MELONE
LE
ORIGINI
Originario
dell'Asia centrale ed occidentale, il melone (Cucumis
melo) si diffuse inizialmente in India e Cina, successivamente
nel bacino del Mediterraneo.
Come attestano alcuni dipinti rinvenuti ad Ercolano,
l'introduzione di questa coltura nel nostro paese risale all'Era Cristiana. Il
primo autore a menzionarne i frutti fu Plinio il Vecchio, il quale raccontava
che "il melone piaceva moltissimo all'imperatore Tiberio".
I meloni "Cantalupo", considerati i più
saporiti e profumati, sono chiamati così perché furono
portati, nel XV secolo, da missionari provenienti da lontani paesi asiatici a Cantalupo, castello pontificio situato presso Roma.
LA COLTIVAZIONE DEL MELONE
A livello
mondiale, la coltivazione di questa specie interessa circa 300.000 ettari. Il
primo produttore di meloni è l'Asia, dove si ottiene quasi il 60% della
produzione mondiale, superiore ai 12 milioni di tonnellate. Al secondo posto,
con il 20%, troviamo l'Europa, dove si registrano le più elevate rese del
mondo.
A livello europeo, i principali produttori sono Spagna, Romania, Francia e
Italia.
In Italia la coltivazione del melone interessa una superficie pari a circa
19.500 ettari (l'11% in coltura protetta e la restante
parte in pieno campo), da cui si ottiene una produzione di circa 415.000
tonnellate. Le regioni più importanti per questa produzione
sono Sicilia, Emilia-Romagna, Lombardia e Lazio.
I meloni coltivati in Italia si possono sostanzialmente suddividere in tre
gruppi:
1) Cantaloupensis: sono i cosiddetti Cantalupi, caratterizzati da frutti di media grandezza e
superficie liscia, che si conservano per breve periodo e comprendono varietà
quali Charentais.
2) Inodorus: per la possibilità di essere
conservati per un periodo più lungo, a volte oltre il periodo invernale, sono
detti meloni d'inverno.
3) Reticulatus: a questo gruppo appartengono
varietà come Topmark, Stratos
e Chando. I frutti sono di media
grandezza e presentano la superficie coperta da evidente rezzatura:
per tale motivo sono detti meloni retati. Siccome molte cultivar provengono
dagli Stati Uniti, vengono anche chiamati meloni americani.
IL CALENDARIO DEL MELONE
|
GEN |
FEB |
MAR |
APR |
MAG |
GIU |
LUG |
AGO |
SET |
OTT |
NOV |
DIC |
Epoca di raccolta |
|
|
|
|
|
|
|
|||||
Presenza sul mercato |
|
|
|
|
|
|
|
CONSUMO E CONSERVAZIONE
Il melone
svolge un'azione dissetante, diuretica, rinfrescante e lassativa. Per evitare
l'effetto lassativo, la tradizione popolare consiglia di condirlo con sale e
pepe. Le tisane ottenute dai semi dei frutti lasciati in infusione possiedono
proprietà emollienti e sedative della tosse.
In cosmesi si utilizza la polpa per preparare maschere che tonificano la pelle,
rendendola vellutata.
Oltre ad essere consumato allo stato fresco, da solo o abbinato al prosciutto,
in cucina trova impiego nella preparazione di antipasti,
macedonie, dolci, gelati e frullati.
Durante la conservazione, la temperatura non dovrebbe mai scendere sotto i 5
°C, altrimenti si può verificare la comparsa sui frutti di macchie rossastre in
corrispondenza delle quali si può registrare un rammollimento quando il melone viene riportato a temperatura ambiente.
COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO DEL MELONE
(100g di frutto - Melone d'estate)
|
|
COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO DEL MELONE
(100g di frutto - Melone d'inverno)
|
|
VARIETÀ DI MELONE
Frutto
tipico del periodo estivo, il melone è disponibile sul mercato da maggio a
settembre.
Oltre all'elevato contenuto in acqua, che ne esalta il
potere dissetante, il melone presenta un'alta percentuale di sali minerali e
vitamine A e C.
In base alla forma ed al colore della buccia, le diverse varietà vengono suddivise in meloni retati,
lisci e gialletti.
Ultimamente si sta affermando la produzione di varietà
"Long Life".
In Italia le varietà più coltivate sono le seguenti:
Melone
retato tradizionale: Supermarket, Creso, Proteo
ed Elton.
Melone retato
Long Life: Mundial, Geanun
e Dalton.
Melone tondo liscio: Tamaris
e Charentais.
Melone gialletto:
Amarillo.
IL CALENDARIO
DEL MELONE
|
GEN |
FEB |
MAR |
APR |
MAG |
GIU |
LUG |
AGO |
SET |
OTT |
NOV |
DIC |
Epoca di raccolta |
|
|
|
|
|
|
|
|||||
Presenza sul mercato |
|
|
|
|
|
|
|
CARATTERISTICHE
MINIME DI QUALITÀ
Aspetto
Sano, pulito e privo di residui
Colorazione
Polpa: arancio intenso o salmone arancio
Forma
Ovale o tonda, con solcatura e retatura ben
evidenziata.
Alcune varietà sono prive di solcatura o di retatura.
Qualità organolettiche
Polpa di buona consistenza, aromatica e di buon grado zuccherino
Grado rifrattometrico
Inizio campagna >=10
Piena campagna >=12
Periodo di commercializzazione
Dal 5 maggio al 20 settembre
Conservazione
I frutti si conservano per un massimo di due giorni dal momento dell'arrivo nei
magazzini ad una temperatura di 8-10 °C.
Manipolazione
Il melone presenta una buona resistenza alla manipolazione e può essere venduto
in strati sovrapposti.
Azioni da evitare
Sono da evitare sbalzi termici. Il melone teme in particolare le basse
temperature, comprese tra 0 e 3 °C.