Delegazione di Avola (SR)
Caro Elio,
desidero qui riassumere in breve i principali risultati emersi nel corso del Convegno fiorentino sulla commedia dello scorso venerdì 16 ottobre, Convegno che ha riscosso grande successo di pubblico, anche per merito dell'alto spessore dei relatori e dei contributi di grande interesse, dalla sicura ricaduta anche in ambito didattico. Nel corso di un'animata tavola rotonda sul tema "Universita' e Scuola" sono emersi con chiarezza le numerose difficolta' che renderanno problematico l'insegnamento nei prossimi anni. Per quanto riguarda l'Universita' si paventa il rischio di uno scollamento definitivo e pericoloso tra ricerca e didattica: dopo l'abolizione delle SISS, che abilitavano all'insegnamento superiore, ma senza escludere la possibilita' di continuare a svolgere anche attivita' di formazione e di ricerca, si prevede l'istituzione di un'apposita laurea magistrale al cui interno le singole discipline rappresenteranno solo una parte del programma di studio, quantificabile intorno al 50%, mentre gran parte dei crediti riguarderanno l'ambito pedagogico per di più in comune con altri settori, ad esempio, tra studenti di lettere e di matematica, senza considerazione per la peculiarita' delle singole discipline. Per quanto, invece, riguarda la Scuola, a fronte di una sostanziale tenuta dell'orario nel Liceo Classico, suscita perplessità il ridimensionamento del Latino nello Scientifico e nel Linguistico (in quest’ultimo indirizzo confinato solo al biennio), con il rischio concreto di una brusca contrazione degli organici, soprattutto sulla classe di concorso A051. Ma, in generale, preoccupa una qualità dell'offerta formativa che risulta di fatto impoverita nel suo complesso, con la diminuzione del monte orario generale che intacca anche l'ambito scientifico (in particolare gli insegnamenti di matematica e fisica), minando alle radici quell'equilibrio tra discipline che ha da sempre rappresentato la cifra specifica del Liceo. Davanti a questo panorama è parso utile tentare una risposta in grado di stimolare le forze migliori sia dell'Universita' sia della Scuola, intensificando i contatti e i legami tra queste due istituzioni e valorizzando in particolare la dimensione culturale di ampia portata. Su questi presupposti un ruolo fondamentale è rivestito dall'Associazione Italiana di Cultura Classica che da più di un secolo ha valorizzato questa funzione imprescindibile di collegamento tra la Scuola e l'Universita', non solo per il pur necessario aggiornamento, ma soprattutto per stimolare in senso vasto la promozione degli studi classici, rivendicandone il ruolo culturale e l'efficacia formativa. È affiorato, con sentimento di doloroso stupore, un certo disagio per l'atteggiamento non sempre collaborativo dell'attuale Direttivo Nazionale che in questa fase cosi' delicata non agisce con la solerzia necessaria e opportuna, un atteggiamento che rischia di non potenziare adeguatamente l'impegno costante delle singole Delegazioni. A cio' si aggiunge la preoccupazione, espressa e condivisa da molti soci, per "Atene e Roma" che dovrebbe rappresentare il canale privilegiato per il collegamento e lo stimolo culturale di Universita' e Scuola, ma che negli ultimi numeri appare contraddistinta da un eccessivo tecnicismo che scoraggia la maggior parte dei lettori, per lo più in antitesi con le finalita' di alta e qualificata divulgazione che pur si propone. Al fine di valorizzare le molteplici energie presenti nelle singole Delegazioni, di creare nuove, concrete occasioni di promozione culturale di alto livello, come il Convegno fiorentino sulla commedia, di stimolare anche l'entusiasmo dei più giovani, è parso utile creare, sempre all'interno dell'AICC, ma sfruttando adeguatamente l'autonomia delle singole Delegazioni garantita dallo Statuto, un coordinamento in grado di assicurare una fitta rete di relazioni, scambi culturali, proposte, interventi a favore delle istituzioni. Come referenti sono stati scelti nella folta platea i proff. Rita Degl'Innocenti Pierini (ordinaria di Letteratura Latina presso l'Universita'di Firenze, Consigliere presso la Delegazione di Firenze), Renzo Tosi (ordinario di Letteratura Greca presso l'Universita' di Bologna, Consigliere presso la Delegazione di Bologna), Giuseppe Zanetto (ordinario di Letteratura Greca presso l'Universita' Statale di Milano, Presidente della Delegazione di Milano e Brianza), Lorenzo Fort (gia' docente di Latino e Greco al Liceo Classico “M. Polo” di Venezia, già Segretario della Delegazione di Venezia), Francesca Nenci (docente di Latino e Greco al Liceo Classico di Pisa, Consigliere presso la Delegazione di Pisa) e il sottoscritto. L'attuale Presidenza, in vista della prossima tornata elettorale per il rinnovo del Direttivo Nazionale, ha rifiutato di accogliere nelle liste prestampate dei candidati vari nomi di sicuro prestigio, suggeriti per creare maggior dialogo e armonia tra le diverse prospettive circa il ruolo dell'Associazione. Ad un tempo l'attuale Presidenza, con il Direttivo Nazionale uscente, ha deciso di limitare a una sola linea bianca per l'Universita' e una sola linea bianca per il Liceo lo spazio utile per esprimere candidature alternative, pena l'annullamento delle schede. Nel corso del dibattito la platea dunque ha recepito con favore la disponibilità del prof. Renzo Tosi e ha espresso l'auspicio di una convergenza esclusiva su questo nome al momento elettorale, per la lista universitaria (e uguale convergenza unica su altri nominativi, magari espressione delle singole sedi, per il liceo). La proposta si rivolge a tutte le Delegazioni, senza preclusioni, e a ogni soggetto intenzionato a promuovere efficacemente gli studi classici all'interno di un panorama generale preoccupante e inquietante. Con i migliori saluti, Sergio