Dopo la sconfitta francese del 1940, la RAF, al cui fianco operavano
anche le aviazioni del Commonwealth, attraversò momenti di particolare
difficoltà. Gelosamente preservata dal governo, che volle limitarne
l'impiego nelle ultime settimane della campagna di Francia, essa, per
merito del Fighter Command (Comando caccia), salvò il paese
dall'invasione respingendo l'offensiva aerea tedesca. Grazie alla
tenacia dei capi, alla preparazione degli equipaggi (360 scuole di
pilotaggio installate nel solo Canada fra il 1940 e il 1945) e alla
qualità dell'organizzazione - in cui il radar, continuamente
perfezionato, ebbe una funzione importantissima - la RAF rese
il cielo d'Inghilterra molto difficile per la Luftwaffe e poi, a
partire dal 1943, riconquistò con l'aiuto americano il dominio
completo dell'aria. Inoltre, sempre da quell'anno, si specializzò
nei bombardamenti strategici notturni sulla Germania. Nel
corso di raids comprendenti fino a 1.000 bombardieri, protetti
da caccia a lungo raggio d'azione, rovesciò sui centri
industriali tedeschi 160.000 t di bombe nel 1943 e 525.000 nel 1944.
Nel 1945 i suoi velivoli in linea di volo raggiungevano il numero
di 9.200; i suoi effettivi superavano il milione di uomini. Dal
1939 al 1945 l'industria britannica produsse 121.000 aerei e 210.000
motori.
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