Era oscuro intorno a me, non
riuscivo a scrutare nulla perché non n’avevo le
capacità. Udivo giorno dopo giorno il mio corpo
procrearsi e finalmente avevo gli arti per
muoverlo ed ogni tanto, agitavo la mia bocca per
poter rifocillarmi e sorseggiare. Era un
nutrimento buonissimo, più mi alimentavo e più
diventavo grande. Mi sentivo serrato tra quelle
pareti ma ero al sicuro. La mia mamma mi
proteggeva da ogni cosa ed io intanto indugiavo
che arrivasse il giorno per vederla. I miei occhi
non visualizzavano nulla ma con le mie mani
captavo tutto quello che accadeva intorno a me e
poi, avevo anche le gambe e se scalciavo al di
fuori, mi udivano. Che strano mondo questo in cui
sono, riesco a sentire, a toccare ed assaporare
ciò che ricevo. Sono stato generato con amore e
per amore verrò al mondo così, potrò vedere
finalmente il volto di mia madre sorridere. Non
vedo l’ora di uscire e sentire il suo olezzo,
ascoltare la sua voce che mi canta la ninna nanna
e mi ondeggia con le sue mani per farmi assopire.
Guarderò la mia mamma mentre mi allatta dai suoi
teneri seni e m’inebrierò del nettare bianco che
c’è al suo interno. Toccherò con le mie manine il
suo viso per sentirmi sereno e cercherò d’essere
farsesco per farla ridere e viceversa. La mia
mamma è’ la persona più buona che ho mai
conosciuto fino ad ora. So che incontrerò altre
persone ma per me, lei sarà sempre la migliore.
Ella mi ha donato la vita e io la ringrazierò per
sempre. Giocherò sul letto con lei rotolandomi tra
le sue braccia, colorerò con lei il mio primo
quaderno, ci sporcheremo il volto e le mani
insieme e poi ci tufferemo di corsa nella vasca
respirando la fragranza del bagno schiuma. Mamma
ti voglio bene, con affetto il tuo
bimbo.
Alessandra Mosca
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