DEFINIRE GLI EBREI

 

Il primo passo per definire gli ebrei avvenne con il decreto dell’11 Aprile 1933 in cui si definiva un non ariano in altre parole: “…tutti quelli che hanno uno o ambedue i genitori ebrei o uno o entrambi i nonni ebrei. Padre, madre e nonni sono da considerarsi presunti ebrei qualora professino la religione giudaica…”

Questa prima definizione però diede grandi difficoltà ai nazisti perché significava rendere ebrei totali anche quelli che lo erano per tre quarti, per metà e per un quarto.

Si mosse allora Hitler che il 13 Settembre 1935 ordinò di preparare la “ Legge per la protezione del sangue e dell’onore tedesco”; ma anche in questo caso la definizione rimaneva imprecisa, nasceva così la prima vera divisione tra ebreo e ariano.

Con la legge si proibiva il matrimonio o le relazioni sessuali tra le due razze. Una famiglia ebrea poi non avrebbe più potuto assumere un ariano come domestico perché sarebbe stata una contraddizione. Un ebreo inoltre non poteva avvicinarsi alla bandiera del Reich. Ora che gli ebrei erano stati isolati occorreva togliere loro i diritti e la tutela che lo Stato dava.

La sera del 14 Settembre 1935 la stessa commissione che promulgò la “Legge per la protezione del sangue e dell’onore tedesco” si ritrovò per fare una successiva legge: la “Legge sulla Cittadinanza” costituita da 3 articoli, che dal 15 iniziò subito ad avere potere. L’obiettivo che si poneva era quello di togliere naturalmente la cittadinanza tedesca, i privilegi e le garanzie agli ebrei. 

Nella legge erano disegnate due categorie: il suddito e il cittadino.

Il suddito del Reich godeva della protezione dello Stato mentre il cittadino era un suddito di sangue tedesco o apparentato.

La differenza stava nel fatto che il cittadino possedeva dei diritti civili, dunque gli ebrei essendo sudditi erano sottoposti alle leggi tedesche ma non avevano dei diritti.

In questo modo gli ebrei erano stati allontanati dall’amministrazione e privati di diritti, serviva solo definire con accuratezza chi era “non ariano”. Questo avvenne con un regolamento alla “Legge sulla cittadinanza” stabilito da Lammers (segretario della cancelleria del Reich) e la commissione presieduta da lui.

Il 14 Novembre del 1935 nacque il “ Primo regolamento sulla cittadinanza” che distingueva gli ebrei e i non ariani (Mischlinge). I non ariani furono sottoposti alle restrizioni comuni mentre gli ebrei furono destinati al processo di distruzione.

Per il Reich erano ebrei puri:

Tutti coloro che hanno tre o più nonni ebrei.

Tutti coloro che hanno due nonni ebrei e:

a) appartenevano alla comunità religiosa giudea al 15 settembre 1935.

b) erano sposati ad un coniuge ebreo o stavano contraendo matrimonio con un coniuge ebreo alla data del 15 settembre 1935.

c) erano nati da un matrimonio celebrato dopo la promulgazione della Legge per la Protezione e l'Onore del sangue tedesco (15 settembre 1935).

d) erano nati dopo il 31 luglio 1935 da una relazione extraconiugale nella quale uno dei due genitori era ebreo puro o per tre quarti.

Analogamente erano considerati “non ariani” (Mischlinge):

Tutti coloro che hanno un solo nonno ebreo (Mischlinge di secondo grado).

Tutti coloro che hanno due nonni ebrei (Mischlinge di primo grado) ma che alla data del 15 settembre 1935:

a) non appartenevano più alla fede giudaica alla data del 15 settembre 1935.

b) non erano sposati o avevano cessato di esserlo con un coniuge ebraico.

Gli ebrei erano ora definiti con precisione. Individuate le vittime si era ora in grado di privarle dei loro beni e della loro dignità d’esseri umani.

 

                                                       

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