un
saluto circolare Okay, come ultimo messaggio mi sembra quello giusto.
Sperò che vi piacerà leggere Senza Sangue. Se posso siggerirvi una cosa,
arrivati all'ultima pagina leggetela lentamente. ma poi, fate un po' come
volete. Spero di incrociarvi, le prossime volte che metto il capino fuori.
Stay alive e tutto il resto. AB
Vabbè credo che tu sia alla fine , io ho
portato il mio cane a fare i suoi bisogni, sei stato gentile a risponderci
dall'alto della tua posizione di " migliore scrittore italiano" e mi sento a
nome di tutti di augurarti buone fortuna( non esagerare però, un pò serve
anche a noi)... essendo un saluto collettivo... un saluto circolare da
tutti... ASTA LA VICTORIA
Glauber
per
rispetto racconta solo storie che ti piacciano da
morire.
ad una ragazza di 24 anni bella e intelligente che ha
non solo comprato ma anche letto TUTTI i tuoi libri e che la sera invece di
andare a ballare si guarda le videocassette di totem, ti supplico dimmi qual'è
il segreto per lasciare un pubblico a bocca aperta quando si racconta una
storia?
Lui lavora con vacis. Si chiama Roberto Tarasco.
Proprio in questo momento non so cosa stia facendo. E' abbastanza un genio nel
suo, cioè nel mescolare suoni. A Totem, per farlo salire sul palco, abbiamo
dovuto minacciarlo pesantemente.
ho visto il tuo spettacolo ad Ostia antica lo scorso
anno. Mi piaceva il dj!! che fa ora?
sereniz
Tutto il Miller che trovo, ad esempio.
"un sacco di altra roba" è generico!!! Sandman? (di
Gaiman) Frank Miller? Garth Ennis (Preacher)
Fabio pid@valdelsa.net
titoli di coda Sono contento, credo che lo rifarò, è stato un bel
modo per festeggiare l'uscita di SS. Niente minuetti, ma mi avete fatto
piacere a venire fin qui. Thanks.
ora che mancano pochi minuti, dicci
quanta gente ti ha scritto in tre ore, se sei contento, e se lo rifarai
fra...tre anni, a questo punto! buona serata!!!
ilaria sieglind@katamail.com
Topolino su tutti. E poi un sacco di altra roba. Io
leggo TROPPI fumetti.
Sono collegato dalle 14.50!! Non hai risposto a
nessuno dei miei msg. te ne ho mandati addirittura 10 con il solito argomento
"fumetti" sono frustrato. Sappi che prima o poi (forse in un altra vita) ^_^
riuscirò a sapere se a Baricco piacciono o NON piacciono i fumetti e se si
cosa legge. A presto!
Pid (23 msg o giù di lì) ka-boom@valdelsa.net
onesto silenzio Preparo il reading di novembre per il Roma-Europa
Festival, lavoro alla nuova produzione di 900, penso al prossimo libro, magari
scrivo qualche articolo su Repubblica, insegno alla Holden, quando c'è in giro
un pallone vado a giocare, e appena posso torno da quelli che amo.
ora che resterai di nuovo in onesto
silenzio che farai, che farai?...
marco passamarco@yahoo.it
L'ho copiata. E' di un mio amico. Non montiamoci la
testa.
"il guaio è che non sono ricambiato"!!! fortissimo!!!
mai pensato seriamente di fare il comico?
graziano
Indovinato!
da ciò che hai detto riguardo i luoghi sembra quasi
che soffri di claustrofobia dato che nomini solo luoghi aperti...
p.l.
Franco cordero C'ha una scrittura strana, che mi diverte. Ogni
tanto seguo la scrittura e non capisco più niente di quello che
scrive.
leggi i suoi articoli? io li ritaglio.
Tra i tanti spunti, una definizoine per berlusconi: analfabeta della politica,
estraneo alle categorie di etica e diritto, il suo pragmatismo è condito da
null'altro che da ignoranza e volgarità.
Q.
berlusconi Immagino che, volendo, ci fossero metodi meno
impegnativi.
pensi che berlusconi sia entrato in
politica per salvarsi il.....patrimonio?
fabrizio
luoghi Una via di Siviglia, un certo prato a Santa Fè, il
giardino di casa mia, il prato dell'Old Trafford.
qual'è il posto/paese/luogo geografico della
terra che ami più di tutti?sopra ogni altra cosa? un bacio
G.
Il guaio è che non sono ricambiato.
E' un fatto innegabile che l'unica persona di cui tu
sia veramente innamorato è te stesso
Valeria S.
Fai i nomi perché non so di cosa stai
parlando.
Grazie per la risposta. "Il marketing, nel mondo dei
libri, quasi non esiste." Vale anche per gli editori grossi grossi? Quelli
grossi grossi grossi, che pubblicano valanghe di cose e poi le ritirano e le
inviano nel circuito remainder? Senza fare nomi, quelli grossi grossi grossi
grossi che pubblicano libri coraggiosi di narrativa coraggiosa e poi li
ritirano quando un senatore ci fa un'interrogazione parlamentare, rinunciando
a cospicui investimenti promozionali?
ale
Il più grande era De Andrè, no?
vorrei sapere cosa pensi di Paolo Conte e dei grandi
della musica italiana. con De André è morto un po' di me
fofi
è un grande Lo è.
a me non era simpatico poi l'ho ascoltato su radio
3 e mi sembra una persona eccezionale
Glauber
NARCISO No, penso che la storia resti, sempre, la cosa più
importante. E quanto al narcisismo non si fa questo mestiere se non si ha una
dose di narcisismo superiore alla norma.
Pensi che nei tuoi libri l'espediente
letterario, la struttura della storia, gli esercizi di stile siano più
importanti della storia che racconti? Pensi di essere un pò narciso?
zeno
Già.
rispondi a tutti i messaggi nei quali ti si accusa di
essere in qualche modo di essere un evento commerciale.. mi fa pensare ti ci
senta colpito..
pa
Socialimo reale cubano, lo dica a loro che è uno
spettacolo "Uno spettacolo" non vuol dire che è un paradiso. E'
una cosa che ti meraviglia e ti fa pensare e ti tarla la mente.
Miriam Acevedo, Laura Gonzales (presidente del
Comitato Italiano per i Diritti Umani a Cuba), padre Miguel Angel Loredo,
prete francescano, incarcerato per 10 anni a Cuba... etc...
rosanelpugno
Conosci i Phish? Che razza di roba e'?
Dovresti. Sono ironici, attaccati al
loro Vermont e assolutamente americani nel senso più ivesiano del termine.
E'un consiglio. Fammi sapere.
massimiliano
lascia stare Veramente non sono nemmeno mai arrivato in vista
della porta.
