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C'è
un romanzo americano del 1951 di Jerome Salinger, ci dice Baricco, che
è in qualche modo la bandiera di una generazione che non voleva
arrendersi al sistema: arrivò nel 1961 in Italia con il titolo Il
giovane Holden.
Holden è un ragazzino che è stato espulso dalla scuola; sono in
arrivo le vacanze di Natale e Holden, per posticipare l'arrivo dai
suoi e l'annuncio dell'espulsione, va a vagabondare a New York.
Questa è la trama, per il resto a dominare il romanzo è lo sguardo
del ragazzo, il particolare filtro attraverso cui Holden guarda ciò
che lo circonda; Holden ha una sensibilità fortissima per ciò che è
dietro le apparenze ed è visibile solo con un'analisi che va più a
fondo nelle cose. Un esempio per tutti: il lago di Central Park è
gelato, dove saranno andate a finire le anatre che lo popolano in
inverno? si chiede Holden dando così prova di una sensibilità
attenta alle cose piccolissime. Un altro passaggio molto bello del
romanzo, ci dice Baricco, è l'incontro con la sorellina, di notte, e
la domanda-affermazione con cui lei gli si rivolge: " A te non
piace niente di quello che succede" e che provoca la frase che dà
il titolo alla versione inglese: il protagonista dice che vorrebbe
essere "the catcher in the rye".
Giovanna
Zucconi intervista Enrico Mentana sulle sue passioni letterarie e
insieme parlano de Il corrotto di Tahar Ben Jelloun. Insieme ad
Alberto Arbasino, Baricco si interroga se la grandezza di uno
scrittore sia anche effetto di una grandezza morale. Ne nasce un
confronto tra la società letteraria dei nostri giorni con quella
degli anni '60. Giovanna Zucconi invita alla lettura di due libri che
parlano di nazismo: Come si diventa nazisti di William
Sheridan Allen e Kameraden di Franz Fühmann.
La
punata si chiude con Sostiene Pereira di Antonio
Tabucchi, un libro da apprezzare per la sua musica e che racconta di
un giornalista che vive rintanato nel suo piccolo mondo e che decide
di uscirne perché nella sua vita entra la passione civile.
Fonte: RAI |