IL CALCIO DI OGGI
Il
calcio di oggi è considerato principalmente business e politica e
meno come sport -
è il parere del boemo - Il
business funziona con regole differenti. Il calcio si basa oggigiorno
su una mentalità 'usa e getta' che grava pesantemente su allenatori
e giocatori".
A suo dire, non è dipeso da lui il fatto di non aver
allenato, in passato, una big del nostro campionato, ma "dalla
volontà altrui. Sarebbe però stata un'ipocrisia nei confronti dei
tifosi rimanere in silenzio anzichè criticare il sistema del
calcio".
Un sistema che, a suon di scandali, sta facendo disamorare
sempre di più gli appassionati: "E'
normale che le persone si siano allontanate, sono successe delle
brutte cose. Il problema è che gli episodi accaduti all'interno dei
club e delle istituzioni hanno portato ad una escalation di
violenza".
E non solo, visto che, a livello nazionale, hanno inciso in
negativo anche sul livello tecnico della serie A: "Oggi
mancano delle squadre d'elite, anche se secondo me è diventato un
torneo abbastanza equilibrato. Ma dal punto di vista economico
l'Italia non può concorrere con Germania, Inghilterra e Spagna".
Laddove gioca un certo Leo Messi,
suo sogno proibito: "Lo
vorrei in squadra, anche se non sono certo che un giocatore così
forte sia allenabile".
In
tema di attualità, intanto, è da segnalare il forfait di Miralem
Pjanic
in vista della delicata
sfida di sabato contro la Juventus.
Il bosniaco si è sottoposto oggi ad esami strumentali, che hanno
evidenziato una lesione di primo grado all'adduttore lungo della
gamba sinistra. Per lui dieci giorni di stop. Sicuri assenti anche
Bradley e
Dodò,
in dubbio Mattia Destro
a causa di un affaticamento
muscolare. Scontato il rientro dal 1' di Osvaldo.