Ciao Alessandro, questa estate ti ho
visto giocare una partita di calcio a Cesenatico...non c'era mica El Gato
diazin porta..ti sei mangiato l'impossibile!!
Ellen
chi è
baricco 2? Formula la domanda un po' meglio, va'.
ma tu sei un no global con i maglioncini di
cachemire?
polemic livio
new
york Colazione da Howard's a Broadway,
Giovanna.
A fine settembre andrò a New York. Ci sono già stata. Però
stavoilta...dimmi un posto (a parte GROUND ZERO, ahimè), un locale, un
negozio, un marciapiede, qualcosa che ti ha molto colpito e che consiglieresti
di vedere a una tua cara amica. CIAO
Giovanna, Forlì giovlom@tin.it
Il marketing, nel mondo dei libri, quasi non esiste.
Il libro è un prodotto imprevedibile. Nessuno dei grandi successi degli ultimi
vent'anni era prevedibile: ha sorpreso tutti, e per primi quelli che lo
avevano pubblicato. Anche l'idea di target è molto approssimativa: pensi che
Tabucchi abbia un target identificabile? Si fanno uscire i libri e si sta
avedere cosa succede. Fine. Credimi, si naviga a vista. Per cui: nessun
problema.
di nuovo: come sopravvive lo Scrittore al Marketing?
"Se qualcuno pensa che io sia uno scrittore pop, ha ragione, e mi va bene
così. Se qualcuno pensa che sono un fenomeno commerciale costruito a tavolino,
lo mando a cagare." Va bene: ti fa piacere se tanta gente ti legge. Ma nessuno
ti leggerebbe se non entrassi in un piano di marketing. Se non ci fosse un
target. Se non producessi un prodotto adatto a un segmento di mercato. Non per
dire che sei un fenomeno commerciale, prò mi sembra lecito: come sopravvive lo
Scrittore al Marketing?
ale
i
B-52 di Veronesi Venite venite è un bel libro un po' sgangherato, per
cui mi piace. Tornatore sa far bene il lavoro che fa.
Credo che i tuoi libri preferiti siano almeno
una cinquantina, ce ne puoi citare almeno una decina e qualche tuo autore
prediletto P.S. Vorrei una tua opinione su Venite, venite B-52 del tuo amico
Veronesi, personalmente lo ritengo il miglior libro italiano degli anni'90.
Meriterebbe di essere un pò pubblicizzato almeno da te... perchè non dici a
Tornatore di cambiare lavoro???
Glauber
Certo helene un giorno se n'è andata a trovare
madame Blanche. Questo è quello che sappiamo. Il resto.... (Mi ricordo che
mentre scrivevo Seta, per un certo periodo avevo seguito l'idea che Helene e
madame Blanche una volta erano finite a letto insieme. Lo si intuiva appena,
ma lo si intuiva. Adesso, detto così, sembra una gran cazzata, ma mi ricordo
che era messo in un modo per cui era molto leggero, e sembrava bello. Non
abbastanza bello, comunque, per sopravvivere alla versione finale.)
Ciao! Ho finito ieri di leggere il tuo Seta...bello,
mi ha emozionata anche se il finale lo aspettavo diverso...ma secondo te
Hélene frequentava il bordello? Buone cose, ciao!
Ivana
Uno spot, come un film, o come una fiction
televisiva, è il risultato del lavoro di centinai di persone. Tu che scrivi
sei solo uno dei tanti. E quel che vedi poi sullo schermo è una cosa che ti
appartiene molto relativamente. Comunque secondo me lo spot non era affatto
male.
ok, ti ha divertito la sfida dello spot, d'accordo.
Ma poi, il risultato?
critiche Guarda che il mondo è pieno di gente che mi caga in
testa senza farsi il minimo problema. Vai tranquillo.
Ho ricevuto una critica per averti
criticato.Lesa maestà?
fausto fcaffa@inwind.it
sangue Ci alvoro su con il mio editore e con un art che si
chiama Matteo Bologna e che a me piace molto. Cerchiamo ogni volta di portare
in copertina il suono del libro. E' un bel lavoro.
cosa pensi delle copertine dei tuoi romanzi?
ti piace questo tratto di penna rossa, o forse sangue?
daniela
Ma ti
droghi???,se no: come spieghi lo spot barilla??? Non mi drogo. Se arriva la Barilla (non la Nestlè o
la Nike: la Barilla) e ti dice che puoi fare quello che vuoi, può anche non
comparire un solo fusillo, devi solo fare qualcosa che duri un minuto e che
c'entri con il lavoro che loro fanno, tu che fai? Non ti sembra una bella
sfida? Non è una cosa che almeno un po' ti diverte? Forse se mi drogassi farei
gli altri mille spot che NON faccio.
Ma ti
droghi???,se no: come spieghi lo spot barilla???
Glauber
Gabriele riesce a lavorare anche in mezzo a mille
cose. Io, meno. Lui fa un lavoro collettivo, io uno solitario. E comunque è
evidentemente un mio limite. io quando apro un dattiloscritto mi sento male
quasi da subito. Non so perchè. E' così. Lo faccio per i miei allievi perché
glielo devo, ma di rado mi diverte. Mi spiace.
perchè non ti rendi anche tu disponibile?
Alla fine li stampano tutti, e fanno un volumone che
poi mi spediscono. La prima giornata di pioggia, io lo leggo.
anzi che non si è ancora finiti a parlare dei tuoi
riccioletti, capita spesso no? che fine fanno i messaggi cui non hai risposto?
li tieni? li butti? ti ci rolli una canna virtuale?!? :)
ilaria
Sì, lui è molto più disponibile di me...
Gabriele Vacis è una persona disponibile? Accetta
volentieri proposte da giovani teatranti?? Grazie!
Sabrina
Allegri è sceso di sua volontà dal Virginian in un
momento in cui era molto importante per me che lui ci rimanesse sopra. Tutto
lì. Però è un grande e io so che, prima o poi, scriverò un'altra cosa per lui.
che mi dici di Allegri? Lo hai messo da parte o c'è
qualcosa sotto di piu' complesso? Sembravate il Boss e la E Street Band...non
è che poi vi riunite?
Evviva.
una bella faccia? a me, senza nulla togliere, sembra
che tu abbia sempre una gran faccia da kazzo! e sulla scrittura leggera avrei
da ridire
Sì credo di essere affezionato a lui, perché se ho
voglia di sentirlo con tutte le cazzate che fa.... :)
Ma tu e Vacis siete anche amici? ..cos'è per te
l'amicizia?
Fabiana fabiana_giuli@hotmail.com
Splendido uso dei miei libri...
