AMMINISTRAZIONE


 

Alcune considerazioni sulla proposta di realizzazione di un palazzetto dello sport a Crevoladossola.

L’amministrazione comunale di Crevoladossola intende realizzare un palazzetto dello sport che dovrebbe sorgere al posto dell’attuale palestra delle scuole medie Casetti a Preglia. Realizzando una struttura di questo tipo, l’amministrazione avrebbe a disposizione un contributo di circa il 50% del costo che è stimato in tre milioni; l’amministrazione intende coprire il resto della spesa con un mutuo agevolato.

Premesso che l’attuale palestra delle scuole medie è effettivamente in condizioni di difficile agibilità e un intervento in questo senso anche se oneroso potrebbe essere accettabile e condivisibile, il problema è che per accedere al finanziamento si deve per forze di cose realizzare un palazzetto dello sport che, a differenza di una semplice palestra scolastica, ha dei costi di gestione elevatissimi.

A nostro parere, visto che comunque il comune, dovrà farsi carico di un mutuo non indifferente, si poteva valutare l’ipotesi di affrontare la questione palestra senza imbarcarsi in un impresa che ha dei costi di gestione che potrebbero rivelarsi troppo elevati. Avere una struttura di questo tipo nel territorio comunale sarebbe sicuramente positivo, ma bisogna considerare che il 90% o più degli utenti sarebbero abitanti dei comuni limitrofi e se la struttura non sarà in grado di fornire ricavi tali da coprire le spese di gestione e del mutuo, toccherà ai cittadini di Crevoladossola farsi carico dei costi. I dubbi sono quindi relativi ai costi di gestione e non alla struttura in se; il nostro gruppo aveva comunque individuato altre priorità negli investimenti, fra cui il miglioramento degli edifici scolastici e la possibilità di un nuovo asilo nido. 

Al di la delle polemiche vuole cercare di aprire un dialogo che sia utile e costruttivo. In questo breve documento, si fa riferimento all’allegato n.5 della delibera di consiglio che ha approvato la variante urbanistica del progetto, mettendo in evidenza i punti discutibili. Le parti in corsivo sono tratte dell’allegato.

Si ipotizza una domanda di strutture sportive da soddisfare nei comuni di Crevoladossola, Domodossola, Masera, Varzo, Montecrestese, Trasquera, Crodo di ore 1192000, calcolate considerando due ore alla settimana di richiesta per ogni abitante di età compresa fra i 14 e i 45 anni.

Per quanto riguarda la capacità produttiva si ipotizza che la struttura resti aperta per 7 ore al giorno con un affluenza oraria di 20 persone 365 giorni all’anno, producendo quindi 51100 ore vendibili all’anno. Per una tariffa prevista di 3 euro per ora a persona.

Ore vendibili 7*20*365 = 51100 ore /anno

Il  ricavo annuo da tariffa è quindi  pari a 3*51000 = 153000 euro

Si prevede che la struttura sia anche usata per 17 giornate di campionato che richiamano mediamente 100 persone, con un biglietto di 3 Euro.

Incasso 17*100*3 = 5100 E.

In più si ipotizzano sei manifestazioni provinciali che richiamano 360 persone

Incasso 6*360*3 = 6480 E.

Totale 11580 Euro all’anno.

 

Proiezione dei costi di gestione anno 2025

Personale 18.000; Manutenzione 8.000; Fornitura acque e energia elettrica 5.500; Gas 25.000

Assicurazione 2.000; Altre 500

TOTALE 57.000 euro all’anno di spese di gestione

La previsione sulla domanda da soddisfare ci pare molto ottimistica, esistono già delle strutture che assorbono la richiesta attuale (Piscine, Rosmini, Nosere et..). e comunque questa parte della valutazione doveva essere concordata con le associazioni sportivi che invece non sono state coinvolte. La struttura resta comunque una struttura ad uso delle scuole e quindi nei periodi invernali difficilmente si potrà affittarla per i tempi previsti; inoltre l’utilizzo contemporaneo delle scuole e delle società sportive potrebbe creare dei grossi problemi.Le cifre riferite ai ricavi paiono quindi sovrastimate, al tempo stesso ci sembrano invece sottostimate le spese per la gestione; soprattutto per il personale che in una struttura di questo tipo e con questa ipotesi di orari deve essere a tempo pieno.

 I saldi cassa fra ricavi è costi sono, ovviamente negativi, e  quantificati  in cifre che vanno da –65.000 euro nel 2006 a –12.000 nel 2025.

Bisogna tenere conto anche che questi saldi negativi tengono conto: delle spese di copertura di parte del mutuo; delle spese vive di gestione che vengono stimate in circa 57 mila euro all’anno; ma anche dell’ipotesi di avere a disposizione gli utili già evidenziati. Pensare che una struttura di questo tipo possa realizzare un utile di circa 160 mila euro l’anno ci pare molto ottimistico; cosa succederebbe se questa ipotesi non fosse raggiungibile? Saremmo di fronte ad un'altra struttura che rappresenterebbe una spesa, oggettivamente non sostenibile dal comune.

Una struttura di questo tipo è calibrata, giustamente, per un bacino che comprende tutti i comuni limitrofi, Domodossola compresa, ma allora la sua realizzazione e la sua gestione doveva essere concordata con tutte le amministrazioni in modo tale che risponda ad una esigenza reale del territorio e che le spese siano suddivise equamente fra tutte le amministrazioni interessate e non siano a carico solo dei cittadini crevolesi.

Rimarchiamo che comunque non è la prima struttura di questo tipo che si pensa di realizzare in zona e i risultati raramente sono stati proporzionati alle spese intraprese: Ad esempio l’idea della palestra di Villa che aveva più o meno gli stessi obbiettivi del progetto di Crevoladossola, ed oltre tutto è stata realizzata dalla comunità montana e non dall’amministrazione comunale. Clamoroso è poi l’esempio del nuovo bocciodromo coperto della Comunità Montana Valle Ossola, che dopo anni continua a restare chiuso perché nessuno è interessato a gestire un struttura che presenta costi altissimi e pochi ritorni economici. Forse è il momento di smetterla di fare nuove strutture e cercare di ottimizzare l’uso di quelle esistenti; gli amministratori e i politici devono fare un salto di qualità coordinando le attività dei vari comuni ed evitando doppioni e sprechi, considerando anche il difficile momento economico che il nostro paese sta attraversando.


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