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     Il muro del diavolo di Arvenolo. 

Il lato sud del muro del diavolo.

 

 

 

Il portale al centro del lato ovest.

Si tratta di un imponente struttura megalitica, denominata "Muro del Diavolo" situata nel comune di Crodo, in località Arvenolo. E' realizzata completamente a secco è lunga circa 20 metri, alta oltre 6 metri e profonda 13. E' stata realizzata con blocchi di pietra  leggermente lavorati che racchiudono su tre lati un terrazzamento che probabilmente conteneva altre strutture andate perdute. I tre muri rimasti e l'area rettangolare delimitata sono orientati secondo i punti cardinali. Le dimensioni dei massi, come si può vedere dalla foto e dal raffronto con la persona sono considerevoli. Le pietre disposte orizzontalmente di dimensioni maggiori sono lunghe fino a 4-6 metri per un peso stimabile in più di 10 tonnellate. Una costruzione che ha  richiesto sforzi enormi e che era quindi molto probabilmente legata ad una funzione di culto; nella vicina zona di Aleccio si sono ritrovate molti massi in cui sono stare ricavate delle coppelle usate nei sacrifici e sulla sommità del muro di Arvenolo resta ancora un grosso masso in cui è stata scavata una piccola cavità simile ad una coppella.

La sua datazione non è sicura ma nelle sua vicinanze sono stati trovati reperti preistorici e romani, il che lascia supporre che sia molto antico.

Al centro del lato principale del muro resta una specie di portale, profondo un paio di metri e sostenuto da una trave in pietra lunga più di tre metri.

 

Le leggende narrano che il muro era in realtà il basamento per un ponte che il diavolo avrebbe voluto realizzare fra Arvenolo e Cravegna, situata sul versante opposto della valle. Della leggenda esistono diverse versioni e interpretazioni: Secondo una il ponte sarebbe servito al diavolo per gettare la sommità della montagna sugli abitanti del paese di Crevola considerati troppo devoti al Signore ma con l'aiuto della Madonna lo spirito di S.Martino sconfisse il Demonio in duello e lo fece desistere dai suoi intenti. Una seconda storiella più "leggera" racconta invece che il ponte doveva servire al diavolo per rapire le ragazze di Cravegna.
L'appellativo di "muro del Diavolo" potrebbe in realtà derivare anche dalla sua antica funzione religiosa che venne interpretata come pagana e quindi demoniaca dopo la cristianizzazione delle zone alpine.

 

 

Arvenolo, il muro è dietro la baita, di fianco si nota la strada asfaltata consortile.

 

La struttura è veramente impressionante e dovrebbe essere valorizzata maggiormente e tutelata. E' inoltre inserita in un contesto indubbiamente molto suggestivo; vale quindi  assolutamente la pena di visitare il sito, visto anche il facile accesso all'area. Da Crego, frazione di Premia, si parcheggia l'auto e si segue la strada per Aleccio che è asfaltata ma è chiusa da una sbarra in quanto consortile. Dopo una mezzora di camminata tranquilla nel bosco si arriva ad una zona senza alberi e si può notare il muro sulla sinistra della strada.

Nelle giornate limpide dalla zona si può godere di un bellissimo panorama sulla valle Antigorio e sulla valle del Devero.


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