Le due vite di James il tuffatore

Questo libro narra di una ragazza, Elisabeth, che partorì un bambino e siccome non era nelle condizioni di tenerlo, decise di abbandonarlo dentro una cassetta della posta di una casa dall'altra parte della montagna. Siccome sapeva che non poteva lasciare un bambino senza nome, strappò un pezzo di una busta e vi scrisse il nome Sammy, che era il nome del suo ragazzo che aveva dovuto lasciare quando la mise incinta.

Vicino al bambino vi lasciò anche un'ammonite come ricordo.

La signora che lo trovò, capì che non poteva tenerlo, così lo portò in un orfanotrofio: dopo un pò, una famiglia decise di adottarlo cambiandogli il nome Sammy in James.

Quando James divenne grande, intraprese la carriera di tuffatore e divenne anche un campione.

Un giorno decise che voleva conoscere la sua vera mamma e così raccattò tutti i suoi ricordi di quando era piccolo e partì, all'insaputa dei suoi genitori, verso il suo paese d'origine.

Quando vi arrivò, raggiunse la casa dove la sua vera madre l'aveva abbandonato e si fece raccontare la sua storia da quella signora che lo aveva portato all'orfanotrofio.

Riuscì a scoprire, da quell'incontro, dove abitava la sua vera madre (dall'altra parte del monte) e decise di incamminarsi lungo il sentiero che portava alla sua casa d'origine.

Quando ormai aveva deciso di arrendersi, incontrò una signora che, dopo avere visto l'ammonite di James, lo riconobbe e gli disse che lei era la sua vera madre.

I due si abbracciarono e poi James le disse che doveva tornare nel suo paese per non fare preoccupare i suoi genitori adottivi.

Lei se ne andò: lui decise di non seguirla ma di ritornare dai suoi genitori, quelli che lo amavano.