Lo sai che molti leggono i tuoi libri per fare colpo
sulle "giovani avide menti adolescenti"?In spiaggia avere una copia di
"Oceanomare" sotto l'ombrellone acchiappa più di un anno di palestra
Antonio
novecento Gabriele (vacis) e io avevamo da tempo questa idea
di provare un 900 molto vecchio. Per sentire la msuica che ne poteva venir
fuori. Così quando è venuta fuori la possibilità di fare una nuova versione
del testo, siamo andati in quella direzione. Lo spettacolo debutterà a Roma a
marzo. Speriamo in bene.
che cosa mi dici di NOVECENTO con Arnoldo
Foà? che tipo di Novecento verrà messo in scena? e perchè è stato scelto un
attore così anziano?
silvia
chi è
baricco? Beh, non hai idea di come vadano matte per i miei
libri le nonnette di quelle avide menti adolescenti...
"Se qualcuno pensa che sono un fenomeno commerciale
costruito a tavolino, lo mando a cagare" per me non sei un fenomeno
commerciale costruito a tavolino ma uno che ha saputo sfruttare una bella
faccia e una scrittura lieve per vendersi bene al pubblico delle giovani avide
menti adolescenti.
livio
il
successo Mi piace. Perché l'insuccesso dà alla
testa.
che effetto ti fa essere un autore di successo?
salsedine ultimorosadilautrec@inwind.it
La Holden è una scuola privata, che vuol dire che i
contribuenti non la finanziano. Quindi è una scuola che costa. La facciamo
costare il meno possibile. Non ci arricchiamo, paghiamo il lavoro di quelli
che ci lavorano e basta. Secondo me, per quello che dà, il prezzo è giusto.
Abbiamo borse di studio che possono aiutare. Comunque i figli di berlusconi
vanno a studiare in America, non da noi.
perchè costa così cara la Holden?? Volete insegnare
ai figli di Berlusconi a scrivere e a guadagnarsi un po' di più col la
scittura???
A me piace che molti mi leggano. Tutto qui. Non mi
sembra di fare nulla che disprezzo per ottenere un risultato del genere. Non
lo cerco neanche tanto. Scrivo libri che piacciono a me. Tutto il resto viene
abbastanza da sè. Sono fortunato. Se qualcuno pensa che io sia uno scrittore
pop, ha ragione, e mi va bene così. Se qualcuno pensa che sono un fenomeno
commerciale costruito a tavolino, lo mando a cagare.
Non ti senti un po' commerciale (per quanto riguarda
chi dice che è bello che si faccia la fila per un libro come per una pop
star)?
capolavoro Okay, con Bruce ci riprovo.
Egr.Baricco, sbagli...il disco di
Springsteen è semplicemnte un capolavoro, I tuoi libri, a parte CASTELLI DI
RABBIA, lasciano invece un po' a desiderare. Ma ovviamente è questione di
gusti.
fausto fcaffa@inwind.it
Prova
statistica Nessuna.
Se scrivo 715 mail con lo stesso testo, qual è la
probabilità che tu mi risponda?
Nicola nicola.folino@unical.it
svelati! No, non lo frequento. Sto già molto davanti al
computer per scrivere, e così appena posso mi alzo e me ne vado. Mai entrato
in una chat, per capirci.
dì la verità, frequenti il forum della
holden? e chi sei nel forum?
let
bentornato Sono contento che hai letto il pannolino. A me
faceva morire dal ridere.
Ciao AB: sono uno dei primi in Italia che
hanno realizzato una tesi di laurea sui tuoi romanzi, all'epoca ancora non era
uscito CITY, e forse è stato meglio così, perché sinceramente non l'ho amato
molto.Oggi a distanza di cinque anni ho una moglie e due figli in più e ho
molto apprezzato quella chicca sul cambio dei pannolini! Sono stato in
libreria poco fa, ma mi hanno detto che ancora non ti avevano distribuito,
comunque c'è una cosa che mi rende contento riguardo SENZA SANGUE, e cioè che
esistano scrittori i cui lavori fanno sul pubblico l'effetto dell'ultimo disco
di una popstar, scrittori per cui si può fare la fila di fronte ad una
libreria, manco avessero tirato fuori WINDOWS 2010 ... E aldilà di tutto credo
che questo sia iniziato da quando su raitre è comparso un simpatico scrittore
torinese che....
gabri quattroluglio@libero.it
getto
la spugna Quello che (per caso) non ti risponde.
Ti avrò scritto circa 15 mail ma non mi hai risposto.
Getto la spugna. Un'ultima domanda: chi è Alessandro Baricco?
Francesca fratoglia@ciaoweb.it
ma
qui rispondi solo a quelli parlano bene di te???? Non sopporto Robbe-Grillet, non ho mai letto Eugene
O'neill (non me ne vanto, ma è così), quanto all'opera lirica sarebbe comunque
unaprodezza trasferira da lì a in un libro quel fascino e quelle strutture là,
e per quanto riguarda Irving e Carver, li ho letti tutt' e due, li ho amati
tutt'e due, ed è ovvio che nello scrivere di uno scrittore defluiscano, in
modo involontario, suggestioni amate nella sua vita di lettore. Pensi che
Faulkner, per fare l'esempio di un grandissimo, sia nato come un fungo, senza
maestri, senza ibridazioni involontarie di modelli più o meno nascosti, senza
contaminazioni da altre forme di narrazione, senza precedenti? Quanto alla
guerra, non ho certezze, passerei volentieri del tempo a parlarne, ma qui è
davvero un po' troppo difficile.
influenze e
copie nei tuoi libri Vabbè l'ho già scritto prima, ma è bene avere una
risposta...nei tuoi libri si notano profonde influenze e in qualche parte
delle copie : Castelli di rabbia e Oceano mare hanno una robusta influenza
dell'opera lirica. Seta è fatto su un modello che è quello di Robbe-Grillet In
Novecento la scena della morte del marinaio di colore è la lampante copia di
un dramma marino di Eugene O'Neill City, c'è un tuo gioco d'ibridazione tra i
personaggi di John Irving e Ray Carver Ci parli un pò di questo e degli
scrittori che ti hanno influenzato nell'ultimo libro ???? la guerra senza
confini !!!! ma dove vivi è dalla guerra di Corea che è il mondo è in guerra è
tu oraq te ne accorgi... La guerra era fredda in italia ma vedi in Guatamela,
Cuba, Vietnam, Indocina, Medio-oriente, Iran, Afganistan......e le dittature
in Brasile, Argentina, Cile (Piano Condor) e tutta l'america latina...
