Tratto da:
"ATTUALITA' IN TEMA DI POTENZIALI
VESTIBOLARI:
DAL LABORATORIO ALLA PRATICA
CLINICA a cura di C. Vicini"
La metodica di evocazione dei
VEMP si basa sulla teoria che il vestibolo abbia conservato un'antica
sensibilita' agli stimoli acustici, questa sensibilita' era gia' stata
osservata da Tullio (1928) da Von Bèkèsy (1935) e successivamente da altri
diversi autori.
La neurofisiotopografia dei VEMPs
, per quanto sia noto o ipotizzabile si racchiude in un breve circuito “
DISIMPATICO “ ,lo stimolo sonoro agendo sui recettori otolitici
sacculari determina l’attivazione del cosidetto riflesso vestibolo collico
che viene registrato come “ variazione di potenziale bioelettrico “ ponendo
gli elettrodi sulla clavicola, sul muscolo sternocleidomastoideo “ SCM
”, e sullo sterno.
I VEMPs sono l'unico test in
grado di indagare l'integrità selettiva del nervo vestibolare inferiore,con
implicazioni già ben note in ambito di neurinoma dell'acustico e di VPPB.
VPPB= Vertigine Parossistica
Posizionale Benigna.
Il dato più interessante è senza
dubbio in tal senso l'esistenza di neurinomi dell'acustico con ABR
negativo e nel contempo VEMPs patologici.
ABR= potenziali evocati uditivi
del tronco encefalico.
Altra applicazione interessante
che si fonda sulla esplorazione della integrità funzionale del nervo
vestibolare inferiore studianto con il riflesso vestibolo-collico è quella
della predizione di possibile VPPB tardiva dopo deficit vestibolare
selettivo monolaterale, che, come noto, sovente ma non di regola si complica
nella sua evoluzione con una VPPB.
Già nel 1996 è stato dimostrato
che dopo neurolabirintite vestibolare la persistenza di una attività VEMPs
correlava con un successivo sviluppo di VPPB, mentre i casi con VEMPs non
evocabili non si complicavano mai con VPPB. L'osservazione riveste
particolare rilevanza poiché riconferma la selettività neurale vestibolare
inferiore del pathway vestibolo-collico, spiega in maniera convincente come
mai solo una parte di neurolabirintiti sia seguita da VPPB, e fornisce sul
piano clinico pratico un buon indicatore prognostico.
Altra applicazione di sicuro
interesse pratico oltre che teorico è quella allo studio della malattia di
Meniere.
Ricordiamo come il sacculo sia
una struttura anatomicamente a ponte tra chiocciola e otricolo con i
suoi canali semicircolari. Ricordiamo inoltre come l'idrope tenda ad essere
prevalente in ambito cocleare e pertanto a coinvolgere più facilmente
le strutture vicine ( sacculo ) rispetto ai canali semicircolari.
Nel 54% dei pazienti menierici i
VEMPs erano assenti dal lato patologico.
E' stata documentata una correlazione
statica molto significativa tra ipoacusia percettiva menieriforme ascendente
ed alterazione dei VEMPs, confermando la elevata probabilità di avere come
prima sub unità vestibolare coinvolta dall'idrope proprio il sacculo, anche
in presenza di una perfetta reflettività calorica del CSL.
CSL=canale
semicircolare laterale.
La risposta otolitica è
registrabile anche in caso di severa ipoacusia percettiva che non inficia
la prova.
La topologia dello stimolo,
sonoro " LOGON ", e l'assenza di vertigine indotta, con un profilo di esame
confortevole e non invasivo, ne raccomanda l'impiego:
a)
in ambito pediatrico al posto
della stimolazione calorica, sopra il limite di età che consenta quel minimo
di collaborazione indispensabile ed individuabile al di sopra dei 6-8 anni;
è rapido per la facile stancabilità del bambino, assolutamente confortevole,
non crea spavento e richiede un livello di minima collaborazione.
b)
in caso di otite cronica perforata con rischio di infezioni alla prova
calorica o comunque diseguale stimolo da irrigazione e conseguente scarsa
affidabilità nel confronto tra i lati. In questo caso è utile l'uso di un
vibratore osseo, ma la sperimentazione non ha ancora dati certi.
c)
in caso di paziente che esplicitamente, per precedenti esperienze
fastidiose, richiede di omettere il test calorico dal protocollo.
d)
In caso di gravidanza.
Metodica d'esecuzione
Posizione degli elettrodi;
elettrodi negativi sul terzo
medio di ciascun SCM
elettrodi positivi sul terzo
medio delle clavicole
elettrodo di terra sulla parte
superiore dello sterno.
Per ottenere una migliore
registrazione si usano elettrodi per ECG da sforzo ( autoadesivi con
spugnetta intrisa di gel conduttivo ), che per la loro composizione sono
ottimali garantendo valori di impedenza migliore e costante nel tempo.
Per pulire e sgrassare la pelle,
meglio usare la piccola placchetta di carta brasiva presente sulla
confezione del singolo elettrodo da ECG, questo consente di avere impedenze
migliori rispetto all’uso di alcool e etere.
Parametri di base d'analisi per
il poligrafo, che nel nostro caso è un MK12:
Stimolazione: LOGON 500 hz ,
polarita' negativa , 130 db spl
Repetition rate 4
Hz , mono dx/sn.
Durata di ogni acquisizione 25
sec ( 100 ripetizioni) 50 sec. ( 200 ripetizioni )
Per la registrazione dei VEMPs il
paziente deve stare supino senza alcun cuscino sotto la testa, viene
invitato a sollevarla durante la durata del test 25-50 sec. "come gli
viene meglio, ma almeno di circa 4 cm " mantenendola perfettamente dritta e
immobile, di solito per mantenere meglio tale posizione si consiglia al
paziente di guardasi la punta dei piedi.
Le latenze significative sono le
p23 e n23 mentre la n34 e la p44 non sono
significative.
VALORI MEDI
Le latenze hanno variabili legate a
diversi fattori, si consiglia pertanto la taratura fisiologica con il
proprio poligrafo.
I valori qui riportati sono il
risultato dello studio di due diverse cliniche ospedaliere.
LATENZE
p23
14,4 – 18,4 media 16,2 + -
1,36
n23
19,5 - 31,2 media 22,4 + -
2,4
p23
13,2 - 20,7 media 14 + - 9
n23
22,0 - 29,2 media 25,7 + - 2,09
AMPIEZZA
L’ampiezza non è necessariamente
indice di sofferenza vestibolare, la sua valutazione diventa indicativa se
valutata a seconda della patologia indagata.
p23-n23
14,13uV 414,5uV media 159,28
+ - 97,228
rapporto tra i due lati 0,002%
- 42% media 14,19% + - 12,93%
Trattandosi di una metodica che è
appena uscita dalla sperimentazione, e che ha ancora diversi punti da
chiarire, non può essere usata come unico esame diagnostico per la
valutazione della funzionalità labirintica, ma bensì, associata ad altri
test, diventa uno strumento diagnostico importante per una migliore
topodiagnosi.
Paolo Ongaro
Tecnico di Audiometria
Unità Operativa di
Otorinolaringoiatria
ASL 21 Legnago VR
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