"I palchi sono i posti migliori, in questo spettacolo. Infatti gli attori stanno sospesi in aria. E c'è un motivo. Nel passaggio dalla parola scritta al suono ho voluto sollevarli, renderli anche fisicamente parte di una trasformazione. Dare il senso della leggerezza. Che vuol dire citando Valéry essere come l'uccello, non come la piuma": Alessandro Baricco presenta "City reading
project", versione teatrale del suo romanzo da mezzo milione di copie vendute, tradotto in ventidue lingue e ora in scena in forma, evidentemente, di lettura per "nove notti cento pagine", al Teatro Valle da questa sera fino a domenica 24, per il gran finale del Romaeuropa festival che di questo lavoro ha curato la produzione.
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Il "City reading project" è concepito con tre serate diverse, basate sulla lettura spettacolarizzata di alcune parti del libro. Baricco ha selezionato gli incisi narrativi di City, piccoli racconti incastonati nel racconto: le prime tre serate sono dedicate alle storie western ("Ma non aspettatevi di sentire sparatorie"), le tre finali sono storie di boxe, quelle centrali dedicate al "Lascito testamentario del professor Mondrian Kilroy", "una sorta di saggioconferenza sull'onestà intellettuale, a cui tengo molto" che sarà letto da Stefano Benni ("Conosce la logica di un testo, sa come tenere il pubblico, ed è anche bello da vedere con la sua faccia da clown triste") e poi da Baricco stesso.
C'è da aspettarsi qualcosa di nuovo rispetto all'orchestrazione di parole a cui lo scrittore torinese ha abituato i suoi fedelissimi con lavori come il "Totem" televisivo realizzato con Gabriele Vacis. Baricco ha chiamato per questa occasione Lorenza Codignola alla regia e Raffaella Giordano per la parte coreografica. E ha aggiunto un duo di musicisti francesi, gli Air, autori delle musiche originali dello spettacolo (sono gli stessi della colonna sonora del Giardino delle Vergini suicide di Sofia Coppola). Gli attori "sospesi" sono tutti under trenta, provengono da esperienze di spettacolo disparate e sono stati assoldati attraverso un "finto" casting cinematografico: "Volevo evitare gli attori di teatro, troppo incancreniti in certi loro modi e difetti". Avviso finale: la lettura live di libri è importante ma "deve indicare una strada, essere l'inizio di un gesto che poi deve andare più in là". Parola di Alessandro Baricco.
Questo lo schema delle serate. "Tre storie western" è in scena il 14, 15, 16 novembre alle 21; tre i quadri: "Caccia all'uomo", "Bird", "La puttana di Closingtown", per voci e live music con Moira Grassi, Tatiana Lepore, Alessandra Casali, Simone Gandolfo, Sara Valbusa. "Il lascito testamentario del prof. Mondrian Kilroy", il 18 e 19 novembre alle 21 con Stefano Benni; il 20 novembre con Alessandro Baricco, alle 21. "Ring" è in scena il 22 e 23 novembre alle 21 e il 24 alle 17.
Sono tre quadri: "Wizwondk", "Vram", "Radio KKJ", per voci e live music. Con Michele Dall'Ongaro, Antonio Conte, Simone Gandolfo, Roberto Stocchi, Sara
Valbusa.
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