Glauber
Sempre dritto dentro di te, boy. (Scusate, sono i
due minuti western)
mi dai indicazione per arrivare a quinnipack?
graziano
perché? Forse a letto trovi sempre qualcosa di meglio da
fare.
ciao, acquisto i tuoi libri ma poi qualcosa
mi frena; così rimangono sul comodino. perchè?
alessandro alessandro.garavaldi@ecorisveglio.it
solo
rabbia In City, se hai solo la voglia di lasciarti
smarrire, c'è quella stessa rabbia lì, sai?
mi sono sempre chiesta : te lo volevo anche chiedere un
giorno che ti ho incrociato per strada a torino! MA, A COSA PENSAVI QUANDO HAI
SCRITTTO IL PEZZO DOVE IL DOTTOR HOREAU IMPAZZIVA???? (perdono, forse il nome
non è questo, non lo ricordo, strano, penso di sapere a memoria interi pezzi
del libro) ODIO LA MISERIA DI QUELLO CHE VEDETE QUANDO VI PERMETTETE DI
GUARDARE LONTANO in quelle tre pagine esprimevi tutta la rabbia che io avevo
dentro e che non riuscivo a spiegare a nessuno, nel tuo modo di scrivere
assolutamente spezzettato ho ritrovato i movimenti del mio cervello e MI SONO
SENTITA MENO SOLA!!!! GRAZIE ALESSANDRO e speriamo di riuscire a leggerlo
questo "senza sangue" .... city l'ho iniziato mille volte e mai finito
laura laurocco@hotmail.com
june trovate, trovate.....
ei Alex, le hai poi trovate le labbra di June
Rail?
giada giadacassini@libero.it
e-books No. Un giorno riusciranno a produrre qualcosa di
molto piacevole, che si potrà leggere anche a letto, e su cui potremo fare
uscire, a nostra scelta, il giornale, il libro che stiamo leggendo, o la guida
telefonica. E allora. leggeremo quella cosa lì. Ma mi sono informato: io ho
tempo di schiattare prima.
Cosa pensi degli e-books? Arriveremo tutti a
leggere i libri su piccoli display?
Fabio
City
e L'America Una cosa che ti può essere utile per il tuo studio è
la seguente: io non ho mai pensato che City fosse ambientato in America.
Naturalmente ci sono molte cose prettamente americane, ma, amche molte altre
che con gli Stati Uniti c'entrano poco (che ne dici della passione di Gould
per il soccer?). per me City è ambientato in Occidente, che ormai è un Paese
unico, con molte inflessioni statunitensi, ma ricco anche di altre mille cose.
Quel che è successo è che l'editore americano ha messo sul risvolto che il
libro era ambientato negli Stati Uniti. Ho cercato di far loro capire che non
era vero, ma non c'è stato nulla dafare. Forse pensano che in questo modo lo
vendono un po' di più. Non so. D'altronde gli americani sono un tantino
egoriferiti, come tu certo sai. Un giorno, a NY, ho incontrato un mio lettore
che era andato pazzo per Silk, l'aveva letto mille volte e non so che altro,
insomma era veramente rapito da quel libro, e sai la cosa che lo ha lasciato
veramente secco quando mi ha incontrato? Scoprire che ero ITALIANO: Non gli
era mai passato per la mente che io potessi essere uno scrittore NON
americano. E' stato un trauma scoprire che Silk, in realtà, si intitolava
Seta. Così.
Salve Baricco, Le scrivo dagli USA, dove studio per
un dottorato di ricerca in lett. comparata e insegno. Qui sono appena le nove
di mattina. Allora, City e' finito sul programma di un corso di letteratura
comparata qui a Penn State, condotto dal professor Djelal Kadir. Il corso, che
iniziera' il 9 settembre, si intitola "Worlding America": parleremo
dell'"America" descritta e raccontata dal di fuori delle Americhe, dai tempi
pre-colombiani ad oggi. A seguire il corso ci sono diversi studenti avanzati,
a cui rimane solo la tesi di dottorato da scrivere. Io faccio parte di tale
ciurmia e in qualita' di ABD student ("all but dissertation," but we like to
think of ourselves as "all but dead"), mi tocchera' condurre una lezione per i
i mei colleghi. Il 18 novembre parlero', fra l'altro, di City e dell'America
di City... compito estremamente difficile! Ma felice (adesso dovrei spiegarle
che mi occupo di images of the US in narrative, in particular fisrt-person
narratives, and film outside of the US, ma e' troppo lungo e non gliene frega
niente a nessuno in tale constesto). Io avrei mille domande da farLe, come
puo' immaginare, tutte domande da intellettuale... e mi vergogno e mi viene da
ridere se penso al professor Kilroy, alle sue tesi sulle idee, e ad Ishmael,
melvilliano platonista a caccia di pensieri elusivi... Non ce la faccio a fare
domande. Mi vergogno troppo. Eh si', Moby Dick era la mia seconda bibbia, poi
pero' sul comodino ci e' finito un altro libro, accanto alla bibbia: Oceano
Mare, perche' quando voglio pregare in un certo modo, leggo ad alta voce la
preghiera che e' li'. Quello che vorrei da Lei, invece, sono due parole (forse
piu' di due) su City e l'America di City, qualcosa che io poi certamente
leggero' in classe, il 18 novembre. Quando partii nel '99 per gli USA, avevo
in borsa City, regalo d'arrivederci dei mei amici napoletani. Io sono di
Napoli. In aereo pensavo, senza leggere (ho letto City dopo tre anni): "Che
bello se riuscissi a portare ospite a Penn State Baricco!" Poi me ne sono
dimentica (perche' ci si dimentica dei castelli in volo transatlantico quando
si e' a terra e non ci si ripassa neanche in visita nel viaggio
successivo.)Finche' un bel giorno il mio prof. mi fa: "Are you familiar with
City?" E io sobbalzo: e' arrivato Baricco a Penn State! Dico al mio professore
che, si', City e' in famiglia, accomodato sulla mia libreria; gli parlo di
Seta, mai letto un quadro piu' bello, di Castelli di rabbia, di Novecento, di
Oceano Mare che e' sul mio comodino, gli racconto la storia dei castelli in
aereo, ma City non l'avevo ancora letto. Ora mi ci sono persa, e prima del 18
novembre dovro' rileggerlo almeno altre due volte per ricomporlo nella mia
testa! Ho troppe idee strambe, al momento, tipo che City mi sembra pensato in
americano, e tradotto in italiano --tant'e' vero che non vedo l'ora di leggere
la traduzione!--, che la storia del bilirado,parabola perfetta della vita, mi
sembra lo sfotto' delle armi intelligenti che sanno sempre dove colpire
(efficacissimo accostamento di quella pagina alla presentazione del
generale... piu' che la metafora, la' funziona la metonimia!), che le idee di
Kilroy mi ricordano il Socrate di Platone, che e' difficile ricostruire il
gicoco dei punti di vista. La verita': ci si sente piu' sicuri quando si
capisce che Gould e' pazzo (Ah! Benedetta umanita'!)Pero' e piu' divertente
andare a caccia di colui che ritrae se stesso nell'atto di inventare storie,
in mezzo a tutti quei punti di vista (Melville mi ha abituato a questa caccia)
Vede? Sto rischiando di "fare" l'intellettuale... mi perdoni il gico di
parole. Mi faccia un regalo, se puo': mi parli dell'America di City e
dell'ironia che l'ha costruita. E mi perdoni gli errori. Non ho lo spellcheck
in italiano... :) Barbara Alfano
Barbara Alfano bxa152@psu.edu
A essere precisi la guerra è iniziata molto prima,
almeno dai tempi della Guerra del Golfo...
