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Il
secondo mandato del Sindaco della Pozza, non poteva cominciare peggio:
a tre mesi dalle elezioni sono addirittura tre i consiglieri di
maggioranza dimissionari. L’attuale compagine amministrativa si presentava nei volantini elettorali come: “seria, concreta e trasparente”. Nell’atteggiamento che emerge da queste vicende politiche non ritroviamo queste qualità. Non è serio che un gruppo perda tre consiglieri appena dopo la tornata elettorale. Non è una situazione di chiarezza quella che emerge da alcune affermazioni dei dimissionari. L’unica cosa concreta è che nelle ultime elezioni il gruppo di Forza Italia è stato molto abile a costruire uno schieramento che fosse in grado di attrarre un gran numero di consensi e questo è stato fatto a discapito di un accordo programmatico serio e trasparente fra i membri della lista e verso i cittadini. L’obbiettivo del gruppo dirigente locale di Forza Italia era indubbiamente mantenere le cariche e gli incarichi, e ci sono riusciti egregiamente; bisognerà vedere se le profonde tensioni che sono comunque emerse nella maggioranza permetteranno un’adeguata gestione della situazione.
Le
elezioni comunali di Crevoladossola del 2005 hanno sancito con il
risultato elettorale che la principale forza di opposizione
all’interno del consiglio comunale era la lista legata al Centro
Sinistra. Ora
con la fuoriuscita immediata dalla maggioranza del consigliere, nonché
esponente di spicco del partito del nuovo PSI, Zavettieri si è creata
una situazione che ha portato alla nomina in Comunità Montana di un
esponente indipendente della lista della Lega Nord. Questo
episodio è stato di fatto una manovra politica diretta contro un
esponente dei Democratici di Sinistra e contro il raggruppamento di
centro sinistra che opera a Crevoladossola ed è in oggettivo
contrasto con le dichiarazioni di equidistanza rilasciata dallo stesso
consigliere Zavettieri. Questo
è un fatto grave che allo stato delle cose esclude la possibilità di
un lavoro comune come minoranza all’interno del comune di
Crevoladossola e pone in dubbio anche possibili collaborazioni future
su scala locale. Analogamente la scelta del consigliere comunale, e provinciale, Bendotti di accettare questo accordo che mortifica la volontà degli elettori, non corrisponde alla disponibilità ad un dialogo corretto che quest’ultimo ha fornito alla maggioranza di Centro Sinistra provinciale.
Giugno
2005
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