panoramica dell'isola di san domino
Villaggio rurale |
Qui nel 1935 fu edificato a 61 metri sul livello
del mare, il Villaggio Rurale di San Domino,
costituito da 12 casette rosse di tipo coloniale
disposte ai 2 lati di una strada pianeggiante
lunga 350 metri, limitata a Sud dal Comprensorio
ex cantina sperimentale della colonia ed a Nord
da una piazzetta con un nuovo grande fabbricato,
costruito contemporaneamente alle casette, per
servire come palazzo comunale. Ma poichè la
popolazione di San Nicola non accolse la
proposta del governo, di lasciare quell'isola
per trasferirsi a San Domino e dedicarsi
all'agricoltura, il villaggio rimase per molti
anni abbandonato. Il palazzo al quale si accede
da 2 scalinate esterne è composto di 6 camere e
di una terrazza. Le casette sono costituite da
un pianterreno coperto da tettoia, ciascuna di
esse è capiente per 2 famiglie. Assegnate a 28
capifamiglia, che ne avevano fatto domanda,
rimasero vuote fin dopo la seconda guerra
mondiale quando nel 1946, con l'abolizione della
colonia di confino, una parte della popolazione
di San Nicola, le occupò col permesso del
comune, mentre nel palazzo erano alloggiate le
famiglie senza tetto, oltre la scuola e la
cappella. Fin dal 1950 tutte le famiglie
residenti nel villaggio si sono organizzate per
ammodernare i loro appartamenti e cederli con
rispettiva pensione ai turisti per la
villeggiatura estiva, risolvendo cosi in pieno
il problema della ricettività, cosi come già era
avvenuto sull'isola di San Nicola. In fondo al
viale del villaggio dall'altra parte del palazzo
sorgeva la cantina sperimentale che fu della
direzione della colonia, in seguito in uso
all'agricoltore Vincenzo Carducci. Alle sue
spalle si estende superba la grande pineta. |
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Panoramica di San Domino |
Dal villaggio rurale si dipartono 3 arterie
stradali che attraversano la foresta dei pini
per ricongiungersi al faro. Quella centrale,
denominata "Strada della pineta", si svolge
tutta in salita fino a raggiungere la quota più
alta (metri 116) ove sorge l'antichissima
"Cappella del Romito", per poi ridiscendere
dalla parte opposta fino al faro. Le altre 2
invece, si svolgono lateralmente alla strada
della pineta, in terreno quasi pianeggiante,
lungo le coste dell'isola : l'una, quella di
Ponente, denominata "Strada comunale del faro di
San Domino" si sviluppa sulle basse falde della
collina, attraverso il folto della pineta,
passando superiormente alla Cala degli Inglesi,
alla Cala dei Benedettini, alla Grotta delle
Rondinelle, alla Punta Secca, all'Appicco, alla
Grotta del Bue Marino, ed alla Ripa dei Falconi
e arriva fino al Faro; l'altra, quella di
Levante, denominata "Strada comunale della
Cantina Sperimentale" passa per la Grotta del
Sale e la Grotta delle Viole, dopo aver doppiato
la Punta di Ponente e la Grotta delle Murene, si
ricongiunge alla strada del Faro ed al Faro
stesso, per formare cosi un vero e proprio
circuito della forma di un'ellisse, che sviluppa
una lunghezza di circa 3 km. Si consiglia di non
trascurare di percorrere questo circuito
ellittico agreste di bellezza rara, che ci piace
chiamare la "Panoramica di San Domino".
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