Progetto Giovannino Gareschi    

                          

  Progetto

Il grande racconto delle  piccole cose di Giovannino Guareschi

Obiettivi generali:   Si cercherà di portare i bambini a scoprire i legami tra passato, presente e futuro del territorio parmense partendo dai racconti di Giovannino Guareschi. Oltre al suo ruolo di scrittore, si cercherà di fare conoscere ai ragazzi il ruolo avuto da Guareschi come giornalista. Dal punto vista didattico si procederà alla lettura in classe dei racconti di Guareschi che i ragazzi utilizzeranno come spunto per parlare della loro realtà di oggi e della città di Parma come la conoscono loro. Inoltre ci sarà  un primo approccio al mondo del giornalismo, partendo dall’ analisi di articoli della Gazzetta di Parma per arrivare alla produzione di articoli originali e partecipare al concorso “Ragazzi in cronaca…da giornalisti”, in collaborazione con la Gazzetta di Parma dove Guareschi  lavorò.I ragazzi assisteranno, inoltre, a un film della serie “Peppone e Don Camillo” per verificare il passaggio dalla parola scritta  al linguaggio cinematografico .Si prevede un incontro a scuola con una giornalista  e la visita alla sede del quotidiano “Gazzetta di Parma”; i ragazzi produrranno un fascicolo riassuntivo dell’intera esperienza.

                   

  Martedì, 11 novembre 2008

 

 

Oggi per noi bambini di 5a A e di 5a C è stata una giornata di scuola un pò particolare; niente matematica, storia, italiano, ma una bella lezione di giornalismo. E' venuta a trovarci la giornalista  Gazzetta di Parma Maria Grazia Villa. Ci ha spiegato tante cose e noi abbiamo fatto tante domande. Dopo, Maria Grazia Villa ha chiesto se poteva fare un'intervista a noi bambini. Ci ha chiesto cosa pensavamo della scuola media e ha voluto ascoltare il pensiero di tutti noi.

 

 

 

 

 

 

           
       

         

 

       
     

 

 

Signori....bambini tra un pò si cambia"

Ieri, 11 novembre 2008, c'era la "Gazzetta di Parma" a scuola; la giornalista Maria Grazia Villa della "Gazzetta dei piccoli" ci ha parlato del faticoso lavoro di giornalista e ci ha fatto un'intervista sulle nostre paure ed aspettative per la prossima Scuola Media. "Gra" ci ha fatto delle domande che hanno riscosso vivo interesse da parte nostra; tutti avevano qualcosa da dire e molto da imparare l'uno dall'altro. Abbiamo parlato della nostra vita, dei nostri desideri di conoscenza, dei nostri timori per la futura Scuola Media. Abbiamo ugualmente appreso tante tecniche e trucchi per fare un'intervista a persone famose e gente comune. Chissà la giornalista che tipo di articolo scriverà su di noi sulla " Gazzetta", che impressione le abbiamo fatto, se siamo bambini in cui lei riconosce la bambina che lei è stata.                                                                                                                              

I  bambini di 5a  A t.p

                  

 

Martedì 11 novembre, alle ore 11:00, la signora Maria Grazia Villa è andata a intervistare le classi 5^C e 5^A nella scuola elementare Pilo Albertelli. Prima di intervistare i bambini è andata nella classe 5^C a spiegare che era. Dopo sono andate (le due classi e la giornalista) nel laboratorio linguistico. All’inizio ha spiegato che per essere un bravo giornalista, deve stare attento ad ogni particolare ed avere un taccuino o un microfono. Per essere un bravo giornalista e figurare bene, bisogna essere rispettoso e simpatico con la persona da intervistare, vestirsi bene e sapere riassumere quando si scrive l’articolo. Poi ha raccontato loro della sua carriera, ha detto che prima di diventare giornalista, era architetto, però non era molto brava e quindi nel 1994, è andata a lavorare alla Gazzetta di Parma dove si è occupata della pagina culturale e dal 2002 ha cominciato a curare “La Gazzetta dei Piccoli”. Alla fine ha chiesto ai ragazzi se      avevano paura di andare alle medie e alcuni hanno detto  di si e perché ed altri, hanno detto di no e perché.

                                                                       Un alunno di 5aC t.p. 

 

 

 

  Domenica 16 novembre 2008

La nostra intervista viene pubblicata sulla Gazzetta di Parma nella pagina dedicata ai bambini "Gazzetta dei Piccoli". Ecco quello che la giornalista ha scritto di noi:

Hai paura delle Medie?

 

Il passaggio dalle elementari provoca spesso preoccupazione, ne abbiamo parlato con i bambini della 5aA e 5a della scuola primaria Albertelli

 Come vedete le medie? Lo abbiamo chiesto alla 5aA e alla 5 a C della scuola primaria «Pilo Albertelli» di Panna. «Non ho paura – afferma Claudia (5a A), perché è bello avere molti professori e molte materie: se ti impegni, niente è difficile». Della stessa opinione Arianna  (5aA), Martina (5aA).e Lorenzo  5aA).Nemmeno Gianluca (5aC)è spaventato:«Spero di essere pronto alla fine delle elementari».Così Francesco (5aC): «Anche se ci sarà più da studiare, a me piace molto». Ilaria (5a A) non ha paura perché «avrò i miei amici delle elementari», Davide (5aA) perché non vede l'ora di «incontrare nuovi amici» e Francesco (5aA) perché <<voglio imparare di .più il tedesco ». Carolina (5aC), Francesca (5Ca) e Klea (5Ca) sono tristi all'idea di «non,avere più in classe Giacomo»,un bambino speciale a cui tutta la classe è affezionata. Alice (5Aa) è dispiaciuta all'idea «di non vedere più le maestre» e Benedetta (5aA) perché «lascio le mie due migliori amiche». Martina (5aC) non è «né triste né contenta», mentre Cinzia (5aA) è  tranquilla: «Il programma delle medie ripete quanto già fatto». Mattia L. (5aA) non ha timori perché «ho una sorella in casa che le medie le ha già fatte», e così Alessandro (5aA), che dal fratello si farà aiutare «se mi danno compiti difficili». Hamed (5aC)è fiducioso: «Sarà una bella avventura», Manuel (5aC)confida che i «prof mi aiuteranno», mentre Edoardo (5aA) è rassegnato: «Le medie prima o poi bisogna farle...». Tante le preoccupazioni: «Ho paura perché c'è un cambio di abitudini», dice Lorenzo (5aC): Per Valeria (5a A) e Alessandro (5aC), il timore è che i «prof siano severi>>, per Luca (5aA) e per Sebastiano(5aC) che i «compiti siano troppi», per Leonardo (5aC) e Clara (5aA) che «si debba studiare di più», per Andrea (5aC) che «le medie siano diverse» e per Mattia B.( 5aA) che «non so come siano». Alessio (5aA) si rammarica ché «l'intervallo duri meno», Andrea (5aA) di doversi «svegliare prima il mattino, anche il sabato». Hanno paura di essere sgridati, prendere brutti voti o venire bocciati, Mariangela (5aC), Shadi (5aA), Cristian (5aC), Emma (5aC). Elia (5aC) è sincero: «Ho paura perché non mi comporto tanto bene: mi distraggo e distraggo gli altri.

 

 
 

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