tu sai come è finita la guerra che è iniziata l'11
settembre scorso????....perchè a noi non lo dicono...
jim
Storia "Fare la Storia significa incasinare la geografia".
Daniel Pennac
Preferisci la storia o la geografia? le donne
o le donnole?
digestione critica Non c'è nessuno scrittore italiano che io abbia
letto e chi mi mia davvero fastidio. Quanto a Daniele Brolli, gli ho buttato
il ciuccio nel water quando eravamo insieme all'asilo.
E chi è invece che proprio non
digerisci, fra gli scrittori italiani d'oggidì? (ah, passando alla critica,
come mai Daniele Brolli ti odia tanto? che gli hai fatto?)
Eh fai sti cazzo di compiti delle vacanze,
no?
convinci mio fratello a fare i compiti delle vacanze
il fratello di Filippo
Nick Cave, Skriabin, Dylan, Part, il mio
deumidificatore...
Che musica ascoltavi mentre scrivevi Senza Sangue?
In
che senso? Se arrivi all'ultima pagina lo capisci.
"Senza sangue" in che senso? Significa "senza colpo
ferire", "anemico", "esangue", "ben cotto"...
se
non esistono regole... perché non esistono regole che valgono per tutti, ma
esistono regole che ognuno sceglie per sè. e identificare quelle regole,
conoscerle, sperimentarle, è una cosa che fai più facilmente è più velocemente
se hai dei maestri. E una scuola è solo questo: avere dei maestri. (E dei
compagni, che non è meno importante, credo)
se non esistono regole che valgono per
tutti, allora perché una scuola....??? non pensi che sia meglio per imparare
qualcosa, rispetto ad un'aula, un cortile, una strada, un letto, palazzi,
odore di burro, un laghetto con le anatre... per esempio
ancora
marco
inferni Perchè penso che siano due... Ma no, è troppo
difficile da spiegare, perché non l'ho capito neanch'io. Scusa, dimentica
questa risposta. :)
perché nell'ultimo totem ti appoggiavi a
Calvino per uscire dall'inferno dei viventi (che era trovare una cosa piccola
- il bambino che salutava il treno - e farla durare) e qui sostieni che la
nostra vita tende a "ritornare all'inferno che ci ha generati... in un lungo
inferno identico ma d'improvviso clemente"? è comunque e sempre inferno quello
che ci resta, anche se l'abbiamo salutato quel bambino?
nina
uffa!! Beh, faceva un caldo disumano ma io me ne stavo
abbastanza bene, lì in mezzo.
ho prolungato il mio orario di lavoro e sto
rischiando il licenziamento per partecipare alla tua chat e tu nemmeno mi
rispondi!!! naturalmente scherzo...ma ero solo curiosa di sapere se
quell'incontro, per me bellissimo perchè mi ha dato l'opportunità di
ascoltarti dal vivo, che hai fatto quest'estate alla "duna degli orsi", per te
era stato piacevole oppure l'hai vissuto come un obbligo. ho avuto una strana
sensazione.....come se tu fossi molto scocciato! p.s. io ero quella
praticamente sotti il tuo tavolo che ascoltava in adorazione
silvia
due
righe Un altro in panchina, senza tanta acqua benedetta, e
di Moreno non ci ricodavamo neanche più.
sull'arbitro Moreno.
rosanelpugno
Io credo nella scuola in geenerale: credo che sia
un'esperienza fondamentale, da preservare, da curare, da migliorare il più
possibile. Quanto alle scuole di scrittura ho ancora molti dubbi, continuo a
chiedermi cosa dovrebbero fare per assolvere al loro compito, e quindi
continuo a provarci, insieme agli altri della Holden, perché è una ricerca che
vale la pena.
al di là del tuo conflitto di interessi, credi
veramente nelle scuole di scrittura creativa?
Claudio
Posso dire una cosa che dico sempre ai miei allievi?
Una frase corta, come un libro corto, non è una frase lunga che poi limi. E'
una frase che NASCE corta. Se no è una frase andata a male. Poi però aggiungo
sempre di non starmi a sentire, che nel nostro mestiere non esistono regole
che valgono per tutti...
La lunghezza però ha a che fare con il limare...
Grandezza di un libro Coi film è un po' diverso. Se fai una bottiglia di
latte deve entrare in frigo. E il cinema ha ancora questa splendida natura di
oggetto di consumo puro e semplice. Per cui ha delle regole da rispettare. E
un film di otto tore è sempre troppo lungo, se è un film.
Quindi un film di un minuto è
come uno di 8 ore? ho capito bene...sono dettagli....in fondo
Alba
Senza
sangue per me la lunghezza di un libro è come la grandezza
di un quadro. C'è qualcuno che pensa che la Gioconda è troppo piccola? O che
Guernica è troppo grande? Non è il genere di cosa che pensi quando sei lì
davanti.
Un nuovo libro di un centinaio di pagine. Questa cosa
della lunghezza dei tuoi libri non va giù a tanti. Non capisco perché. Non che
sia importante, sia chiaro. E solo che è una delle cose su cui si va a finire
più spesso quando si discute dei tuoi libri. Dammi una mano... ;o)
Fabio
Però questa dura tre ore, quella là solo due.
