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OSSOLA

 


La battaglia di Crevola in una miniatura svizzera.

Alcune note storiche sul periodo.

In quel periodo esiste una grossa rivalità fra i Vallesani e gli Ossolani legata a dispute territoriali e religiose.

L’Ossola faceva parte del ducato di Milano retto da Galeazzo Sforza. Da parte Vallesana i personaggi politicamente più importanti erano i cosiddetti “Silenen”, Il cavaliere Albino von Silenen, capitano delle truppe lucernesi a Morat e Nancy e suo fratello, Vescovo di Sion, Jost von Silenen, gia Vescovo di Grenoble. Una prima campagna ha luogo nel 1484 a seguito di incidenti tra Vallesani e Ossolani, le prime scaramucce hanno luogo in Val Divedro e i vallesani occupano il ponte di Crevola.

Si arriva a trattare e alcuni dei rappresentanti dei cantoni svizzeri appoggiano le richieste del Duca di Milano; a causa di queste divisioni si arriva ad un intesa che non soddisfa i vallesani.

Siccome i contrasti non si sanano, il Vescovo Jost, dal novembre 1486, prepara di nuovo la guerra. Al trempo stesso le provocazioni vallesane allarmano la popolazione ossolana ed i Ducali.

 Nel 1487 si arriva di nuovo alla guerra, la dichiarazione di guerra vallesana redatta dal Vescovo Jost von Silenen porta la data del 17 aprile.

La campagna e conclusa con la battaglia finale di Crevola del 28 aprile, con la disfatta dei Vallesani e alleati, in seguito a questa battaglia si arriva ad un nuovo armistizio sottoscritto il 28 luglio.

Per le non sanate tensioni locali si arriva ad un’altra Campagna che ha luogo nel 1494, e si conclude con la pace del 9 gennaio 1495. II Vescovo Jost von Silenen e costretto a dimettersi (19.4.1496). Si reca alla corte di Francia.

 

 

L'affresco dell'oratorio di S. Vitale che commemora la battaglia di Crevola.

 

La Battaglia di Crevola. 28 Aprile 1487  

Nell’aprile del 1487 i Vallesani ed i Confederati marciano su Domodossola con tre colonne: Una di Vallesani provenienti dalla Val Divedro; una di confederati dalla Val Antigorio; truppe svizzere di ritorno dalla battaglia di Saluzzo dalla Val Bognanco. Complessivamente si tratta di 5000-6000 soldati. Le difese ossolane sono a quel momento deboli, e consta all’incirca di 600-700 soldati.

I confederati occupano Crevola con circa 3000 uomini e il castello della Mattarella con il resto dell’esercito. Nel pomeriggio del 27 aprile presso Beura i Vallesani scorgono la cavalleria ducale agli ordini di Renato Trivulzio. I confederati scendono verso il fiume per affrontarli ma dopo aver perso 50 uomini si ritirano. Il 28 aprile i Vallesani di stanza alla Mattarella si ritirano verso Crevola, ma sono inseguiti dalle truppe ducali provenienti da Domodossola e da Vogogna.

Jacopo da Corte con la cavalleria leggera attraversa il Toce e attacca i confederati agli ordini del capitano lucernese Hans Murer che stanno rientrando dalla Val Vigezzo dopo averla saccheggiata; questi si difendono prendendo posizione nella piana tra Masera e Trontano ma vengono battuti dei Ducali. Nello stesso giorno i Ducali attaccano i Vallesani posizionati sulla destra del ponte di Crevola. Nello stesso tempo Trivulzio invia 100 soldati scelti ad occupare il ponte dell’Orco.  I Ducali occupano il ponte di Crevola e i Vallesani sono sconfitti con perdite altissime.

La descrizione della battaglia di Crevoladossola e stata fatta il 28 maggio 1487 da Lodovico il Moro in una lettera al duca di Ferrara Ercole D’Este, lettera tradotta da T. Bertamini in Oscellana 12 1987.

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