE: programmi che prendono solo una parte dello schermo.
Evoluzione dei programmi: prima quello che veniva fatto con CAPT AND ….
DRAG AND DROPT: puoi trascinare le immagini.
WYSWYG: quello che vedi sulla schermo lo puoi stampare.
PASSAGGIO DAL LINGUAGGIO QUICK DARW A POST SCIPT
PER LE STAMPANTI:
Lo SCHERMO lavora a 72
dpi, ma per la stampa questa è una risoluzione bassa, si devono intensificare
i punti.
Prima le stampanti usavano il linguaggio QUICK DRAW cioè lo stesso
degli schermi. Poi si è creato un linguaggio indipendente, il POST
SCRIPT, apposito per le stampanti.
Se uso il linguaggio quick draw ogni punto della griglia viene mandato alla
stampante, quindi se voglio aumentare la risoluzione devo infittire la griglia.
Invece se uso il linguaggio post script il ragionamento è differente,
gli dirò che quella è una curva e di costruire su quella una
griglia più fitta che può. Traduce le informazioni alla stampante
e le dà la possibilità di lavorare ala massima risoluzione,
quando l’informazione viene inviata alla stampante questa lavora al
meglio delle sue caratteristiche
DESKTOP PUBLISHING:
Con la stampante laser era possibile avere prodotti
di livello tipografico, era possibile anche avere una stampante laser intermedia
per fare delle prove e poi inviarle a stampanti a maggiore risoluzione.
Poi con il PDF si ha una variante importante: quando stampo un file le informazioni
post script vengono riscritte affinché la stampante lavori meglio.
Posso però intercettarla prima e stamparla su file utilizzando un formato
di scambio utile che garantisce l’originalità dei file. Posso
fare anche io un PDF, invece di mandare il file alla stampante lo salvo in
formato PDF (lo faccio da Stampa però mi serve Acrobat Reader).
Crescono i sistemi operativi:
SISTEMI IPERTESTUALI:
Capacità di costruire informazioni che permette la gestione contemporanea
di una serie di link (collegamenti).
HYPERTALK, 1987:
Prima costruzione a livello operativo che permette la creazione di ipertesti
QUICK TIME:
Gestisce l’immagine in movimento, tecnologia costruita con l’incremento
delle ROM. Posso anche importare filmati con PICK AND DRAW, me lo manda però
attraverso l’attivazione di quick time.
HTML:
Linguaggio ipertestuale per la rete evoluzione di altri sistemi. Se copio
informazioni html creo un link attivo.
VRML:
Permette di navigare attraverso una serie di informazioni 3D. Non siamo all’interno
di un programma 3D ma in un sistema costruito all’interno di un programma
operativo. Ci dà la possibilità di esplorare un oggetto. Simula
un mondo tridimensionale. Si distingue dall’ OBJECT VRML perché
l’oggetto viene visto dall’esterno.
TABELLA DI CALCOLO:
Esistono dei programmi di calcolo come EXCEL che utilizzano delle tabelle.
Altri programmi come Word la leggono come tabella però posso salvarla
come file excel ed in questo modo far si che essa si apra con il programma
stesso. Questo mi permette di creare delle piattaforme omogenee molto compatibili
l’una con l’altra.
L’ambiente BIT MAP è relazionato al QUICK DRAW. Ambienti grafici hardware. L’ambiente bidimensionale influenza l’architettura.
Ci interessa capire come gestire le informazioni dal punto di vista concettuale.
Immaginiamo che non ci sia l’elettronica. Abbiamo 6-7 codici differenti
da formalizzare.
Sono AI TEMPI DI LEONARDO, dunque in epoca pre-elettricità,
DEVO COMUNICARE DEI DATI A DISTANZA, COME FACCIO?
Potrei usare i segnali di fumo ad esempio.
Ma per usarli devo prima di tutto STABILIRE
UN CODICE.
Primo livello: CONVENZIONE: BITMAP ovvero C: BITMAP
Secondo livello: CREO UNO SCHERMO o GRIGLIA ovvero G: 6 x 6
Terzo livello: COMINCIO A PASSARE I DATI ovvero: B4: scuro, C2:scuro, C5
Scuro, etc
La DENSITA’ A CUI LAVORA UNO SCHERMO è 72 dpi. Questo significa che adopera una griglia che in un inch quadrato ha 72 punti.
150 dpi: è una dimensione che permette di gestire
file anche importanti sulle
stampanti. La stampa è sicuramente più veloce rispetto ai 300
dpi.
300 dpi: si usa perle immagini che devono andare in
stampa a livello di
tipografia
Nel sistema digitale la dimensione del file varia,
dipende dal tipo di risoluzione.
Più forte è questa la griglia tanto più definita è
l’immagine e tanto più grande è il file. Lavoro ad una
risoluzione abbastanza bassa se uso solo lo schermo.
Se dovessi poi mandare in stampa delle immagini fatte a bassa risoluzione
faccio l’INTERPOLO: ovvero il sistema sovrappone alla mia immagine una
griglia più fitta e inserisce dei punti che secondo la macchina sono
necessari. In questo modo però non aggiungo dati reali.
TO DO: AUTORITRATTO DIGITALE in modo che sia in modo
forte presente lo strumento e le nostre aspirazioni nell’architettura