:)
pigrizia o vecchiaia? nella scorsa chat rispondevi di
+
gra
imitazione A scuola, veramente,non è un problema. Ne incontro
uno all'anno che mi fa il verso: glielo dico, gli ordino di non leggere mai
più niente di mio, e finisce lì. L'impressione che il mio modo di scrivere
abbia lasciato il segno mi viene solo leggendo i giornali. Lì mi sembra
effettivamente che l'esperienza di Barnum abbia cambiato le cose per molta
gente. Però, probabilmente, è mitomania pura, la mia.
nella tua scuola come affronti il
"rischio" imitazione? ti rendi conto che praticamente l'80 218560ella gente
che scrive di qualunque cosa imita il tuo stile? e il resto 20è noioso. è un
problema, forse, come in architettura quello degli imitatori di Aldo Rossi o
Giorgio Grassi...
raimondo raimanu@tiscalinet.it
' la
rabbia nei castelli' Non è questione di interesse. Arrivano centinaia di
messaggio, e io salto a caso qua e là. I'm sorry.
vedo con 'piacere' che non tutto le
interessa....visto che il mio scritto non e' stato preso in considerazione(
forse indegno di Sua risposta??)(sono quella dei libri x bimbi) peccato...
allora mi dica quel'è il libro per piccoli che ama di piu', e cosa leggerebbe
ad una classe di scatenati sugli otto anni .... io al contrario di tutti
quelli che affollano la sua chat ...non ho letto praticamente nulla di suo
fatta eccezione che per Seta (bello), Oceano Mare l'ho iniziato 25 volte ma
niente...ma ripeto,ADORO il Baricco narratore..'vocale'....
ro
City Nessun mio personaggio è un mio alterego.
Gould è il tuo alter ego, vero? Dimmi di sì, ti
prego, sarebbe molto importante per me!!!
Silvia
Narcisismo e ritrosia perchè le cose che facciamo (tutti, non solo io) mi
sembrano migliori di quello che diciamo. Perché sono vere, mentre è molto più
facile bluffare parlando. per cui io non voglio stare zitto tutta la vita, ma
se riesco, voglio parlare poco dei miei libri. Voglio farlo in poche
occasioni, e possibilmente con gente che mi piace. Cioè, non è solo quello. Ho
porvato a spiegarlo in City: parlare delle cose che facciamo ci porta lontano
dalle cose che facciamo, ci allontana dall'origine, ci fa perdere contatto con
quel poco di autentico che magari c'è in noi. per cui conviene farlo senza
esagerare. Ma insomma, lasciate perdere, è un mio pallino, non state ad
ascoltarmi.
Ieri ti hanno accusato di
narcisismo e ritrosia perchè non concedi interviste. Hai detto che il silenzio
c'entra molto con l'essere onesti. E' vero in molti casi, ma nel tuo perchè?
Anto
temporale Io trovo noiose tutte le posizioni che non hanno in
sè dubbi, che hanno risposte ma non sono capaci di domande. Poi magari sono
ANCHE pericolose, ma innanzitutto sono noiose.
qui a milano sta arrivando un temporale
pazzesco. l'articolo Fallaci era spietato e pericoloso, non noioso. e neanche
stupido. E' per quello che era pericoloso. c'era molto, molto mestiere..o no?
la'
Scrittori Voltolini, Veronesi, Pariani, Ammaniti, Longo,
quello di Cargo (i nomi, sant'Iddio...), ah, ecco, Galiazzo, Moresco,
Evangelisti, Mari, Benni, e tanti altri che adesso non mi vengono in mente. Ho
scritto qualcosina sul ciclismo, ma non so: sta faccedna del doping mi
disturba un po'...
Mi chiedevo se ci potevi consigliare
qualche scrittore italiano che tu trovi interessante. E se non hai mai pensato
di scrivere qualcosa sul ciclclimo, dopo che ti sei gia cimentato con la boxe
e il calcio. Ciao Paolo
Paolo newonw@tiscalinet.it
Fallaci Ho iniziato a leggere l'estratto del Corriere. Non
l'ho finito. Era noioso.
Alessà.. mi chiedevo se ha avuto modo di
leggere l'ultimo della Fallaci o anche solo l'estratto del corriere per l'11
settembre. Che ne hai pensato?
lela valeria.arrigoni@virgilio.it
Sangue e forma E' dai tempi di quel Barnum che lavoro cercando ogni
volta di ridicolizzare quel treno. Secondo me, qua e là, ogni tanto, ce la
faccio. Quanto alla forma, è una storia lunga, non da chat. Comuqnue nella
testa di uno scrittore non è mai un problema isolato. Non decidi mai di
scrivere IN UN CERTO MODO: E' che le storie ti suonano in testa in un certo
modo, loro e il modo nascono insiema, non c'è distinzione.Almeno per me,
via.
Ciao Alessandro, su "Barnum"
riferendoti a Natural Born Killer di Stone dicevi che quel film ti sembrava
"andare avanti" (stilisticamente parlando)alla narrativa contemporanea. Pensi
che il tuo nuovo "Senza sangue" invece di "pedalare dietro al treno" gli sia
finalmente passato davanti? Quantro credi sia innovativo formalmente il nuovo
libro? Insomma, sarei curioso di sapere quanto il problema della FORMA ti
abbia "ossessionato" nella scrittura della nuova opera. GRAZIE!
Antonio antming@hotmail.com
mi sa
che ti sbagli Sì, può darsi, io non ricordo mai i nomi. nemmeno
quelli dei siti.
sarà mica holdenlab.it anziché .com?
Letizia
Una
sola vita In un certo senso era il problema di Danny Boodman
t.D. Lemon 900. Il problema di Nina, invece è un altro. Quanto a me, io li ho
tutt'e due.
Non è riduttivo "sforzarsi di vivere una sola vita",
non è proprio questo che fa male, più che il fatto che "gli altri ce ne vedano
mille"? Elena
Elena elair@libero.it
Pickwick Io credo che prima o poi ci tornerò, in tivù. ma
devo trovare il tempo giusto tra un libro e l'altro. Le due cose, insieme, non
riesco a farle.
Sai che negli ultimi 2 anni ho scoperto che
c'è in giro un sacco di gente che ha un nostalgia incredibile di "Pickwick"?
Io per esempio me ne sono andata a cercare "Il Collezionista di Tramonti",
alla fine l'ho trovato, e l'ho rispedito in giro, non speravano + di poterlo
recuperare (per inciso, le puntate di Pickwick si riescono ancora avedere
grazie ai potenti mezzi della Rete
http://digilander.libero.it/alessandrobaricco/speciali/articoli_speciali/pickwick.htm
) Pensi che un giorno tornerai a fare qualcosa in TV, a modo tuo, ovviamente?
Laura (sempre lei, ti prenderò per sfinimento) lauracoco@mailcity.com
il
caso Torino è un psto in cui, in genere, si fanno le cose
con molta serietà e molto rigore. Anche vivere, o morire.
Caro AB;al di là dei complimenti che già una volta ho
avuto il piacere di farti(a galassia Gutemberg);vorrei farti una domanda.Dopo
il caso Lucentini,l'ultimo di numerosi suicidi "d'autore"(vedi
Levi,Pavese;etc)nella tua Torino,molti giornalisti hanno,in un certo
senso,quasi dato la colpa a questa città,tanto razionale nell'architettura
quanto misteriosa nel suo "retroterra".Tu,da torinese quale sei,cosa ne pensi?
