Il
104 MM 6869 è stato il primo velivolo del secondo
lotto di F 104 S ordinato dall'AMI dopo il '69. Durante
la sua vita operativa ha rivestito due livree commemorative:
la prima, la più appariscente ed originale, nel 1989,
per festeggiare i 50 anni del 51° Stormo (allora l'aereo
riportava il codice 51-01), mentre la seconda per commemorare
le 200.000 ore di volo del 4° RMV (codici 4-3).
Erano
circa le 14.30 del 6 maggio 1993, quando il velivolo, in
carico al 9° Gruppo del 4° Stormo, è precipitato
a Grosseto provocando la morte del pilota Ettore Di Blasio,
27 anni.
In fase di decollo, l'aereo ha accusato un problema al motore;
il pilota è riuscito ad eiettarsi, ma forse per la
posizione del velivolo e/o per la bassa quota, è
rimasto incastrato nel filo spinato di protezione che delimita
l'aeroporto. I testimoni hanno raccontato che lo Starfighter
ha proseguito la sua folle corsa oltrepassando la rete di
recinzione, ha attraversato prima la strada castiglionese
e poi un campo adiacente andando a fermarsi, ormai distrutto,
400 metri oltre. L'F-104, prima di fermarsi, ha anche sfiorato
un auto di passaggio alla quale, per il calore sprigionato
dal J-79, sono esplosi i vetri che hanno ferito, in maniera
non grave, due dei tre componenti della vettura.
I
resti dell'aereo sono stati acquistato dal demolitore Bentivoglio,
situato sulla via Prenestina, Roma, il quale, dopo averli
usati per assemblare un velivolo intero, li ha rivenduti.
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sulle immagini per vederle ingrandite
I relitti fotografati presso il deposito Bentivoglio
sulla via Prenestina (Roma) nel 1998.
L'F-104
ricostruito con le parti incidentate dell'esemplare MM
6869, qui ripreso nel 1999
nel deposito Bentivoglio nei pressi del
G.R.A. di Roma.
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