Presentazione "DAEMONIA" Dario Argento tribute
di Claudio Simonetti 

Quando nel 1975 abbiamo composto e registrato le musice di "Profondo Rosso" con i Goblin, giovanissimi ed emozionati al pensiero di lavorare con un così grande regista come Dario Argento, che ci stava offrendo un'occasione irripetibile, sicuramente non ci saremmo mai aspettato un successo così eclatante e che durasse così tanto tempo. Dario Argento, che aveva ascoltato alcuni provini da noi registrati a Londra per un nostro album ci chiese di realizzare la colonna sonora di "Profondo Rosso" e fu una scelta molto coraggiosa visto che eravamo poco più che ventenni e con non molta esperienza nel campo delle colonne sonore. Ma fortunatamente la sua fu una scelta indovinata visto che ancora oggi, a distanza di 25 anni dall'uscita dell'album dei Goblin "Profondo Rosso" e che ha venduto più di tre milioni di copie, continua ad entusiasmare vecchie e nuove generazioni. Nonostante tutti i vari remake delle musiche dei film di Argento realizzati negli ultimi anni, da me e da vari musicisti , nessuno aveva mai pensato di registrare tutti i brani più rappresentativi film del grande regista con un nuovo sound e soprattutto con la grande orchestra e di riunirli su un cd. E così nasce il progetto "DARIO ARGENTO TRIBUTE".

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Presentazione "DAEMONIA" Dario Argento tribute
di Dario Argento 

L'incontro tra me e i quattro ragazzi che si fecero poi chiamare Goblin avvenne nel 1975. Me li presentò un editore musicale, Carlo Bixio, il quale conosceva l'importanza che davo alla musica nei miei film. In quell'occasione, per "Profondo Rosso", cioè, cercavo della musica diversa dal solito accompagnamento da film e i Goblin entrarono prestissimo in sintonia con le mie storie e il mio stile. E' stata una collaborazione semplice ed entusiasmante. Da subito ci sembrava di conoscerci da una vita. E la musica aiutò molto le atmosfere di "Profondo Rosso", sottolineando i momenti di suspence e creando atmosfere deliranti, da incubo. Sono grato a quei giovani ma ottimi musicisti per quello che mi hanno dato e che certamente in futuro mi daranno ancora. Ma prima dei Goblin e dopo di loro ho avuto il privilegio di lavorare con ottimi musicisti. A partire dal grande Ennio Morricone finoa Keith Emerson, Giorgio Gaslini e Pino Donaggio. Penso che la mia storia cinematografica sia profondamente legata anche a loro e alla loro musica, che mi ha arricchito di suggestioni e tensioni, di atmosfere oniriche e realistiche. Ciascuno con la propria personalità come peraltro anche ogni film ha la sua personalità.

Suspiria fu senza dubbio la più impegnativa collaborazione dei Goblin con Argento, con il quale hanno avuto un rapporto molto lungo ed intenso. Dario aiutò il gruppo a staccarsi dalle loro radici rock per approdare alla magia degli effetti trattati in studio e dei suoni registrati a bassa o ad alta velocità: i Goblin fecero arrivare da Londra uno speciale Moog già impiegato da Keith Emerson!!! E' stata anche la prima volta che i Goblin hanno utilizzato un computer come "sequencer", la cui impronta si nota in particolar modo nel brano Markos, unito al solito Mellotron e all'organo da chiesa. Hanno sperimentato inoltre nuovi strumenti quali il buzuki e la tabla per scandire i tempi del carillon nel brano omonimo. Ago Marangolo poté utilizzare strumentazioni particolari senza limitazioni di sorta. Dario voleva un tipo di composizione che richiamasse la stregoneria del Medioevo: dopo alcune settimane di ricerca fra le musiche più antiche, una signora greca, Irene Malatesta, che lavorava come "promoter" nella Cinevox, propose loro per scherzo una vecchia nenia con un testo in latino, da collocarsi tra il 1500 e il 1600 e intitolata "Le tre streghe sull'albero", molto simile al risultato finale del tema principale del film Suspiria. Argento ne rimase talmente entusiasta che accettò di buon grado la loro proposta. I Goblin avevano inciso su nastro alcuni provini, alla "Kraftwerk" come voleva il regista, prima che iniziassero le riprese del film, che prestarono ad Argento. Il risultato entusiasmò Dario a tal punto che durante le riprese girava con il sottofondo di questi provini per creare la giusta tensione emotiva tra gli attori. In sede di realizzazione finale però, in sala di registrazione, il gruppo stravolse completamente tutte le composizioni. Forse non tutti sanno che il tastierista Maurizio Guarini (già nei Goblin sin dai tempi di Roller) aveva partecipato alla registrazione di Suspiria, ma dopo aver inciso i brani ebbe dei diverbi con l'editore Carlo Bixio riguardo il compenso che gli spettava, per questo il suo non compare sull'album. Il disco vendette 400.000 copie e, come del resto il film stesso, conseguì il maggior successo in Giappone, ricalcando in questo la sorte di Profondo rosso. Suspiria non ha quindi pareggiato le vendite di Profondo rosso, però la musica non aveva nessuna pretesa commerciale. Era musica sperimentale finalizzata alla pellicola senza fini "musicali". E' la colonna sonora più rappresentativa, più bella dei Goblin: uno stile di musica ineguagliabile, un genere inclassificabile che rimane ancora oggi a sé stante. Per questi motivi è la colonna sonora che ha comportato uno sforzo produttivo molto ingente.

In occasione del 20° anniversario dell'uscita di Suspiria la Cinevox rimasterizza la colonna sonora ripescando dagli archivi quattro brani inediti per la gioia dei collezionisti: Suspiria per celesta e campane varie; il tema principale con in sottofondo la narrazione riguardo la storia della scuola di danza e della sua fondatrice, la strega Elena Markos, un'introduzione del tema di Suspiria e una alternate version di Markos.

 

 

Mai come in questo caso musica e immagini risultano così inseparabili.

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