GIOCHI DI COMITATO,
MURDER PARTY
E TEATRO DELLA MENTE
Negli anni Novanta si è venuto a formare un movimento underground nel mondo ludico, tutto intento a sperimentare nuove forme di Gioco di Ruolo. La sperimentazione non è ancora terminata ed intorno a idee quali Giochi di Comitato, Giochi di Interpretazione, Teatro della Mente, Teatro da Camera, Storytelling, Eumate, Diceless, si sono affinati tentativi e tematiche ancora più complessi. Forte ed aggressiva è stata la difesa del dado quale elemento primario per gestire la casualità, ma la rivoluzione ormai in atto travolgerà le ultime esasperanti ritrosie. Nel frattempo dedichiamoci a tutti coloro che non conoscono i GdR oppure a quelli che da Dungeons & Dragons vogliono passare a qualcosa di diverso e perfino a quelli che dei GdR non hanno mai sentito parlare. I Giochi di Comitato sono diventati un kult game, qualcosa che pochi conoscono, ma di cui si parla nelle aree telematiche, fra appassionati, in alcune riviste o negozi specializzati. Ma solo chi li ha giocati almeno una volta vi potrà dire che cosa è un Gioco di Comitato.
I Giochi di Comitato hanno diversi elementi in comune con i murder party, entrambi non hanno master, tutti i giocatori hanno degli obiettivi personalizzati, quelli appunto del proprio personaggio, che spesso sono divergenti da tutti gli altri, non si utilizzano dadi, non esistono regole complesse, basta sedersi e calarsi nel personaggio, chiunque può giocare anche chi non ha mai provato i giochi di ruolo. All'estero si sono specializzati in allestimenti di murder party a pagamento, in alberghi o in teatri. Mischiati agli invitati, vi sono degli attori che anonimamente partecipano alla rappresentazione, che in genere dura tutto un fine settimana. Lo scopo dei murder party è di interpretare il ruolo di un personaggio della vicenda gialla e di scoprire il colpevole attraverso l'interrogatorio degli altri sospetti e l'esame degli indizi. L'Organizzatore (chi propone il gioco) spedisce ai suoi amici l'invito a presentarsi per il murder party. Sull'invito può venir descritta la situazione di partenza, ovviamente un vero e proprio giallo, e presentati i personaggi della vicenda, oltre che a dei suggerimenti su come vestirsi. La serata comprende quasi sempre anche una cena a tema; sull'argomento del giallo. In base al contenuto di brevi copioni che vengono distribuiti a tutti i partecipanti, si svolge una vera disputa tra personaggi che devono, attraverso i reciproci interrogatori, giungere alla soluzione del caso. Ovviamente il colpevole, che è uno dei partecipanti, è invitato a proclamare fino all'ultimo la propria innocenza. Se nessuno lo accuserà sarà lui il vincitore della serata.
Simone Vanci