Peso massimo: 3408 kg
Apertura alare: 10,85 m
Lunghezza: 8,85 m
Motore: Fiat RA1050 RC58 Tifone da 1475 cavalli
Armamento: due mitragliatrici MG da 12,7 mm e due cannoni da 20 mm
Velocità massima: 642 Km/h a 7468 m di quota
Autonomia: 1038 Km
Nato come potenziamento della precedente serie C.200, il Macchi C.205 rappresentò un
grande cambiamento nell'aviazione italiana, anche se insufficiente e tardivo.
L'imponenza delle sue prestazioni convinsero i responsabili del progetto a renderlo
operativo già pochi mesi dopo la fase di collaudo, nel 1943, ma il basso numero
di velivoli prodotti, le difficoltà nelle consegne e l'impossibilità nei ricambi e
nei rifornimenti, resero l'utilizzo e la diffusione del C.205 veramente limitati.
Il suo motore e il suo armamento efficace, comprensivo di cannoni ed eventuali bombe (frutto di un immediato cambiamento della
meno potente configurazione iniziale), lo resero comunque competitivo se non superiore
negli scontri con velivoli nemici. La gloria del Macchi C.205 continuò, seguendo
le sorti italiane, nelle aviazioni della RSI e delle Forze Aeree Italiane al
servizio degli Alleati, fino a dopo il conflitto, quando venne utilizzato come caccia
d'addestramento.
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