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PLURAMON  


 

 

 

 

 

 

 

Render Bandits

Il progetto Pluramon, nasce come idea del musicista  tedesco Marcus Schmickler; un eclettico artista di Colonia che da  anni contribuisce a sviluppare diverse altre attività nel campo della ricerca musicale e della produzione, singolare è che finora non ha mai usato il suo vero nome in nessuna delle sue produzioni ma ha sempre preferito utilizzare degli pseudonimi. Da anni è membro del collettivo di musicisti elettronici A-MusiK con il nome di Wabi Sabi e ha preso il nome di Mimeo in diverse collaborazioni sviluppate con celebri nomi della scena di avanguardia e sperimentazione fra cui Christian Fennesz e Rafael Toral. Ha contribuito a vario titolo con Karlheinz Stockhausen, Jan St. Werner, Fx Randomiz, e Thomas Brinkmann.

Non sono un gruppo particolarmente prolifico e hanno all’attivo soltanto due album: “Pick up Canyon” (1996) e “Render Bandits” (1998), oltre a un album di remix dal titolo “Bit Sand Riders” (2001).

Entrambi gli album sono stati registrati nei “Kaspar Hauser Studios” di Colonia, con la presenza di Jan St. Werner dei Mouse on Mars e di Jaki Liebezeit il mitico batterista dei CAN. La loro presenza può fornire le coordinate principali su cui collocare il suono dei Pluramon, ossia un incontro fra un certo avant-rock, la musica elettronica e l’avanguardia.

In molti brani il richiamo con il Kraut rock degli anni 70 è molto evidente per via del drumming inconfondibile di Jaki Liebezeit; il suo contributo è senza dubbio più marcato in  “Render Bandits”, questo contribuisce a spostare il suono del disco nella direzione del “rock” e rende il sound più accessibile e più interessante rispetto al precedente lavoro in cui è più evidente l’aspetto sperimentale.

Gran parte dei suoni usati nei dischi sono generati da strumenti a corda, ma vengono successivamente elaborati e trasformati con il computer, ma spesso si utilizzano strumenti tradizionali.

Come già detto Render Bandits è il lavoro più “rock” e infatti si nota fin dal pezzo di apertura comunque la presenza di chitarre e altri stumenti “classici”, fra cui il glockenspiel. Tra l’altro nelle note di copertina (peraltro scarse) si accreditano collaborazioni ad una serie di strumenti particolarmente bizzarri fra cui: "baguettes"; "pedals"; “picadongs”; “nickel strings”; “snoring”; “dynamic tape” etc..

L’uso di questi suoni hanno spesso attirato sul lavoro definizioni come “post-rock” e fatto nascere paragoni con Tortoise, Aerial-M e il math-rock; questi paragoni sicuramente non definiscono correttamente il sound, ma possono essere un contributo alla sua descrizione. L’atmosfera quasi surreale del disco traspare anche dalla copertina in cui degli elementi estranei, reali o di fantasia, si inseriscono in un paesaggio lunare con tanto di base spaziale. Anche la musica del Pluramon ha queste caratteristiche, un contesto di base su cui intervengono frammenti sonori estranei adatti a creare un senso di smarrimento nell’ascoltatore.

Una nota particolare riguarda l’album “Bit Sand Riders”. Si tratta, come già accennato, ad un CD contenente undici tracce ottenute rielaborando lavori precedenti. Il materiale proviene da “Render bandits” con l’esclusione di “self” che è tratto da “Pick Up Canyon” e rimixato dagli stessi Pluramon. Le altre tracce sono state affidate a diversi artisti fra cui Mogwai, Matmos; High Llamas e Lee Ranaldo (Sonic Youth), quest’ultimo esegue, con la collaborazione tecnica di Jim O’Rourke, un operazione decisamente particolare, ossia realizza un brano sfruttando frammenti sonori catturati da tutte le tracce di “Render Bandits”.

  

Gli album dei Pluramon sono pubblicati dall’etichetta Mille Plateaux sussidiaria della Force-inc.

www.force-inc.com; www.mille-plateaux.com

 

Discografia di MARKUS SCHMICKLER [pluramon + wabi sabi] :

pluramon - bit sand riders  [cd]; pluramon - formant  [12"]; pluramon - pick up canyon  [cd]; pluramon - render bandits [cd]; wabi sabi - wabi sabi  [cd]

Tracce si trovano anche nelle seguenti raccolte: deutscher funk  [cd]; ego: live sets at ego 1998-2000  [2xcd]; in technicolor  [cd]; modulation & transformation 3  [2xcd]; modulation & transformation 4  [3xcd]; the wire tapper 6  [2xcd].

 

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