dal
poeta latino Orazio ( 65 – 8 a.C. )
Vedi il
Soratte splendere di nevi
profonde. Ogni boscaglia, affaticata,
non regge il peso. Ogni corso d'acqua
s'indurisce nel gelo penetrante.
Dissipa il freddo con copiosa legna
nel focolare e generosamente
cola il vino del coccio a doppia ansa,
sabino, di quattr'anni, o mio Taliarco,
e tutto il resto affidalo agli dei....
|