CoMe FunZIoNa uN OroLoGio ...NoZioni baSe
Un ORoLOgIO mECCanICo è una macchina in cui:
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I primi veri dispositivi che riuscissero a dividere equamente
il tempo e che soprattutto dessero la possibilità di far vedere il trascorrere
di esso sono stati due: il GRUPPO BILANCERE-SPIRALE ed il PENDOLO.
Entrambi sono fautori di un fenomeno periodico che mantiene una buona costanza
del proprio periodo resistendo all' attrito e alla forza di gravità,
e quindi alla posiibilità di esaurimento del moto, attraverso una forza
motrice: il classico peso per il pendolo, e la molla, una striscia di metallo
avvolta su se stessa e messa in un piccolo cilindretto chiamato bariletto, per
il gruppo bilanciere-spirale.
In definitiva un orologio è tutto qui: un dispositivo che si muove ritmicamente
ed un altro che fornisce energia per mantenere questo moto.
Tra la forza motrice ed il dispositivo di divisione troviamo tutta una serie
di ruote e rinvii che permettono di dividere ulteriormente e rendere fruibile
e visibile, attraverso un quadrante e delle lancette, il trascorrere del tempo.
Il PENDOLO ovviamente sfrutta le sue caratteristiche solo all’interno
di un dispositivo non trasportabile, quindi l’ora si poteva leggere solo
recandosi nella stanza dove veniva posto l’orologio, o nelle piazze, a
leggere l’ora sugli orologi dei campanili.L’altro sistema era quello
di attendere il rintocco delle campane che segnavano il trascorrere delle ore.
Ma quando, per svariati motivi non si potesse, o non si volesse spostarsi per
sapere che ora fosse, entrava in campo quel piccolo dispositivo che riusciva
a dividere equamente il tempo e che non doveva, a differenza del pendolo, rimanere
fermo da qualche parte, ma si poteva portare ovunque: il GRUPPO BILANCERE-SPIRALE..
Proviamo ora ad analizzare un movimento di orologio, un semplice carica manuale,
per vedere che percorso compie l’energia liberata dalla molla per arrivare
al bilanciere.
Attraverso la corona di carica (1) andiamo ad agire sulla ruota intermedia di
carica (2) ed attraverso il rocchetto del bariletto (3) carichiamo la molla.
Una volta che la molla è carica, inizia il percorso che porterà
a far lavorare il bilanciere in modo che questi possa restituire un moto uniforme
e costante.
Il bariletto innesta sulla ruota di centro (4) che a sua volta ingrana sulla
prima ruota (5), Successivamente troviamo la ruota secondi, (6) che dalla parte
del quadrante ha il perno che consente di alloggiare la lancetta dei piccoli
secondi.
Dopo la ruota secondi troviamo la ruota di scappamento (7) che attraverso l’àncora
(8) darà l’impulso al bilanciere (9) che potrà così
compiere il suo moto oscillatorio.
Possiamo vedere meglio il tutto in questo schema, che mostra solo le ruote senza
i relativi ponti e platine.
Tutto il gruppo di carica è meglio evidenziato nello schema seguente:
l’albero di carica (a) attraverso la coppia carica (pignone scorrevole
(p) e ruotino d’angolo (r.a.)) agisce sulla ruota intermedia di carica
(r) che a sua volta, innestando sul rocchetto del bariletto (r c) carica la
molla che si trova all’interno del bariletto (b).
Tutto questo però sarebbe inutile se non riuscissimo a renderlo leggibile.
Ora ribaltiamo il movimento e vediamo cosa c’è sotto il quadrante.
La trasmissione del moto ed il conseguente spostarsi delle lancette avviene
per mezzo del rocchetto calzante (o chaussee) (p.c.) che è innestato
forzato sul perno della ruota centro (4).
Il pignone calzante muove la ruota della minuteria (r.m.) che a sua volta trascina
la ruota ore (r.o.)
Con un opportuno rapporto nel numero dei denti di queste tre ruote si fa in
modo che per ogni giro completo del rocchetto calzante, al quale viene fissata
la lancetta dei minuti, la ruota ore e di conseguenza la lancetta delle ore
fissatavi, compia 1/12 di giro.
Abbiamo così la lettura delle ore e dei minuti sul quadrante del nostro
orologio.
L’ultima cosa che dobbiamo fare è di mettere le
lancette dell’orologio nella giusta posizione, quando ci accingiamo a
farlo funzionare o per eliminare anticipi o ritardi.
Per fare questo utilizziamo l’albero di carica: quando viene tirato e
spostato dalla sua posizione normale di carica della molla, per mezzo del tiretto
(t.) e di una leva chiamata bascula (b). fa ingranare il pignone scorrevole
p.s. sul ruotino di rinvio r.r. ( o ruota intermedia di messa all’ora)
Il ruotino di rinvio innesta a sua volta sulla ruota della minuteria e fa girare
il rocchetto calzante, che come dicevamo, è fissato a frizione sul perno
della ruota centro.
Abbiamo così lo spostamento delle lancette.
le info e i disegni sono stati tratti dal sito: http://www.orologeria.com/index.htm