P.S.Io sono della provincia di Avellino...
Guido Guido.elena@tin.it
? Abbiamo fatto insieme una piccola cosa che lui ha
trasmesso sulla sua radio e che potete trovare in www.holdenlab.com Chissà,
forse in futuro si farà altro.
ma tu e Luciano Ligabue non avevate un progetto? io
aspetto....
francy francybilla@virgilio.it
Critici Leggo, se riesco, le tesi di laurea. E imparo delle
cose. In genere non collaboro con chi le fa (tipo farmi intervistare, o
spiegare i miei libri): trovo che scrivono cose molto più interessanti se NON
sanno qual è il pensiero dell'autore.
Sulle tue opere comincia ad esserci una
quantità niente male di saggi critici di stampo accademico (voglio dire, a
parte tutte le recensioni sui giornali). Qual è il tuo atteggiamento al
riguardo? Non li leggi proprio? Li leggi ma cerchi di non farti influenzare? O
ne sei più o meno consciamente influenzato?
Eli
Cirano No, non è vero.
E' vero che stai lavorando per portarlo a
teatro? Ci saranno anche Allegri e Vacis?
Sara
regoline Ehi, genio, copiati da che?
genio, confrontati anche con chi non
rispetta le regoline di sta chat: quali sono le regole?? dirti che gli altri
libri che hai scritto erano belli e speriamo che anche il tuo ultimo non sia
niente male???? Hai anche lettori diversi dall'avvocato che quest'autunno non
riesce a ripartire o dalla laureanda tutti baci.... non ti offendere. le tue
doti ci sono note, non saremmo qui a scriverti.... non contesto i tuoi
libri... fantastici..un pò copiati ma fantastici... voglio sapere perchè ti
vesti così..... perchè alessà?? e non dirmi che ti senti a tuo agio.
3v
Castelli di rabbia L'editore mi aveva bocciato il titolo originale
(Quinnipack). io avevo scritto il libro in un periodo in cui ero moooooolto
arrabbiato. Mi piaceva il gioco di parole con i castelli di sabbia (ma non mi
piace più). Ecco la storia. Comunque all'estero, dove il gioco di parole è
intraducibile, il libro si intitola spesso Terre di vetro.
Ciao Alessandro!Volevo farti una
domanda forse un po' stupida ma che mi sto portando dietro da troppo tempo:mi
spieghi il nesso tra il titolo del tuo primo libro,Castelli di rabbia,e la
storia?C'ho pensato,c'ho pensato ma niente,non ci arrivo!
Tati
ma... Una volta magari ci proviamo. Un rave?
ma invecie di andare in chat (che io continuo a
non saper usare)non potevamo andare tutti in piazza? oppure in un bar?
alessa'... guarda che questo lo faccio per amor tuo eh??? p.s.ma il mio
messaggio saltera' fuori ad un certo punto o rimarra' incastrato fra i fili?
baci stralunati, ele
ele
Una risposta per Tutti quelli interessati: sulla
scuola trovate tutto in www.holdenlab.com Quanto a Totem: abbiamo smesso di
farlo dopo cinque anni che lo facevamo. Funzionava benissimo, ma ci sembrava
di fare una cosa che ormai conoscevamo a memoria. era sempre emozionante, ma
non era più la stessa cosa: non ci cagavamo più addossoquando salivamo sul
palco. Per cui abbiamo tutti deciso di passare qualche anno a fare altro. Io
ho provato a prosegguire in quella direzione inventando un rrading di City da
portare a teatro. Il festival Roma-Europa me l'ha commissionato e io l'ho
onventato. Andrà in scena a Roma nella seconda metà di novembre. Non so come
verrà, ma se voi venite mi fate piacere.
Ciao Alessandro (ho letto che ti danno tutti del
"tu", spero di poterlo fare anch'io!); sto leggendo "oceano mare" in questi
giorni ed è il tuo primo libro che leggo: finora ti conoscevo solo grazie a
Totem...a proposito tornerà Totem? un'altra domanda:cos'è la Scuola Holden..?
Grazie Valentina
Valentina ppevolpe@hotmail
oceano mare Lo so, Ocenao Mare resta forse il più amato.
Hocercato di capire il perché, ma non so bene. Forse lì c'era una forma di
poesia che ai tempi amavo molto, e che poi mi è venuto da limare molto,
asciugare, che ne so, nascondere, forse. Ma i lettori l'hanno molto amata. E
poi forse c'è un'altra cosa: Oceano Mare è il libro che sta meglio in bilico
fra complessità e ordine, tra generosità e rigore. City, per esempio, sborda
verso il caos, e Seta è maniacalmente ordinato, non c'è caos. Però è proprio
per quello che io non riesco ad amare OM come certi miei lettori: mi sembra un
po' troppo "giusto", se capite cosa voglio dire. I libri dovrebbero essere
sempre delle avventatezze, dei gesti maleducati, degli errori (se capite cosa
voglio dire).
Interessante la tua parade, peccato che
tu non abbia citato Oceano Mare che, ci scommetto, assieme a Novecento è
quello che tutti noi "fans" amiamo di più....
Daniela daniela.mo@libero.it
Oppure sono l'unico scrittore che ancora scrive come
deu-trecento anni fa. :)
Prima di conoscere i tuoi libri leggevo solo opere di
autori morti da almeno due o trecento anni, poi ho letto oceano mare ed è nata
l'adorazione per te...complimenti,sei l'unico grande scrittore
contemporaneo!!!bacioni
intanto evvai.
Intanto che aspetto che il primo mio
messaggio riceva una risposta ti scrivo un'altra cosuccia. Ricordi il finale
del Guglielmo Tell, quello che faceva svenire le signorine di buona famiglia
sui palchi? Io l'ho raccontato al mio esame di terza media, e il professore di
musica ha alzato gli occhi dal quotidiano e mi ha guardata sbalordito. Poi si
è alzato in piedi, si è appoggiato al tavolo. E magicamente mi stava a
sentire. un bacio
Eli myricaev@yahoo.it
seta In effetti ho scritto la scenggiatura di Seta per la
Miramax e per Jhon Madden, quello si Shakespeare in love. però se la tengono
nel cassetto e titubano. Forse la sceneggiatura non è un granchè.
E' vero che faranno un film di "Seta"? Ho
sentito che dovrebbe essere prodotto dalla Miramax...in teoria dovrebbero fare
un buon lavoro ma mi chiedevo se seguirai la realizzazione.
