Se dunque avete il coraggio di leggere il frutto di una mente malata, eccovelo servito su un piatto d'argento...

Fatene buon uso!!!

Cosa penso io della pubblicità?

di Stefano Baldini

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Baldini Stefano

2A

Lodi

15-2-1989

TEMA

Cosa penso io della pubblicità?

 

Ogni giorno entrano sul mercato nuovi prodotti, sempre più belli, sempre più rivoluzionari, sempre migliori, alcuni persino al limite della perfezione grazie all’avanzatissimo livello di tecnologia al quale l’umanità è giunta.

Domanda: come si fa a far conoscere questi a tutti?

Ma è semplice: grazie alla pubblicità! Essa ha ormai invaso qualsiasi campo delle comunicazioni: la televisione, i giornali e la radio riportano credo decine di migliaia di spot al giorno.

Accendo la TV e vedo 5 minuti di film e 5 minuti di pubblicità; leggo il giornale e trovo tutte le pagine piene di scritte pubblicitarie, ascolto le canzoni radio e queste vengono interrotte dalla stessa pubblicità.

Insomma basta non ne posso più!

Sono andato a prendere la posta nella cassetta delle lettere perché piena e, indovinate che cosa ho trovato: PUBBLICITA’, pubblicità e ancora pubblicità.

Decido di fare un giretto per la città ma al posto della case vedo giganteschi cartelloni pubblicitari; abbasso lo sguardo disgustato e cosa vedo: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOcanale5 ancora pubblicità.

Credo che mi stia venendo un attacco di pubblicite acuta: vedo, vedo, vedo NIENTE!

"Orca" sono stato oscurato perché nella foga ho buttato oltre alla pubblicità trovata nella cassetta delle lettere anche la bolletta dell’Enel.

Dicevo, anzi vedevo: vedo dixan che con i suoi fosfati fa 10.000 Km con un litro, se è benzina o gasolio AGIP ti regalano anche una splendida calcolatrice SHARP con la quale puoi partecipare al maxi-iper-mega concorso a premi di 100.000 miliardi e 20.000 videoregistratori MITSUBISHI, come la Jeep che ti dice di tornare a casa velocemente perché è pronta la pasta BARILLA e tu, contento ma stanchissimo troni a casa. Appena entri ti si urla SILENZIOOOOOOOOOOOOOOOOO (non avevi la minima intenzione di fiatare, non di parlare), parla Agnesi, di secondo poi ti trovi un dado con la forma di un pollo, ma quando la moglie si decide a usare il dado che sa fare il dado, tuo figlio ti urla nelle orecchie contento ed eccitato: Papà guarda un pollo! …………………………………………………………………………………...

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Scusate, stacco alla Celentano.

Forse questo è un racconto un po’ eccessivo, ma credo che la pubblicità, basta pronunciare questa parola, insomma la pubbl., mmmmm, la p. è veramente troppa.

Purtroppo però è difficile riuscire a far diminuire la p. poiché: il prodotto viene costruito e brevettato, viene fatta una p. su di esso, questa viene venduta ad es. alle TV private che vivono grazie alla p., ma a chi guarda questa p. viene il "cipiglio" (diritti a riservati a Emilio) di comperare quel prodotto, così il commerciante ci guadagna e chiede altri prodotti al grossista il quale li compera dal produttore che ci guadagna, e allora fa un’altra p. che viene venduta alle TV private che… . Però, e questo bisogna scriverlo, per l’eccezione che conferma la regola, esistono anche p. educative: quelle di Quark, quelle riguardanti l’AIDS e la DROGA e poche altre.

Sigh, purtroppo, sob sob, sono un po’ pochine.

Bisognerebbe solo aumentare quelle p. educative e diminuire quelle commerciali o diminuire solo quelle commerciali.

 

DIXAN

DASH

COCCOLINO

LENOR

 

 

 

 

 

 

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