Inkiostrik, il mostro dello zainetto

Inkiostrik apparteneva all’illustre famiglia dei Nauseabondi succhiatori di sangue blu. Mentre passeggiava incontrò Pino il vagabondo, si presento e disse: “Ciao sono Inkiostrik succhiatore di sangue blu”. I due fecero amicizia  e Inkiostrik andò a depositarsi sulla spalla di Pino.

Inkiostrik assicurò Pino che qualsiasi pulce fosse andata sulla sua spalla lui l’avrebbe difeso. Così quando dopo poco tempo arrivò una pulce Inkiostrik gli disse che quel territorio era il suo. Inkiostrik e Pino lasciarono la città e andarono in campagna, dove l’aria era fresca. Incontrarono un cittadino e Pino gli chiese se avrebbero potuto dormire in una stalla. Il contadino accettò, solo che per dormire nella stalla, Pino e Inkiostrik avrebbero dovuto lavorare per lui.

Il giorno  seguente mentre dormivano, nel cuore della notte Inkiostrik avvertì Pino per dirgli che nella stalla era scoppiato un incendio. Pino non sapeva cosa fosse il fuoco e Inkiostrik gli spiegò che erano in pericolo. Arrivarono i pompieri a spegnere l’incendio. Dopo poco arrivò il contadino che si accorse quello che era accaduto nella stalla. Il contadino accusò Pino ed Inkiostrik colpevoli di quello che era successo.

Inkiostrik e Pino andarono dal contadino per chiedergli dell’inchiostro. Pino domandò al contadino se potesse dare dell’inchiostro per il suo amico Inkiostrik. Il contadino chiese alla moglie che gli disse che era rimasta una bottiglietta. La moglie allora suggerì di dare ai due amici una biro visto che gli serviva dell’inchiostro. Pino però disse: “ Mi serve la bottiglietta d’inchiostro, perché io scrivo delle poesie con il pennino”. La moglie del contadino gli diede la bottiglietta e Inkiostrik la bevve tutta.

Pino e Inkiostrik andarono al circo Spirelli, dove Pino si mise a suonare il violino. Dopo qualche minuto si avvicinò una ragazza di nome Lola. Lola era un cloun. I due poterono scoprire subito il nome perché c’era scritto sulla maglietta. La ragazza puzzava di sterco di cavallo e Inkiostrik l’avrebbe seguita volentieri, perché quello era il suo odore preferito.

Un uomo invitò Pino a bere un bicchiere di birra. Intanto la banda dei pompieri sotto il tendono del circo stava suonando la “Polca delle spegni fiamme” e “La marcia del mangia fuoco”. Improvvisamente uno dei musicisti scappò e gridò. Intanto un poliziotto vide Pino e lo ammanettò. Pino e Inkiostrik anaarono in prigione per aver infiammato la stalla del contadino. Inkiostrik essendo piccolo si salvò. Intanto Pino si mise a scrivere delle poesie, che Inkiostrik portò ai giornalisti per pubblicarle.

Dopo tre settimane Pino andò davanti al giudice che lo accusava di essere un piromane. Pino però gli disse che non poteva accusarlo perché no aveva delle prove.