Beatrice beapagan@yahoo.it
hit Okay. E' imbecille farlo, ma lo faccio. la cosa
migliore che ho scritto è l'articolo che ho scritto l'11 settembre per
Repubblica. Non è che fosse geniale, ma in quelle ore, stavano tutti
immobilizzati davanti al televisore, tutti avevano una fantastica confusione
in testa, nessuno ci capiva niente, tutti si telefonavano, e io mi son chiuso
in camera ho acceso il computer e ho cercato di scrivere qulacosa di chiaro, e
di intelligente, perché se uno scrive, nella vita, in momenti come quelli deve
fare esattamente quello: scrivere. Come il pompiere che deve andare a lavorare
quando scoppia l'incendio. Gli altri possono anche correre in giro e
strillare, ma il pompiere deve rimanere calmo e fare quello che sa. Così quel
giorno mi son messo lì a scrivere. E se rileggo adesso quel che ho scritto
quel giorno non mi sembrano cazzate, mi sembra che ho fatto il pompiere
abbastanza bene, ho fatto il mio dovere quando era molto difficile farlo.
Ecco. Forse la storia migliore che mi è venuta in mente è 900. Forse il
miglior libro è il primo, Castelli di rabbia, perché c'era un'originalità e
una forza lì dentro che continua sembrarmi speciale. E dato che City è un
remake di Castelli di rabbia mi sembra che anche City sia un gran libro. Il
personaggio migliore forse è bartleboom. però anche Nina si Senza Sangue mi
piace molto. la cosa peggiore che ho scritto è Davila Roa (ma comunque, in
mezzo a tanta merda, c'era anche qualcosa di geniale, là dentro).
Voilà.
dai, ci fai l'hit-parade delle cose che hai
scritto? e dai...
la'
Il circolo Pickwick, mi ha salvato in un momento in
cui non riuscivo più a stare a galla.
qual'è stato il libro più importante della tua vita?
xxx
... Toro, sisa.
buongiorno Alessandro... è così strano essere qui
a parlare con te... parlare poi. In fondo sono qui con uno schermo davanti ad
immaginare che faccia farai a leggere tutte queste cose... Comunque. Sto
leggendo ora "Next". Non so. Avevo fatto passare un po' di tempo dopo
"City"... così... giusto per avere ancora un po' addosso l'odore della benzina
di Shatzy. Una domanda che non c'entra nulla: per quale squadra tifi?
Miriam seta24@yahoo.it
Affrontare la guerra dopo l'11 settembre. Un caso? Senza sangue ho iniziato a scriverlo mesi prima
dell'11 settembre. E ho finito di scriverlo dopo l'11 settembre. Così, per la
cronaca.
Mi
chiedevo se la decisione di affrontare un simile argomento fosse stata
influenzata dagli ultimi avvenimenti, di rilevanza internazionale. Ultimamente
ho letto un libro interessante, Blak Flag: lì la violenza è parzialmente
spiegata come estremo tentativo di stabilire un contatto in un mondo asettico
e privo di legami affettivi. Il sangue stesso è un veicolo di calore. Che
implica invece un simile titolo "Senza Sangue" a questo proposito? Grazie e...
avanti così: è bello sapere che esiste ancora qualcuno che abbia voglia di
coccolare le parole.
Liuba giettina@tinit
bentornato Tutti hanno una terza foto sull'armadietto. Ma su
quella non danno spiegazioni.
Ciao Alessandro, finalmente ! Sapevo che
il libro doveva uscire il 17 luglio, ho invaso tutte le librerie...ma
niente...non vedo l'ora di leggerlo. So che sono in ritardo, ma di chi è la
terza foto nell'armadietto di Gould ? Mi è rimasta 'sta fissa ! Ciao...
Lucia tenom1@libero.it
prewiew Con City andavo in un posto che ancora on conoscevo.
Senza sangue sta in un posto che conoscevo meglio. Non so, è difficile da
spiegare. Diciamo che ogni volta che io scrivo un libro è perché volgio finire
in un posto che ho visto nelle mappe della mia immaginazione ma in cui non
dono mai stato. presumo che esista, ma poi chissà. parto e lo vado a cercare.
Il posto di City era davvero molto lontano, e infatti è un libro pieno di
strappi, di tappe nel nulla, di falsi sentieri, cose così (che ame picciono
molto, ai lettori meno). Senza sangue invece sta in un posto più vicino, molto
difficile da raggiungere (salite della madonna), ma più vicino. E infatti non
ci sono strappi, è più compatto, è come il passo di uno che sale su una
montagna. Ci hai capito qualcosa?
ciao Alessandro, è un grande libro Senza
sangue?? A me è strapiaciuto Oceano Mare, invece con City eri un pò troppo
avanti forse.. Con Senza Sangue quanto lontano sei andato..??
matteni
L'ispirazione bostoniana Beh, a Boston non c'era proprio niente da fare, la
casa era molto tranquilla, era nel giardino del museo, i bostoniani sono più
discreti dei torinesi (se è possibile), così era inevitabile iniziare un
libro, e l'ho fatto. E poi: era tutto molto pulito e io stavo scrivendo un
libro molto sporco (non nella scrittura ma nell'argomento) e così lo strano
mix mi piaceva.
Ciao Alessandro, io
inizierei...dalla fine, anzi proprio dai ringraziamenti (accidenti, sono
divertenti anche quelli!). Qual'è il nesso tra la discreta ospitalità
"bostoniana" e la storia che hai raccontato? Sempre che ce ne sia uno,
naturalmente.
Claudio c.giustini@libero.it
Ciao
Alessandro! Però mi sbaglio o il disco di Bruce non è proprio
bellissimo?
Ciao Alessandro, bhe non sai con che piacere ho
accolto la notizia dell'uscita del tuo libro....ora pianto lì di
lavorare(quest'anno dopo le ferie non riesco ancora a ripartire...mi sembro un
diesel!!!!)e vado ad acquistarmelo.... Dopo City dicevo "chissà cosa ci
regalerà di nuovo?"..... Che coincidenza....esce "The rising" del nostro Bruce
(e cio' mi ha regalato 10 anni di vita...prima ne avevo 32 ora devo ancora
fare il militare!!!!)e adesso arrivi tu...vi siete messi d'accordo per farci
ringiovanire tutti???? A proposito andrai al concerto di Bologna? Stay hard ,
stay hungry , stay alive..... p.s. mi sono visto 7 volte a teatro "900" sai se
quest'anno "the professor Eugenio Allegri" lo porta ancora in giro per
l'Italia? p.s. come faccio (sempre se ti interessa)a farti sapere se il libro
è : a)superlativo b)favoloso c)eccezionale d)splendido ??? chatterai ancora
piu' avanti? LUIGI
Gigi luigi@zuccoli.it