Il
romanzo "Seta" sara' un film con il regista di "Shakespeare
in love". Dopo "Novecento", portato sullo schermo
da Giuseppe Tornatore con il titolo "La leggenda del pianista
sull' Oceano", un' altra opera di Alessandro Baricco,
"Seta", diventera' un film.
Sara' diretto da John Madden, il regista di "Shakespeare in
love". Ma mentre per "Novecento" Baricco lascio' al
regista italiano "piena liberta' nell' adattamento", questa
volta l' accordo, firmato il 29 ottobre dal boss della Miramax Harvey
Weinstein con il produttore associato, la Fandango di Domenico Procacci,
prevede che Baricco scriva la sceneggiatura. Su questa potranno poi
intervenire altri scrittori.
"L' idea di scrivere una sceneggiatura per John Madden e la Miramax
e' molto affascinante - ha affermato lo scrittore torinese -. Immagino
che imparero' molto e faremo un buon lavoro insieme".
"Da diversi anni lavoriamo con Baricco a questo progetto - gioisce
Procacci -. E' un tentativo di coniugare la creativita' italiana con la
forza commerciale americana.
Dopo aver portato all' oscar "La vita e' bella",
"Mediterraneo", "Nuovo cinema Paradiso" e "Il
postino", per la prima volta la Miramax s' impegna in un film
tratto da un' opera letteraria italiana". Ambientato negli anni
Sessanta dell' Ottocento tra la cittadina francese di Lavilledieu e il
Giappone, "Seta" (Rizzoli, 400.000 copie vendute in 31 Paesi)
recupera il tema pucciniano della "Madama Butterfly". Racconta
le passioni non sopite di un giovane mercante di bachi da seta, Herve'
Joncourt, per le donne della sua vita: la moglie Helene e l' amante
giapponese.
Baricco e' gia' impegnato nella non facile opera di trasporre le
ambientazioni di "Seta", caratterizzata da una composizione
minimalista e da una scrittura allusiva accesa da magnetiche
descrizioni, in un linguaggio cinematografico. Ancora ignoti sono il
luogo del set e il cast, che difficilmente comprendera' attori
italiani.
"Il film - afferma Procacci - potrebbe essere pronto per la fine
del 2000".
Con la sceneggiatura, Baricco dilata ulteriormente la gamma dei generi
sui quali si e' cimentato, che comprendono la tv (da "L' amore
e' un dardo", sulla lirica, a "Totem"), il
teatro ("Davila Roa", messo in scena da Luca Ronconi) e
la radio. "Novecento", il monologo da cui Tornatore ha
tratto il suo film, ha venduto molte delle sue 400 mila copie dopo l'
uscita della pellicola.
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