FAME ORGANIZZATA
Durante qualsiasi guerra lo Stato raziona gli alimenti della popolazione. Per gli ebrei naturalmente tutto era diverso. La nuova persecuzione che furono costretti a subire a partire dal 1939, fu chiamata da Hilberg “ fame organizzata”. In sostanza agli ebrei veniva abbassata la razione rispetto a quella della popolazione tedesca.
Questa tortura fu usata inizialmente nei ghetti europei e poi nei campi di concentramento.
Le razioni erano stabilite dal Ministero per l’Alimentazione e l’Agricoltura, comandato da Felix Darrè fino al ‘42 e poi da Herbert Backe.
Il Ministero impartiva le direttive alle province del Reich che potevano decidere se aumentarle o diminuirle.
Le razioni erano:
Razioni di base.
Razioni supplementari per lavoratori notturni o manuali.
Razioni per categorie deboli (donne in stato d’attesa, in allattamento, malati, invalidi).
Razioni extra.
Darrè abolì per gli ebrei le razioni speciali, poi quelle supplementari e infine quelle basilari.
Nel caso ci fossero state razioni extra, gli ebrei non avrebbero potuto in ogni modo usufruirne.
Gli ebrei, all’inizio, però si facevano inviare i generi alimentari in pacchi postali e, quando i tedeschi se n’accorsero, il Ministero ordinò il sequestro di questi pacchi eliminando dalle razioni le calorie.
Nell’estate del 1942 si riunirono i rappresentanti del Governo e del Partito e decisero che agli ebrei non potevano più essere concessi i dolciumi, il pane bianco, la carne e le uova. Furono eliminate le razioni concesse ai bambini ebrei, alle donne in stato interessante non fu più data la razione supplementare come accadde anche ai lavoratori e ai malati. In questo modo gli ebrei furono portati alla morte per fame.