STORIA DELL’ANTISEMITISMO

 

L’antisemitismo è il prodotto dell’ostilità religiosa (antigiudaismo) alimentata dai cristiani contro gli ebrei accusati dell’uccisione di Gesù. Questo razzismo quindi nasce nei paesi cristiani con un’accusa durata fino al 1965 quando il Concilio Ecumenico Vaticano װ ritirò l’accusa e chiese scusa al popolo ebreo.

Al tempo di Cesare e Augusto gli ebrei erano sparsi per tutto l’impero Romano anche se il centro rimaneva la Palestina. Il conflitto iniziò quando Roma occupò la Palestina e il popolo iniziò a ribellarsi, le autorità dovettero intervenire militarmente per riportare l’ordine pubblico. L’odio per questo popolo crebbe e le vittime furono molte, tra cui Gesù che era ritenuto un ebreo. Quando avvenne la distruzione di Gerusalemme, i discepoli ormai non c’erano più e da quel momento i cristiani vollero precisare la differenza tra loro e gli ebrei. Nacque l’accusa contro i giudei (da Giuda il traditore) di non aver riconosciuto la divinità di Cristo soprattutto di averlo messo in croce. Per questo motivo furono emarginati dalla società e privati di diritti. Addirittura si arrivò ad affermare che le persecuzioni romane e l’allontanamento dal loro territorio d’origine era la giusta punizione per loro.

Alla metà del 1300 si accusarono gli ebrei di aver avvelenato i pozzi e di aver diffuso la peste perché odiavano i cristiani. In Spagna, nel 1500, i re cattolici Ferdinando e Isabella cacciarono gli ebrei dal regno. Ne furono cacciati 100000 e questi vagarono fuori dei territori cristiani per secoli, finché nel 1781 l’Imperatore d’Austria Giuseppe װ permise agli ebrei di poter entrare nel suo impero. 10 anni dopo in Francia, con la rivoluzione, si pronunciò la parità dei cittadini francesi con il popolo ebraico. In seguito nell’arco dell’800 si allargò l’emancipazione rispettivamente: nel Regno di Sardegna (1848), nel Regno d’Italia (1861), in Gran Bretagna (1866) e in Germania (1870).

In Russia invece, con l’annessione della Polonia, si inserì più di un milione d’israeliti. L’assassinio di Alessandro װ nel 1881 diede inizio ad un nuovo massacro degli Ebrei (pogrom) favorito dal governo.

L’antisemitismo non scomparve nemmeno nei paesi in cui gli ebrei furono emancipati, infatti, dopo la grande guerra prese nuovamente vigore il razzismo, specialmente in Germania dove Hitler accusò il popolo d’Israele di essere la causa della rovina tedesca, in seguito alla sconfitta nella prima guerra mondiale.

 

 

 

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