Il catenaccio
Nereo
Rocco introdusse per la prima volta questo modulo con la Triestina
che finì al secondo posto nella serie A adottando questa tattica.
La
variabile più offensiva consiste in un 1-3-3-3 ma in ogni sua
implementazione l'enfasi è decisamente difensiva.
Tre difensori
avevano compiti di marcare a uomo gli avversari mentre il libero alle
loro spalle recuperava i palloni che filtravano o all'occasione
raddoppiava la marcatura. Per quasi tutto il match venivano giocate
palle lunghe per l'attacco con nessun altro uomo a supportarne
l'azione. Nel corso degli anni numerose variazioni si sono più o
meno evolute, passando all' 1-4-4-1 o 1-4-3-2