Aviazione Inglese

Royal Air Force (RAF)



Le origini
Nata nel 1910, con l'acquisto da parte del genio di un primo biplano Wright, l'aviazione militare britannica fu composta all'inizio di ufficiali volontari che avevano conseguito il brevetto di pilota a proprie spese. Nel 1912 e nel 1914 furono creati, in seno all'esercito e alla marina, il Royal Flying Corps e il Royal Naval Air Service; nel 1914 entrarono in linea, a fianco dell'aviazione francese, 7 squadriglie di 12 aeroplani ciascuna.

La Prima guerra Mondiale
Il ruolo svolto dall'aviazione inglese su tutti i fronti della prima guerra mondiale fu importante, sia per le missioni di appoggio all'esercito, sia per i bombardamenti sulla Germania, sia per la caccia notturna.

Il primo dopoguerra
Nel 1918 le aviazioni dell'esercito e della marina vennero riunite per formare una forza armata autonoma, la Royal Air Force (RAF), che al momento dell'armistizio contava 22.600 aerei, fra i quali 3.300 da combattimento, e 291.000 uomini. Negli ultimi dieci mesi di guerra essa abbatté 2.953 apparecchi nemici e sganciò 5.500 t di bombe.
A partire dal 1919 la RAF divenne, con la marina, uno degli strumenti essenziali della potenza britannica nel mondo. Poco numerosi nel territorio metropolitano, i suoi reparti di volo furono dislocati tra l'India, l'Egitto, il Vicino Oriente e Malta, contribuendo a reprimere parecchie rivolte che erano scoppiate in Somalia (1920), in India (1925) e in Africa (1930). Nuove basi furono installate a Sciangai, Hong-Kong e Aden. Generali della RAF ricevettero il comando di diversi territori d'oltremare. Il numero degli aerei da combattimento fu portato dal parlamento a 1.500 (500 dei quali caccia e 800 bombardieri) nel 1934, e a 2.600 nel 1939; gli effettivi assommavano in quest'ultimo anno a 120.000 uomini, 9.000 dei quali ufficiali. Il comando della RAF venne affidato a un capo di Stato Maggiore, affiancato da un sottocapo di Stato Maggiore e dai responsabili dei vari comandi e servizi della RAF.


La Seconda guerra Mondiale
Dopo la sconfitta francese del 1940, la RAF, al cui fianco operavano anche le aviazioni del Commonwealth, attraversò momenti di particolare difficoltà. Gelosamente preservata dal governo, che volle limitarne l'impiego nelle ultime settimane della campagna di Francia, essa, per merito del Fighter Command (Comando caccia), salvò il paese dall'invasione respingendo l'offensiva aerea tedesca. Grazie alla tenacia dei capi, alla preparazione degli equipaggi (360 scuole di pilotaggio installate nel solo Canada fra il 1940 e il 1945) e alla qualità dell'organizzazione - in cui il radar, continuamente perfezionato, ebbe una funzione importantissima - la RAF rese il cielo d'Inghilterra molto difficile per la Luftwaffe e poi, a partire dal 1943, riconquistò con l'aiuto americano il dominio completo dell'aria. Inoltre, sempre da quell'anno, si specializzò nei bombardamenti strategici notturni sulla Germania. Nel corso di raids comprendenti fino a 1.000 bombardieri, protetti da caccia a lungo raggio d'azione, rovesciò sui centri industriali tedeschi 160.000 t di bombe nel 1943 e 525.000 nel 1944. Nel 1945 i suoi velivoli in linea di volo raggiungevano il numero di 9.200; i suoi effettivi superavano il milione di uomini. Dal 1939 al 1945 l'industria britannica produsse 121.000 aerei e 210.000 motori.


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